Bobby Rydell

cantante, musicista e imitatore statunitense (1942-2022)

Bobby Rydell, nome d'arte di Robert Louis Ridarelli (Filadelfia, 26 aprile 1942Filadelfia, 5 aprile 2022[1]), è stato un cantante, musicista e imitatore statunitense.

Bobby Rydell
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
GenereRock and roll
Periodo di attività musicale1958 – 2022
Sito ufficiale
Bobby Rydell nel 1960.

Biografia modifica

Ragazzo prodigio, iniziò come imitatore; a quindici anni diventò batterista e voce del complesso Rocco and The Saints, in cui conobbe un suo coetaneo che suonava la tromba, Frankie Avalon, e l'anno successivo incise il suo primo 45 giri, Fatty Fatty/Dream Age, che passò inosservato.

Durante un'esibizione con il complesso venne notato dal talent scout Frankie Day, che diventò il suo manager e gli fece ottenere un contratto discografico con la Venise, con cui incise il suo secondo 45 giri nel 1959, Fatty Fatty/Happy Happy, riproponendo il brano principale del suo primo disco, ma anch'esso passò inosservato.

Firmò poi un contratto con la Cameo Records di Bernie Lowe, ed ottenne subito successo con la canzone Kissin' Time.

Fra il 1959 ed il 1964 raggiunse le prime posizioni nella Billboard Hot 100 con numerosi singoli, in particolare Wild One, che entrò pure nella top ten britannica, e Forget Him, oltre ad una sua versione di Nel blu dipinto di blu.

Nel 1964 partecipò al Festival di Sanremo con i brani Un bacio piccolissimo e L'inverno cosa fai?, quest'ultimo non ammesso alla serata finale della manifestazione.

Assieme agli amici e colleghi Frankie Avalon e Fabian costituì negli anni novanta il trio The Golden Boys.

Rydell morì nel 2022 a causa di una polmonite.

Vita privata modifica

Si sposò due volte. Con la prima moglie, di cui rimase vedovo nel 2003, aveva generato due figli.

Riconoscimenti modifica

Discografia parziale modifica

45 giri modifica

Discografia italiana modifica

33 giri modifica

45 giri modifica

Note modifica

  1. ^ (EN) Bobby Rydell, a 60s teen idol and 'Bye Bye Birdie' star, dies, su npr.org. URL consultato il 6 aprile 2022.

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN107007880 · ISNI (EN0000 0000 8172 2021 · Europeana agent/base/68532 · LCCN (ENn91102278 · GND (DE110570078X · BNE (ESXX4910008 (data) · BNF (FRcb14044117h (data)