Borzonasca

comune italiano

Borzonasca (Borzonasca /burzuˈnaska/ in ligure[4]) è un comune italiano di 1 798 abitanti[1] della città metropolitana di Genova in Liguria.

Borzonasca
comune
Borzonasca – Stemma
Borzonasca – Bandiera
Borzonasca – Veduta
Borzonasca – Veduta
Panorama di Borzonasca
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Liguria
Città metropolitana Genova
Amministrazione
SindacoGiuseppino Maschio (lista civica di centro-sinistra Rinnovamento e progresso) dall'8-6-2009 (3º mandato dal 27-5-2019)
Data di istituzione1861
Territorio
Coordinate44°25′19.67″N 9°23′13.43″E / 44.422131°N 9.387064°E44.422131; 9.387064 (Borzonasca)
Altitudine167 m s.l.m.
Superficie80,51 km²
Abitanti1 798[1] (31-5-2022)
Densità22,33 ab./km²
FrazioniAcero, Brizzolara, Belpiano, Bertigaro, Borzone, Campori, Caregli, Caroso, Cassetti, Dorbora, Filanda, Giaiette, Levaggi, Montemoggio, Pianazzo, Prato Sopralacroce, Recroso, Stibiveri, Temossi, Tigliolo, Zanoni, Zolezzi
Comuni confinantiMezzanego, Ne, Rezzoaglio, San Colombano Certenoli, Santo Stefano d'Aveto, Tornolo (PR), Varese Ligure (SP)
Altre informazioni
Cod. postale16041
Prefisso0185
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT010005
Cod. catastaleB067
TargaGE
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona D, 2 018 GG[3]
Nome abitantiborzonaschini
Patronosan Bartolomeo
Giorno festivo24 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Borzonasca
Borzonasca
Borzonasca – Mappa
Borzonasca – Mappa
Posizione del comune di Borzonasca nella città metropolitana di Genova
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

 
Il bacino artificiale del lago di Giacopiane

Il territorio di Borzonasca è collocato nell'alta valle Sturla nei pressi della confluenza del torrente Sturla di Carasco con il torrente Penna, a est di Genova. Attraverso il passo della Forcella (875 m) è possibile raggiungere la val d'Aveto e il territorio comunale di Rezzoaglio.

Parte del territorio comunale è compreso nei confini del Parco naturale regionale dell'Aveto.

Nelle vicinanze del comune, a 14 km a nord dal centro abitato, si trova il bacino artificiale di Giacopiane, costruito sbarrando la valle del torrente Calandrino, che fornisce una centrale idroelettrica.[5]

Attraverso alcuni sentieri naturalistici vi è la possibilità di raggiungere diverse vette dell'Appennino ligure quali il monte Penna (1735 m), il monte Aiona (1701 m) e il monte Agugiaia (1091 m). Ai confini amministrativi tra Borzonasca e Mezzanego, presso le pendici settentrionali del monte Zatta (1.404 m), è presente un'ampia faggeta costituita da antichi esemplari.

Altre vette del territorio sono il monte Nero (1676 m), il Poggio delle Lame (1634 m), il monte delle Lame (1595 m), il monte degli Abeti (1545 m), la Rocca della Stalletta (1439 m), la Rocca dei Porcelletti (1375 m), il Bric Sassarini (1308 m), la Rocchetta (1292 m), il monte Ghiffi (1238 m), il monte Bregaceto (1172 m), il monte Gasparella (1155 m), il monte Cavallo (1092 m), il monte Bocco (1085 m), il monte Pozzale (1080 m), , il monte Cucco (1051 m), la cima d'Acero (1006 m), il monte Breccalupo (937 m), il monte delle Groppe (924 m), il Bric Zolezzi (890 m), il monte Azzarino (763 m), il monte Castelletto (753 m), il monte delle Pezze (732 m), la Rocca di Borzone (715 m).

Storia modifica

 
L'abbazia di Borzone presso l'omonima frazione

Borzonasca è stata crocevia commerciale tra la costa e l'immediato entroterra. Per il suo ruolo strategico vi furono eretti roccaforti e castelli di difesa dai conti Fieschi di Lavagna che dominarono sul territorio in epoca medievale e rinascimentale.

Nel vicino passo del Bocco si registrò, nel 1746, la vittoria dell'esercito franco-genovese contro le truppe austriache per il controllo del territorio (facente parte del quadro storico della guerra di successione austriaca).

Nel 1797 con la dominazione francese di Napoleone Bonaparte il territorio di Borzonasca rientrò dal 2 dicembre nel dipartimento dell'Entella, con capoluogo Chiavari, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile 1798 rientrò nel V cantone, come capoluogo, della giurisdizione dell'Entella e dal 1803 centro principale del I cantone dell'Entella nella giurisdizione dell'Entella. Annesso al Primo Impero francese, dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel dipartimento degli Appennini.

Nel 1815 fu inglobato nel Regno di Sardegna, secondo le decisioni del congresso di Vienna del 1814, che sottopose la municipalità di Borzonasca nella provincia di Chiavari sotto la divisione di Genova. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel I mandamento omonimo del circondario di Chiavari dell'allora Provincia di Genova, nel Regno d'Italia.

Dal 1973 al 30 aprile 2011 è stata la sede amministrativa e ha fatto parte della Comunità montana Valli Aveto, Graveglia e Sturla.

Simboli modifica

 
 
Stemma

«D'azzurro alla torre d'argento a due palchi, merlata alla guelfa e finestrata, poggiante su un prato verde attraversato da due corsi d'acqua in argento, moventi dai fianchi dello scudo e confluenti nella punta del medesimo. Sotto lo scudo una lista svolazzante azzurra con le estremità bifide riportante il motto in caratteri d'argento: Omnia Vincit Labor[6]»

Gonfalone

«Drappo troncato di azzurro e di bianco...[6]»

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con il decreto del presidente della Repubblica del 1º dicembre 1971[6].

I due corsi d'acqua rappresentano lo Sturla e il Penna, mentre il motto del comune in lingua latina Omnia Vincit Labor è traducibile come "l'impegno supera ogni difficoltà".

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

 
La chiesa parrocchiale di San Bartolomeo e santuario del Santissimo Crocifisso nel capoluogo
 
L'oratorio dei Santi Giacomo e Filippo a Borzonasca

Architetture religiose modifica

  • Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo e santuario del Santissimo Crocifisso nel capoluogo. La chiesa-santuario parrocchiale è ubicata al centro del paese di Borzonasca. Il crocifisso venerato, conservato nella nicchia dell'altare maggiore, secondo la tradizione fu portato dall'Oriente a seguito di una crociata. La comunità parrocchiale dipese dalla diocesi di Piacenza-Bobbio fino al 1989, anno in cui il territorio borzonaschino fu inserito nei confini della diocesi di Chiavari.
  • Oratorio dei Santi Giacomo e Filippo nel capoluogo. L'antico oratorio presenta un portale risalente al 1554. Al suo interno è conservato un crocifisso ligneo che, secondo la tradizione locale, giunse dall'Oriente.
  • Oratorio della Natività della Madonna nel capoluogo. Sul portale è presente l'iscrizione con la data 1460 e un bassorilievo d'ardesia, nella parte sinistra della facciata, ritraente Dio creatore con angeli.
  • Chiesa parrocchiale di San Rocco nella frazione di Acero Arpetta. Elevata al titolo di parrocchia dal cardinale Stefano Durazzo nel 1654 distaccandola dal controllo parrocchiale di Belpiano.
  • Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista nella frazione di Belpiano.
  • Abbazia di Sant'Andrea nella frazione di Borzone. Considerato uno dei monumenti architettonici e religiosi di pregio della valle Sturla, l'abbazia è un antico edificio religioso del XII secolo. Nei pressi vi era inoltre, in località Perlezzi, un altro monastero. Costruito in stile gotico-romanico fu fondato precedentemente nel 714 e nel 1910 dichiarato monumento nazionale italiano.
  • Chiesa parrocchiale di Santa Margherita nella frazione di Brizzolara. La comunità parrocchiale, matrice della parrocchia di Borzonasca, fu costituita nel 1912 e dipese dalla diocesi bobbiese fino al 1989.
  • Chiesa parrocchiale dei Santi Vincenzo e Anastasio nella frazione di Caregli. La comunità parrocchiale fu costituita nel XV secolo, probabilmente matrice della parrocchia di Borzonasca, fu dipendente anch'esso dall'abbazia di San Colombano prima e dalla diocesi di Bobbio fino al 1989.
  • Chiesa-santuario del Sacro Cuore di Gesù nella località di Giaiette.
  • Chiesa parrocchiale di San Lorenzo nella frazione di Levaggi.
  • Oratorio della Madonna del Soccorso nella frazione di Levaggi, risalente al XV secolo e già antico ospizio per viandanti e pellegrini.
  • Cappella di Sant'Antonio delle Canate nella frazione di Levaggi, risalente al XII secolo.
  • Chiesa parrocchiale di San Martino nella frazione di Montemoggio.
  • Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta nella frazione di Prato Sopralacroce.
  • Chiesa della Natività di Maria Vergine nella frazione di Prato Sopralacroce, presso la località di Vallepiana. L'impianto è risalente al periodo medievale.
  • Chiesa di San Martino di Licciorno nella frazione di Prato Sopralacroce.
  • Chiesa di San Pietro nella località di Recroso, risalente all'XI secolo.
  • Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta nella frazione di Temossi. La sua parrocchia fu costituita nel XIII secolo e assoggettata alle dipendenze della comunità parrocchiale di Borzone. Fu nominata a prevostura il 29 agosto del 1882.

Aree naturali modifica

Nel territorio comunale di Borzonasca è presente e preservato un sito di interesse comunitario per il suo particolare interesse naturale e geologico. Il sito è collocato tra la città metropolitana di Genova e la provincia della Spezia - condiviso tra i comuni di Borzonasca, Mezzanego, Ne e Varese Ligure - e che comprende l'area del monte Zatta, passo del Bocco, passo Chiapparino e il monte Bossea per una superficie di oltre tremila ettari.

Reperti archeologici modifica

 
Il volto megalitico di Borzone

Megalitico di Borzone modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Volto megalitico di Borzone.

L'incisione è situata presso la frazione di Borzone a metà strada tra la locale abbazia e il paese di Borzonasca. Considerata una delle incisioni e sculture rupestri più grandi d'Italia ed Europa potrebbe essere risalente al paleolitico. Una leggenda locale afferma che una volta all'anno i monaci della vicina abbazia si recassero davanti alla scultura per venerarla.

Pian dei Costi modifica

Nei pressi tra Case Dorbora e il monte Pezze è stato recentemente rinvenuto un antico insediamento che si sviluppò, secondo gli studi, tra il XV e il XVIII secolo. Le abitazioni sono a pianta rettangolare su un solo piano e per i principali materiali di costruzione fu utilizzata pietra locale di medie e grosse dimensioni. Nelle pavimentazioni dei tre edifici scavati rinvenuti, in acciottolato, sono state trovate tracce di focolari facendo presupporre un uso del fuoco per il riscaldamento o per la panificazione. Un altro edificio presenta invece un pavimento di terra battuta e altri stili richiamante il possibile uso come stalla o ricovero per il bestiame.

All'interno sono stati rinvenuti oggetti in ceramica, un rosario femminile in perline di pasta vitrea e osso, e una piccola cornice; proprio la datazione delle ceramiche ha permesso di valutare l'abbandono dell'insediamento nella prima metà del Settecento.

Società modifica

 
Lo Sturla di Carasco presso l'abitato borzonaschese

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[7]

Etnie e minoranze straniere modifica

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2022, i cittadini stranieri residenti a Borzonasca sono 154[8], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[9]:

  1. Albania, 59

Cultura modifica

 
I ruderi della chiesa di San Martino di Licciorno presso Prato Sopralacroce

Cucina modifica

Nel territorio di Borzonasca viene prodotto un caratteristico biscotto di pasta frolla, simile al canestrello, chiamato "rotella" (roëtta nel dialetto locale) per la sua forma dentellata e simile ad una piccola ruota. La preparazione e il suo confezionamento si sono mantenute costanti nel tempo dal 1870.

Di particolare importanza è la produzione di farina di castagna nella frazione di Montemoggio con la presenza di alcuni castagneti con certificazione biologica. Questo prodotto è principalmente utilizzato per la preparazione di frittelle, castagnaccio, polenta, pasta e gnocchi.

Inoltre è famosa la baciocca una torta di patate tagliate a fette con lardo, olio cipolla e sfoglia sotto e sul bordo.

Eventi modifica

Il 27 luglio del 2008, grazie alla collaborazione di tre panifici del territorio, Borzonasca ha stabilito il record mondiale gastronomico della focaccia genovese più lunga del mondo[10]. I vari pezzi di focaccia sono stati tra di loro incollati con un'apposita colla per cucina, così come prefiggeva il regolamento, e dislocati su teglie lungo il centro storico del paese. La misurazione, effettuata con opportuni strumenti da esperti, è risultata essere di 807 m di focaccia anziché i 813 m calcolati dagli organizzatori dell'evento. Per la preparazione sono stati utilizzati 300 kg di farina e 150 l d'acqua.

Geografia antropica modifica

Il territorio comunale è formato dalle frazioni di Acero, Brizzolara, Belpiano, Borzone, Caregli, Levaggi, Montemoggio, Sopralacroce e Temossi[11], per un totale di 80,51 km2, il terzo per estensione del territorio metropolitano dopo il capoluogo ligure e Rezzoaglio. Inoltre fanno parte le seguenti località di Barca di Gazzolo, Belvedere, Bertigaro, Bevena, Campori, Campori Basso, Caroso, Castagnello, Gazzolo, Giaiette, Montemozzo, Perlezzi, Recroso, Stibiveri, Prorè, Vallepiana, Zanoni e Zolezzi.

Confina a nord con i comuni di Rezzoaglio e Santo Stefano d'Aveto, a sud con Mezzanego e Ne (grazie alla posizione non continua al resto del comune della località di Giaiette, già posta in val di Taro), ad ovest con San Colombano Certenoli e ad est con i comuni di Tornolo (PR) e Varese Ligure (SP).

Economia modifica

L'attività economica del comune si basa sull'agricoltura e sul turismo.

Infrastrutture e trasporti modifica

 
Panorama della frazione di Acero

Strade modifica

Il centro di Borzonasca è attraversato principalmente dalla strada statale 586 della Valle dell'Aveto che gli permette il collegamento stradale con Mezzanego, a sud, e Rezzoaglio a nord. Dal bivio presso la frazione di Borgonovo Ligure, nel comune di Mezzanego e sempre sulla SP586, dipartono diversi collegamenti stradali provinciali che attraverso il passo del Bocco e il passo dei Ghiffi permettono di raggiungere la val di Vara (provincia della Spezia) e la val di Taro in provincia di Parma nell'Emilia-Romagna.

Il territorio di Borzonasca è anche attraversato dalla strada provinciale 26 bis di Valmogliana per raggiungere le frazioni di Montemoggio e Gaiette; la strada provinciale 49 di Sopralacroce che a Borzonasca si ricollega con la SS 586; la strada provinciale 27 di Cassego.

Mobilità urbana modifica

Da Chiavari un servizio di trasporto pubblico locale gestito dall'AMT garantisce quotidiani collegamenti bus con Borzonasca e per le altre località del territorio comunale.

Amministrazione modifica

 
Il municipio
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
19 luglio 1989 25 maggio 1990 Umberto Feci Democrazia Cristiana Sindaco
25 giugno 1990 24 aprile 1995 Giuseppino Maschio Partito Socialista Italiano Sindaco
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Giuseppino Maschio lista civica di centro-sinistra Sindaco
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Giuseppino Maschio lista civica di centro-sinistra Sindaco
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Ivo Pattaro Rinnovamento e progresso
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Giuseppino Maschio Rinnovamento e progresso
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Giuseppino Maschio Rinnovamento e progresso
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco
27 maggio 2019 in carica Giuseppino Maschio Rinnovamento e progresso
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco

Altre informazioni amministrative modifica

Borzonasca ha fatto parte dell'Unione dei comuni montani Le Valli dell'Entella, Ente sciolto il 31/12/2023 per deliberazione dei consigli comunali dei tre comuni che componevano l' Unione, di cui Borzonasca ne ospitava la sede.

Sport modifica

A Borzonasca, presso il passo del Bocco, si è conclusa la 18ª tappa del Giro d'Italia del 1994, partita da Chiavari e vinta da Evgenij Berzin.

Note modifica

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
  5. ^ Approfondimenti sul sito Enel.it Archiviato il 27 settembre 2007 in Internet Archive.
  6. ^ a b c Borzonasca, su Araldica Civica.it. URL consultato il 6 novembre 2011.
  7. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  8. ^ Cittadini stranieri residenti secondo i dati Istat del 31-12-2022, su demo.istat.it. URL consultato il 7 ottobre 2021.
  9. ^ Dati superiori alle 20 unità
  10. ^ Fonte dal sito Radio Aldebaran.it Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive.
  11. ^ Fonte dallo Statuto Comunale

Bibliografia modifica

  • Albino e Gianandrea Zanone, Luci e ombre a Sopralacroce. Storia e testi tra Settecento e primo Novecento, Internòs, Chiavari, 2014.
  • Albino Zanone, La miseria del 1700 e i "Battibirba" di Prato Sopralacroce in "Prato Sopralacroce e la triste emigrazione in Corsica nel 1714" Borzonasca, Chiavari, 2003.
  • Monica Roscetti, fondazione in Corsica di una nuova comunità agricola in "Prato Sopralacroce e la triste emigrazione in Corsica nel 1714" Borzonasca, Chiavari, 2003.
  • Rosaria Arena, Borzonasca e la valle Sturla, 1987, Genova, Erga edizioni.
  • Rosaria Arena, Calvario di Borzonasca: settembre 1944, 1984, Genova, don Orione.
  • Eugenio Ghilarducci, l'altra metà del cuore., Genova, 1990.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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