Berardia lanuginosa

Berardia lanuginosa (Lam.) Fiori & Paol., 1902[1] è una specie di pianta angiosperma dicotiledone della famiglia delle Asteraceae. Questa specie è anche l'unica del genere Berardia Vill., 1779[2] e della sottotribù Berardiinae Garcia-Jacas & Susanna, 2019.[3][4]

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Berardia lanuginosa
Berardia lanuginosa
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi
(clade) Campanulidi
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Carduoideae
Tribù Cardueae
Sottotribù Berardiinae
Garcia-Jacas & Susanna, 2019
Genere Berardia
Vill., 1779
Specie B. lanuginosa
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Carduoideae
Tribù Cardueae
Genere Berardia
Specie B. lanuginosa
Nomenclatura binomiale
Berardia lanuginosa
(Lam.) Fiori & Paol., 1902

Descrizione modifica

 
Il portamento
 
Le foglie

Comprende piante erbacee non spinose di tipo monocarpico con fusti subnulli. La forma biologica è geofita rizomatosa (G rhiz), sono piante perenni erbacee che portano le gemme in posizione sotterranea; durante la stagione avversa non presentano organi aerei e le gemme si trovano in organi sotterranei come bulbi, tuberi e rizomi, fusti sotterranei dai quali, ogni anno, si dipartono radici e fusti aerei. Nelle radici sono sempre presenti dei condotti resinosi, meno frequenti nelle parti aeree; mentre solamente nelle parti aeree sono presenti delle cellule latticifere. Il rizoma di queste piante è strisciante con spessori di 1 cm e lunghezze di 80 cm. Altezza massima 5 – 15 cm.[3][5][6][7]

Le foglie sono disposte in modo alternato in rosetta basale. Quelle inferiori hanno un picciolo di 2 – 5 cm e la lamina a forma ovata, subrotonda o cordata; la superficie inferiore è bianco-cotonosa, quella superiore è sparsamente tomentosa (lunghezza 5 – 10 cm). Quelle superiori sono più strette. I bordi possono essere denticolati e le venature sono prominenti.

Le infiorescenze sono composte da un unico capolino (diametro di 3,5 – 6 cm) sessile ed omogamo. I capolini contengono solo fiori tubulosi[8] e sono formati da un involucro a forma emisferica composto da poche brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo aerolato fa da base ai fiori. Le squame dell'involucro, con forme subulato-lanceolate, intere e con superficie lanosa, sono disposte disposte su 2 - 3 serie in modo embricato. Il ricettacolo a protezione della base dei fiori è sprovvisto di palee.

I fiori tubulosi sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori in genere sono ermafroditi e actinomorfi.

  • /x K  , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[9]
  • Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
  • Corolla: la corolla ha 2 - 5 lobi; il colore è giallo-rosastro. Lunghezza del tubo: 7 mm; lunghezza delle fauci: 5 mm; lunghezza dei lobi (delle lacinie) 2 mm.
  • Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi, mentre le antere, provviste di appendici, sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo (il connettivo staminale è molto lungo).[10]
  • Gineceo: lo stilo è filiforme; gli stigmi dello stilo sono due. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.
  • Fioritura: da luglio ad agosto.

Il frutto è un achenio con un pappo. Gli acheni hanno delle forme da prismato-tetragononali a oblunghe (lunghezza 10 mm) con superficie solcata. Il pappo (lunghezza 12 – 17 mm) formato da setole è inserito su una piastra apicale all'interno di una anello di tessuto parenchimatico. Le setole sono avvolte a spirale.

Distribuzione e habitat modifica

  • Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Subendemico.
  • Distribuzione: la specie di questa voce (pianta rara) si trova in Italia e in Francia.[1]
  • Habitat: l'habitat preferito per queste piante sono i macereti e ghiaioni su substrati calcarei (calcescisti).
  • Distribuzione altitudinale: sui rilievi, in Italia, queste piante si possono trovare da 1.800 fino a 2.700 m s.l.m..

Tassonomia modifica

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[11], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[12] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[13]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[4][6][14]

Filogenesi modifica

Le specie di questa voce in precedenti trattamenti era definita incertae sedis.[15] La storia di questa specie è abbastanza complicata. Autori più antichi hanno descritto questa specie all'interno di Onopordon a nelle Mutisiese.[5] Solamente ultimamente usando il sequenziamento di nuova generazione, si è avuta la conferma che Berardia appartiene alle Cardueae e costituisce una sottotribù monotipica Berardiinae con affinità alla sottotribù Xerantheminae. In particolare, da un punto di vista filogenetico, si trova tra la sottotribù Xerantheminae e la sottotribù Staehelininae in una posizione evolutiva abbastanza centrale.[3]

Alcuni caratteri distintivi per questa specie: habitus rosulato; capolino omogamo; brattee involucrali subulate e lanose; ricettacolo alveolato; rami dello stilo coerenti.[16]

Berardia è un genere relitto endemico delle Alpi meridionali con una età di divergenza tra i 27 e i 21 milioni di anni.[3][17]

Il numero cromosomico della specie è: 2n = 36 (assetto cromosomico tetraploide[7]).[6]

Note modifica

  1. ^ a b World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 16 febbraio 2021.
  2. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 16 febbraio 2021.
  3. ^ a b c d Herrando et al. 2019.
  4. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1-20.
  5. ^ a b Pignatti 1982, Vol.3 pag.168.
  6. ^ a b c Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 130.
  7. ^ a b Pignatti 2018, pag. 968.
  8. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 9.
  9. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  10. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  11. ^ Judd 2007, pag. 520.
  12. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  13. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
  14. ^ Funk & Susanna 2009, pag. 293.
  15. ^ Kadereit & Jeffrey 2007, pag.130.
  16. ^ Wang et al. 2013.
  17. ^ Barres et al. 2013.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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Collegamenti esterni modifica

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