La bolla del Bichat, altrimenti detta pallottola, è il nome con cui viene chiamato il tessuto adiposo contenuto nella guancia, tra il muscolo massetere (lateralmente) ed il muscolo buccinatore (medialmente).[1] La porzione inferiore del cuscinetto adiposo è contenuta all'interno della cavità buccale. Non deve essere confusa con i cuscinetti adiposi e con il cuscinetto adiposo malare, che si trova direttamente sotto la pelle della guancia.[2] È implicata nella formazione della piega naso-labiale, ma non nella formazione delle guance.[3] Prende nome dal chirurgo francese Marie François Xavier Bichat, che per primo la descrisse.

Bolla di Bichat
Diagramma del grasso buccale
Localizzazione della bolla di Bichat
Localizzazione anatomicaguancia
Identificatori
TAA05.1.01.015
FMA59799

Struttura modifica

La bolla di Bichat è composta da diverse parti. Viene descritto come diviso in tre lobi, anteriore, intermedio e posteriore.[1] Inoltre, presenta quattro estensioni, la cui nomenclatura deriva dalla loro posizione e dai muscoli prossimaliː sublevatore, melolabiale, buccale e pterigoidea[4]

Il lobo anteriore circonda il dotto di Stenone, che trasporta la saliva dalla ghiandola parotide alla bocca. È una massa triangolare con un vertice sul muscolo elevatore del labbro superiore e dell'ala del naso e uno sul muscolo orbicolare della bocca. Il lobo intermedio si trova tra i lobi anteriori e posteriori sopra la mascella.[1][4] Il lobo intermedio perde una quantità significativa di volume tra l'infanzia e l'età adulta. Il lobo posteriore corre nella fessura infraorbitale dal muscolo temporale al bordo superiore della mandibola e torna al ramo mandibolare .

Funzione modifica

La funzione primaria del cuscinetto adiposo viene descritta in relazione alla masticazione e allattamento, specialmente nei bambini, dove ha la funzione di sostenere la guancia nell'atto della poppata.[1] È ciò che rende le guance rotonde ai bambini, mentre negli adulti tende a ridursi senza però mai scomparire nemmeno nei casi di denutrizione estrema. La bolla di Bichat può anche fungere da cuscinetto per proteggere i muscoli facciali sensibili da lesioni dovute all'azione stessa dei muscoli o a forze esterne.[1]

Chirurgia plastica modifica

La bolla di Bichat è comunemente usata per il rimodellamento facciale nella chirurgia plastica. Diversi autori evidenziano l'importanza del cuscinetto adiposo buccale per ottenere buoni risultati da un lifting facciale.[2][5][6][7] Può essere aspirato tramite liposuzione quando sporge troppo o cala in basso, conferendo un'espressione simile a quella del bulldog.

I lembi buccali vengono utilizzati nella ricostruzione dell'area periorbitale in seguito a lesione.[8] Sono anche usati per riparare difetti congeniti della cavità orale o per riparare la palatoschisi congenita.[9][10][11]

La rimozione della bolla di Bichat viene utilizzata per ridurre la prominenza della guancia, sebbene questa procedura possa comportare un rischio significativo di danni al ramo buccale del nervo facciale e ai dotti parotidei.[12]

Note modifica

  1. ^ a b c d e Hai-Ming Zhang, Yi-Ping Yan e Ke-Ming Qi, Anatomical structure of the buccal fat pad and its clinical adaptations, in Plastic and Reconstructive Surgery, vol. 109, n. 7, 2002-6, pp. 2509–2518; discussion 2519–2520. URL consultato il 1º agosto 2018.
  2. ^ a b Rod J. Rohrich e Joel E. Pessa, The fat compartments of the face: anatomy and clinical implications for cosmetic surgery, in Plastic and Reconstructive Surgery, vol. 119, n. 7, 2007-6, pp. 2219–2227; discussion 2228–2231, DOI:10.1097/01.prs.0000265403.66886.54. URL consultato il 1º agosto 2018.
  3. ^ (EN) Edward M. Reece, Joel E. Pessa e Rod J. Rohrich, The Mandibular Septum: Anatomical Observations of the Jowls in Aging—Implications for Facial Rejuvenation, in Plastic and Reconstructive Surgery, vol. 121, n. 4, 2008-04, pp. 1414–1420, DOI:10.1097/01.prs.0000302462.61624.26. URL consultato il 1º agosto 2018.
  4. ^ a b Holger G. Gassner, Amir Rafii e Alison Young, Surgical anatomy of the face: implications for modern face-lift techniques, in Archives of Facial Plastic Surgery, vol. 10, n. 1, 2008-1, pp. 9–19, DOI:10.1001/archfacial.2007.16. URL consultato il 1º agosto 2018.
  5. ^ (EN) Rod J. Rohrich, Ashkan Ghavami e Joshua A. Lemmon, The Individualized Component Face Lift: Developing a Systematic Approach to Facial Rejuvenation, in Plastic and Reconstructive Surgery, vol. 123, n. 3, 2009-03, pp. 1050–1063, DOI:10.1097/prs.0b013e31819c91b0. URL consultato il 1º agosto 2018.
  6. ^ (EN) Val Lambros e James M. Stuzin, The Cross-Cheek Depression: Surgical Cause and Effect in the Development of the “Joker Line” and Its Treatment, in Plastic and Reconstructive Surgery, vol. 122, n. 5, 2008-11, pp. 1543–1552, DOI:10.1097/prs.0b013e31818894d3. URL consultato il 1º agosto 2018.
  7. ^ (EN) Antonio Tapia, Richard Ruiz-de-Erenchun e Miguel Rengifo, Combined Approach for Facial Contour Restoration: Treatment of Malar and Cheek Areas during Rhytidectomy, in Plastic and Reconstructive Surgery, vol. 118, n. 2, 2006-08, pp. 491–497, DOI:10.1097/01.prs.0000235265.26138.66. URL consultato il 1º agosto 2018.
  8. ^ (EN) Luther H. Holton, Eduardo D. Rodriguez e Ronald P. Silverman, The Buccal Fat Pad Flap for Periorbital Reconstruction: A Cadaver Dissection and Report of Two Cases, in Plastic and Reconstructive Surgery, 2004-11, pp. 1529–1533, DOI:10.1097/01.prs.0000138257.44949.bb. URL consultato il 1º agosto 2018.
  9. ^ Peter Egyedi, Utilization of the buccal fat pad for closure of oro-antral and/or oro-nasal communications, in Journal of Maxillofacial Surgery, vol. 5, 1977-01, pp. 241–244, DOI:10.1016/s0301-0503(77)80117-3. URL consultato il 1º agosto 2018.
  10. ^ (EN) Constantin A. Landes, Oliver Seitz e Alexander Ballon, Six Years Clinical Experience With the Dorsally Pedicled Buccal Musculomucosal Flap, in Annals of Plastic Surgery, vol. 62, n. 6, 2009-06, pp. 645–652, DOI:10.1097/sap.0b013e318180cd3e. URL consultato il 1º agosto 2018.
  11. ^ (EN) Benjamin Levi, Steven J. Kasten e Steven R. Buchman, Utilization of the Buccal Fat Pad Flap for Congenital Cleft Palate Repair, in Plastic and Reconstructive Surgery, vol. 123, n. 3, 2009-03, pp. 1018–1021, DOI:10.1097/prs.0b013e318199f80f. URL consultato il 1º agosto 2018.
  12. ^ (EN) Kun Hwang, Hyun Jong Cho e Damdinsuren Battuvshin, Interrelated Buccal Fat Pad With Facial Buccal Branches and Parotid Duct, in Journal of Craniofacial Surgery, vol. 16, n. 4, 2005-07, pp. 658–660, DOI:10.1097/01.scs.0000157019.35407.55. URL consultato il 1º agosto 2018.