Basilica di Notre-Dame (Alençon)

La basilica di Notra Signora (in francese: Basilique Notre-Dame) è un luogo di culto di Alençon, nel dipartimento francese dellꞌOrne. La sua costruzione ebbe inizio per disposizione di Carlo III, duca di Alençon nel 1356, ai tempi della guerra dei cento anni, per terminare nel XIX secolo[1]. È monumento storico di Francia dal 1862[2], e basilica minore dal 10 agosto 2009[3].

Basilica di Nostra Signora
Basilique Notre-Dame
La Basilica di Notre Dame ad Alençon
StatoBandiera della Francia Francia
RegioneNormandia
LocalitàAlençon
IndirizzoGrande-Rue
Coordinate48°25′47.64″N 0°05′19.4″E / 48.4299°N 0.088722°E48.4299; 0.088722
Religionecattolica di rito romano
TitolareNostra Signora
Diocesi Séez
Stile architettonicogotico
CompletamentoXVI secolo
Sito webwww.orne.catholique.fr/pelerinage-sanctuaires/basilique-notre-dame-d-alencon
Interno

Storia modifica

La Famiglia Martin modifica

Luigi e Zélie Martin[4], genitori di santa Teresa di Lisieux[5], si sposarono il 13 luglio 1858 nella basilica di Notre-Dame d'Alençon[6].

Santa Teresa di Lisieux vi ha ricevuto il sacramento del battesimo[7] il 4 gennaio 1873, due giorni dopo la propria nascita. Le vesti indossate in questa cerimonia sono esposte nella chiesa. Si può anche apprezzare una vetrata[8] contemporanea rappresentante la cerimonia[9]. I funerali di Zélie Martin vi furono celebrati nel 1877.

Dopo la beatificazione della coppia Martin il 19 ottobre 2008 a Lisieux, in questa chiesa vi furono pellegrinaggi[10] sempre più numerosi. Fu così che la chiesa di Notre-Dame d'Alençon fu ufficialmente elevata al rango di basilica minore da papa Benedetto XVI, il 10 agosto 2009[3]. Quanto a Luigi e Zélie Martin, furono canonizzati il 18 ottobre 2015 da papa Francesco.

Marcel Denis modifica

Il beato martire Marcel Denis M.E.P. (1919-1961), nato ad Alençon, vi si recò spesso con la sua famiglia. Egli celebrò unꞌultima messa ad Alençon nel marzo 1946 prima di lasciare la Francia per il Laos nella cappella del battistero al fine di marcare la propria devozione a santa Teresa del Bambino Gesù, patrona delle missioni[11].

Descrizione modifica

Questo edificio gotico possiede una navata a cinque campate del XV secolo, inizio XVI, di stile gotico fiammeggiante. A seguito d'un incendio, il coro, il transetto e il campanile sono stati ricostruiti tra il 1745 e il 1762. La lanterna (verso il 1750) è opera dell'architetto-ingegnere Jean-Rodolphe Perronet[12]. Il suo triplo portale è opera di Jean Lemoine.

Nella basilica si trovano due organi a canne. Quello principale, situato sulla cantoria in controfacciata, è stato realizzato da Jean Daldosso nel 2016 all'interno della preesistente cassa lignea risalente al 1537; a trasmissione mista, dispone di 33 registri su tre manuali e pedale[13]. Un secondo strumento si trova a pavimento nel transetto, è di autore ignoto, risale al 1890 circa ed ha 18 registri su due manuali e pedale[14].

Note modifica

  1. ^ (FR) Alençon Histoire, Notre-Dame (église), su alencon-histoire.chez-alice.fr. URL consultato l'8 agosto 2008.
  2. ^ (FR) Eglise Notre-Dame, su pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 29 marzo 2022.
  3. ^ a b Basilique Notre Dame d’Alençon, su orne.catholique.fr. URL consultato il 27 giugno 2021.
  4. ^ (FR) Sanctuaire d'Alençon : Vie de Louis et Zélie Martin Archiviato il 9 novembre 2013 in Internet Archive.
  5. ^ (FR) Sanctuaire d'Alençon : Vie de sainte Thérèse de l'Enfant Jésus Archiviato il 16 marzo 2014 in Internet Archive.
  6. ^ (FR) Sanctuaire d'Alençon : Basilique Notre Dame d'Alençon Archiviato il 15 marzo 2014 in Internet Archive.
  7. ^ (FR) Sanctuaire d'Alençon: Baptistère de sainte Thérèse Archiviato il 16 marzo 2014 in Internet Archive.
  8. ^ (FR) Sanctuaire d'Alençon : Vitraux de la basilique Notre Dame d'Alençon Archiviato il 16 marzo 2014 in Internet Archive.
  9. ^ Chambre de commerce et d'industrie d'Alençon, Pays d'Alençon – L'église Notre-Dame, su alencon.cci.fr. URL consultato l'8 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 28 novembre 2008).
  10. ^ Sanctuaire d'Alençon - Pèlerinage sur les pas de Louis et Zélie Martin, su louiszeliemartin-alencon.com. URL consultato il 17 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2015).
  11. ^ (FR) Biographie du Père Marcel Denis (1919-1961) Archiviato l'11 aprile 2017 in Internet Archive.
  12. ^ (FR) Michel Gallet, Dictionnaire biographique et critique, in Les Architectes parisiens du XVIIIè siècle, Parigi, Éditions Mengès, 1995, p. 403, ISBN 2-85620-370-1.
  13. ^ (FR) Basilique Notre-Dame - Alencon (61), su orguesfrance.com. URL consultato il 29 marzo 2022.
  14. ^ (DEENFRNL) Alençon, France (Orne (61)) - Basilique Notre-Dame de l'Assomption, Orgue de Choeur, su orgbase.nl. URL consultato il 29 marzo 2022.

Bibliografia modifica

(in lingua francese salvo diverso avviso)

  • Huit siècles d’art sacré dans l’Orne : huitième centenaire de Notre-Dame de Paris, art sacré contemporain, Caen, J. Pougheol, 1964.
  • Éléonore-Aglaé-Marie Despierres, Les Orgues de Notre-Dame d’Alençon, Argentan, impr. du Journal de l’Orne, 1888.
  • Éléonore-Aglaé-Marie Despierres, Portail et vitraux de l’Église Notre-Dame d’Alençon, Paris, E. Plon, Nourrit et cie, 1891.
  • Jacques Dubois, Notre-Dame d’Alençon : financement et reconstruction, 1350-1540, Rennes, Presses universitaires de Rennes, 2000. ISBN 978-2-86847-488-9
  • L. V. Dumaine, Notre-Dame d’Alençon, ses parties remarquables, ses curés, ses récentes restaurations, Mamers, G. Fleury, 1885.
  • Louis Grodecki, Notre-Dame d’Alençon, Extrait de Société française d’archéologie, S.l.s.n., 1955.
  • Léon de La Sicotière, Notice sur les vitraux de l’église Notre-Dame d’Alençon, in Bulletin monumental, vol. 8, Parigi e Caen, 1842, pp. 105-115.. — Tiré à part : Caen, A. Hardel, 1842.
  • Robert Mowat, Les inscriptions des trésors d’argenterie de Bernay et de Notre-Dame d’Alençon, S.l.s.d., 35 p. 27 x 19 cm.
  • L. Tabourier, Aux visiteurs de Notre-Dame d’Alençon. I. Son Histoire. II. Ses richesses artistiques, Alençon, Imp. alençonnaise, S.d., 22 p. 4 pl. h.t., couv. ill. 18 x 13 cm.

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