Boschi xerofili dei monti afghani centrali

ecoregione dell'Afghanistan

I boschi xerofili dei monti afghani centrali sono un'ecoregione dell'ecozona paleartica, definita dal WWF, che ricopre parte dell'Afghanistan sud-orientale (codice ecoregione: PA1309)[1].

Boschi xerofili dei monti afghani centrali
Central Afghan Mountains xeric woodlands
Panorama nell'Afghanistan centrale
EcozonaPaleartica (PA)
BiomaDeserti e macchia xerofila
Codice WWFPA1309
Superficie139 400 km²
ConservazioneIn pericolo critico
StatiBandiera dell'Afghanistan Afghanistan
Cartina dell'ecoregione
Scheda WWF

Territorio modifica

Visitando oggi questa ecoregione, si vedrebbero per lo più distese di arbusti secchi dove una volta vi erano vere e proprie foreste. Varie attività antropiche hanno portato al degrado di questa regione, che forma una zona di transizione tra il deserto meridionale alle quote più basse e le spoglie distese che ricoprono le pendici superiori delle montagne dell'Afghanistan. Tuttavia le aree protette e le sacche di habitat incontaminato offrono ancora l'opportunità di osservare la biodiversità per cui questa ecoregione è nota: alberi di pistacchio, gatti della giungla, cinghiali, gru rare e altro ancora[1].

Flora modifica

Le piogge dei monsoni indiani si spingono fino alle montagne dell'Afghanistan centrale e forniscono acqua per un'intera varietà di specie vegetali. Le steppe arbustive formano una fascia di transizione tra i deserti meridionali alle quote più basse e le foreste di latifoglie alle quote più elevate. Ad altitudini più elevate, dove le precipitazioni sono maggiori, è possibile trovare boschi di pistacchio[1].

Fauna modifica

L'ecoregione ospita una grande varietà di mammiferi, uccelli e anfibi. Il pika afghano (un animale simile a un coniglio), la lepre del Capo e il citello giallo sono molto diffusi, e qui si trovano anche gatti della giungla, cinghiali e gazzelle gozzute. L'endemica Afghanodon mustersi è l'unica salamandra dell'Afghanistan e si incontra nei torrenti ad altitudini più elevate. Nel santuario degli uccelli acquatici di Ab-I-Estada è possibile osservare fenicotteri maggiori, cavalieri d'Italia e corrieri di Leschenault. La riserva costituisce anche un importante luogo di sosta per la rara gru siberiana[1].

Conservazione modifica

 
Veduta aerea di Charikar

La maggior parte delle foreste che un tempo coprivano gran parte dell'Afghanistan sono oggi gravemente degradate. Gli alberi vengono costantemente tagliati per ricavare materiale da costruzione e legna da ardere. La coltivazione e il pascolo hanno provocato una grave erosione del suolo. E la guerra che ormai sta devastando la regione da molti anni sta seriamente minacciando la biodiversità: i suoi effetti sull'ambiente naturale, tuttavia, non sono ancora noti. Anche la caccia ai danni della fauna selvatica, gru siberiane incluse, costituisce materia di grande preoccupazione[1].

Note modifica

  1. ^ a b c d e (EN) Central Afghan Mountains xeric woodlands, in Terrestrial Ecoregions, World Wildlife Fund. URL consultato il 29 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2010).

Voci correlate modifica

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