Bill Connor

personaggio immaginario di Ai confini della realtà

William Connor, detto "Bill" è il protagonista del primo degli episodi che compongono il film Ai confini della realtà. È un uomo d'affari molto scontroso ed arrabbiato, e soprattutto fortemente razzista, che nel corso della storia viene trasportato in realtà alternative dove viene perseguitato dai nazisti e dal Ku Klux Klan, probabilmente proprio a causa del suo odio razziale. Bill è interpretato da Vic Morrow ed è anche l'ultimo ruolo ricoperto dal caratterista americano, morto durante le riprese del film.

William Connor
Lingua orig.Inglese
Autori
1ª app.1983
1ª app. inAi confini della realtà (episodio Time Out)
Interpretato daVic Morrow
Voce italianaCarlo Baccarini
Caratteristiche immaginarie
SessoMaschio

«State per fare la conoscenza di un uomo incattivito: il signor William Connor. Pieno di un rancore delle dimensioni del debito nazionale. È un uomo acido, un uomo solitario, stanco di aspettare quei colpi di fortuna che capitano agli altri e mai a lui. Il signor William Connor, il cui odio cieco sta per catapultarlo nell'angolo più oscuro dei...confini della realtà!»

Il personaggio modifica

Bill Connor si presenta (e ci viene presentato dalle parole della voce narrante) come un uomo inasprito e incattivito da una vita piena di delusioni (è un uomo acido, un uomo solitario, stanco di aspettare quei colpi di fortuna che capitano agli altri e mai a lui) e che probabilmente a causa di questo ha sviluppato anche un intenso odio nei confronti delle altre razze, in particolar modo nei confronti della gente di colore, degli ebrei e degli orientali, oltre a mostrarsi sempre in collera con tutti, perché convinto di essere stato trattato ingiustamente dalla vita. È proprio questo odio così profondo che lo porterà a vivere una terrificante avventura, in cui proverà sulla propria pelle l'odio razziale.

La storia modifica

Bill appare dopo la sigla d'apertura del film. Dopo una breve descrizione da parte del narratore del film, lo vediamo entrare in un bar e incontrare due amici, Ray e Larry. Furibondo per non aver ricevuto una promozione di lavoro andata invece ad un suo collega ebreo (definito da lui uno "sporco ebreo"), inizia un lungo dialogo con i due amici, un dialogo in cui trapela tutto il suo odio per le altre razze (oltre alla mancata promozione, si lamenta che la sua casa appartiene ad una banca giapponese e che ha per vicini di casa una famiglia di gente di colore), rischiando tra l'altro di rimanere coinvolto in una lite con alcuni avventori del bar afroamericani, infastiditi dalle sue parole. Alla fine Bill, infuriato, lascia il locale ma una volta messo piede fuori dal bar si accorge che qualcosa non va: ai muri delle case sono appesi manifesti di propaganda nazista e due uomini in uniforme militare nazista lo fermano e cominciano a perquisirlo. Bill tenta allora di scappare ma uno dei due soldati gli spara ferendolo ad un braccio. Bill allora nel tentativo di sfuggirgli si rifugia in una casa abitata da una donna e dai suoi bambini, implorando loro di nasconderlo dai soldati. La donna però non ha nessuna intenzione di nasconderlo anzi, chiama a gran voce i soldati dalla finestra, al che Bill per sfuggir loro è costretto a rifugiarsi sul cornicione del palazzo. Qui i soldati cominciano a giocare con lui sparando al muro alle sue spalle per farlo cadere, e Bill precipita dal cornicione ma sorprendentemente non muore e lo scenario intorno a lui cambia: si trova in un bosco attorniato da uomini incappucciati di bianco che lo chiamano "negro" e vogliono impiccarlo. Anche questa volta, con non poca fatica, riesce a scampare alla morte, per ritrovarsi questa volta in Vietnam, durante la guerra, dove viene quasi ucciso da una raffica di proiettili sparati da un gruppo di soldati americani che lo hanno scambiato per un Vietcong. In seguito si ritrova nuovamente in Germania durante la Seconda guerra mondiale, dove viene catturato dai nazisti, i quali, incuranti delle sue proteste, gli appuntano una Stella di Davide sui vestiti e lo caricano su un treno, assieme ad altri deportati ebrei, pronto per partire per un lager. Affacciandosi alla grata del vagone, Bill scorge Ray e Larry fuori dal locale e invoca disperatamente il loro aiuto, ma loro non lo possono sentire: Bill ormai si trova nella zona ai confini della realtà.