Barton Fink - È successo a Hollywood

film del 1991 diretto da Joel Coen

Barton Fink - È successo a Hollywood (Barton Fink) è un film del 1991 di Joel e Ethan Coen, vincitore della Palma d'oro come miglior film al Festival di Cannes 1991.

Barton Fink - È successo a Hollywood
Una scena del film
Titolo originaleBarton Fink
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America, Regno Unito
Anno1991
Durata116 min
Rapporto1,66:1
Generecommedia, thriller, drammatico
RegiaJoel ed Ethan Coen (accreditato il solo Joel)
SoggettoJoel ed Ethan Coen
SceneggiaturaJoel ed Ethan Coen
ProduttoreJoel ed Ethan Coen (accreditato il solo Ethan)
Produttore esecutivoJim Pedas, Ted Pedas, Ben Barenholtz, Bill Durkin
Distribuzione in italianoFilmauro
FotografiaRoger Deakins
MontaggioJoel ed Ethan Coen (accreditati collettivamente come Roderick Jaynes)
Effetti specialiRobert Spurlock
MusicheCarter Burwell
ScenografiaDennis Gassner, Leslie McDonald, Nancy Haigh
CostumiRichard Hornung
TruccoJean Black, Rick Lazzarini
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Trama modifica

Stati Uniti, 1941: Barton Fink, uno scrittore e drammaturgo newyorkese di origine ebraica, reduce da uno strepitoso successo di critica e pubblico a Broadway grazie ad una pièce sulla gente comune, viene chiamato ad Hollywood da una major, la Capitol Pictures, per lavorare alla sceneggiatura di un film sul wrestling con protagonista il beniamino del genere Wallace Beery. Giunto a Los Angeles, Barton trova alloggio all'hotel Earle, un buio e polveroso albergo i cui unici residenti visibili sono il portinaio Chet, l'anziano ascensorista e Charlie Meadows, un bonario agente assicurativo, suo vicino di stanza, col quale instaura, malgrado una sua iniziale ritrosia dinanzi ai modi alquanto grossolani dell'uomo, un buon rapporto, arrivando a parlargli a cuor nudo della propria opera e del suo desiderio artistico di fondare una nuova e rivoluzionaria drammaturgia orientata alle istanze della gente comune come lui.

Barton, messosi al lavoro nella sua stanza con due finestre vista muro, tappezzeria scollata ed un piccolo quadro raffigurante una ragazza seduta sulla spiaggia che guarda - dando di spalle all'osservatore - l'oceano, incappa nel classico blocco dello scrittore e, dopo aver a lungo tergiversato nella vana attesa del ritorno improvviso dell'"ispirazione", per risolverlo si rivolge al celebre W.P. Mayhew, stimatissimo romanziere che negli ultimi tempi per campare s'occupa principalmente di copioni per il cinema (e che lo stesso Barton aveva conosciuto del tutto fortuitamente nei bagni d'un ristorante di Hollywood), e alla sua segretaria ed amante Audrey, colei che da tempo si occupa di scrivere a suo nome le sceneggiature assegnategli, poiché ormai incapace di produrre a causa dell'alcoolismo che lo attanaglia. È infatti lei, più che Mayhew, ad aiutarlo a finire il lavoro, dopo che i suoi committenti gli hanno concesso l'ultima proroga, passandogli delle bozze d'un copione che stava preparando per Mayhew. In un attimo di vulnerabilità, in cui la donna gli si confida sulle difficoltà e le tribolazioni della sua relazione con Mayhew (il quale, da ubriaco, arriva anche a picchiarla), i due finiscono per dormire assieme; risvegliandosi la mattina seguente, però, Barton se la ritrova al proprio fianco morta e le sue urla richiamano il vicino Charlie, che decide di aiutarlo preoccupandosi di occultare il cadavere.

Charlie poi parte alla volta di New York per lavoro, lasciando a Barton un pacco e promettendo di fare visita ai suoi genitori, ma più tardi all'hotel giungono due poliziotti, i detective Mastrionotti e Deutsch, che in un brusco e serrato confronto rivelano a Barton che Charlie in realtà è un pericoloso assassino seriale, il cui vero nome è Karl Mundt. Travolto dalla realtà, Barton ritrova l'ispirazione e scrive rapidamente una sceneggiatura, motivo per cui festeggia animatamente in un locale dove però fa scoppiare una rissa con alcuni soldati in procinto di partire l'indomani per la guerra. Tornato dunque all'albergo, Barton ritrova i due poliziotti, che vogliono arrestarlo con l'accusa di complicità nei delitti di Charlie, ma proprio in quel momento divampa un incendio innescato dallo stesso Charlie il quale, a colpi di fucile, trucida i due agenti. Rientrato nella propria camera subito dopo la carneficina, Charlie gli si congeda amaramente prima che il fuoco divori l'intero piano, rinfacciandogli l'egoismo e l'ipocrisia intellettuale con cui si rapporta col mondo a dispetto delle sue dichiarate aspirazioni artistiche "socialpopolari".

Salvatosi miracolosamente dall'incendio, Barton è poi ricevuto dal capo della Capitol il quale, dopo avergli tra mille improperi cestinato il suo copione come robaccia stucchevole ed intellettualoide, lo costringe per ritorsione a sfornare per la casa almeno altri 200 copioni secondo i loro precisi canoni di produzione, costringendolo di fatto ad una specie di "schiavitù artistica". Il film si chiude con Barton che, recatosi su d'una spiaggia, s'imbatte in una ragazza identica e nella stessa posa di quella raffigurata nel quadro della sua stanza d'albergo.

Riconoscimenti modifica

Riferimenti modifica

Omaggi e citazioni modifica

Il film è stato citato due volte dai Simpson: la prima nel quattordicesimo (in Italia tredicesimo) episodio della quarta stagione, "Fratello dello stesso pianeta", in cui Milhouse, Lewis e Richard vanno a vederlo al cinema; la seconda nel quindicesimo (in Italia dodicesimo) episodio della settima stagione, "Bart la spia", il cui titolo originale è "Bart the Fink", chiaro riferimento alla pellicola dei fratelli Coen.

Si può trovare un collegamento con Barton Fink anche in un altro, più recente film dei fratelli Coen, Ave, Cesare!, ambientato nel mondo del cinema americano durante l'era maccartiana: in entrambi i film la casa cinematografica chiamata Capitol Pictures svolge un ruolo nell'intreccio ed è inoltre presente un rimando al film di cui Fink avrebbe dovuto stendere la sceneggiatura.[3]

Note modifica

  1. ^ (EN) Awards 1991, su festival-cannes.com. URL consultato il 20-08-2010 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2013).
  2. ^ a b (EN) Trivia for Barton Fink (1991), su imdb.com, IMDb. URL consultato il 20-08-2010.
  3. ^ https://www.imdb.com/title/tt0101410/movieconnections

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN224084337 · LCCN (ENn91047131 · GND (DE7527037-7 · BNE (ESXX4796947 (data) · BNF (FRcb16935936v (data)
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