Benvenuti in casa Gori

film del 1990 diretto da Alessandro Benvenuti

Benvenuti in casa Gori è un film del 1990 tratto dall'omonima commedia di Ugo Chiti e Alessandro Benvenuti.

Benvenuti in casa Gori
Massimo Ceccherini in una scena
Paese di produzioneItalia
Anno1990
Durata96 min
Rapporto1,66:1
Generecommedia
RegiaAlessandro Benvenuti
SoggettoAlessandro Benvenuti,
Ugo Chiti
SceneggiaturaAlessandro Benvenuti,
Ugo Chiti
ProduttoreGianfranco Piccioli,
Giorgio Leopardi,
Francesco Nuti
Produttore esecutivoFrancesco Nuti
Casa di produzioneUnion P.N. S.r.l.,
Artisti Associati Int.L
FotografiaGianlorenzo Battaglia
MontaggioSergio Montanari
Effetti specialiCorridori
MusichePatrizio Fariselli
ScenografiaEugenio Liverani
CostumiUgo Chiti
TruccoFederico Laurenti
Interpreti e personaggi

Il film ha avuto un seguito, Ritorno a casa Gori.

Trama modifica

È il giorno di Natale del 1986 in casa Gori e la donna di casa, Adele, non appena arrivano gli invitati serve in tavola i crostini; sua sorella Bruna li passa a tutti tranne che al padre Annibale, classe 1896, reduce della Grande Guerra e costretto su una sedia a rotelle, nonostante questi avesse insistito a costo di far irritare Gino, il burbero genero e marito di Adele.

Una volta passati al primo, i tortellini, gli ospiti sembrano non apprezzarli: Adele prova a giustificarsi dicendo che parte dell'acqua calda che aveva preparato per il brodo le è servita per pulire il padre, che aveva trovato sporco la mattina stessa, e nasce un nuovo bisticcio tra i commensali; involontariamente le due sorelle svegliano la piccola Samantha, nipotina di Bruna e figlia di Serena (a sua volta figlia di Bruna e Libero) e Lapo, che era stata portata in camera proprio a causa della lite. Gino incolpa Annibale per il battibecco e lo minaccia di morte davanti a tutti; è quindi Cinzia, fidanzata di Danilo (figlio di Adele e Gino), a far cessare il dibattito, accusando i presenti di aver spaventato la bambina.

Gli ospiti assistono alla benedizione natalizia del Papa alla televisione, mentre Danilo, sotto gli effetti della droga (un acido consumato la sera prima con degli amici), viene sopraffatto da giramenti di testa, strane visioni e miraggi. Adele serve in tavola il cappone arrosto con le patate e dopo alcuni minuti tutti si insospettiscono perché Cinzia non mangia neanche quello: si scopre così che la ragazza è incinta e Gino rincorre il figlio per tutta la casa finché questi non si chiude nel bagno. La ragazza si sente umiliata poiché Danilo, per non perdersi una partita della sua squadra del cuore, la Fiorentina, avrebbe deciso di fare l'amore proprio un giorno in cui è sprovvisto di profilattici.

Gino sgrida il figlio ancora sotto gli effetti della droga mentre Lapo e Libero tentano inutilmente di calmarlo; Annibale prova invano a zittire Gino, che gli punta un coltello contro per poi riprendere il controllo e chiudersi in camera. Annibale, a questo punto, accusa tutti quanti di volerlo vedere morto e di trascurarlo e Adele, la cui salute è molto cagionevole, sviene; tutti la aiutano e finalmente si riprende. Annibale viene sopraffatto dai ricordi della sua infanzia e improvvisamente, qualche secondo dopo, l'albero di Natale esplode per un corto circuito al nuovo puntale pieno di lampadine comprato da Gino.

Quando tutto si è calmato viene servito il panettone, ma tutti si ricordano di dover prima visionare la videocassetta del matrimonio di Serena e Lapo; quest'ultimo, però, non si accorge che al posto del video del matrimonio ce n'è uno di genere pornografico in cui si vede per un attimo un rapporto sessuale tra due uomini. La visione lascia tutti a bocca aperta e induce la moglie ad uscire di casa con la figlia, lasciando il resto della famiglia in silenzio.

Dopo il pranzo Danilo riaccompagna a casa Cinzia e passa qualche minuto col nonno, che gli racconta qualche aneddoto del passato per poi apparentemente spirare nel suo letto. Gino, incredibilmente, versa una lacrima sincera per il suocero mentre anche lui è disteso a letto, mentre la piccola Samantha pronuncia le sue prime parole.

Curiosità modifica

  • In una breve scena all'inizio del film ambientata nella barberia di Lapo sono presenti Andrea Muzzi e Alessandro Paci; quest'ultimo ha dichiarato in un'intervista, contenuta nel film Fave - Quelli di Pinocchio, di essere apparso in questa piccola scena perché gli era stato fatto un favore dal regista Benvenuti, nonostante avesse voluto cominciare a fare spettacolo seriamente. Nella stessa intervista Ceccherini ha accennato ad un episodio in cui Carlo Monni, durante una pausa delle riprese, avrebbe rotto a metà, a mani nude, un tavolo di marmo piuttosto spesso dopo che un aiuto regista lo avrebbe disturbato inutilmente mentre era al bagno.

Collegamenti esterni modifica

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