Bozza:Musica comica

"Weird Al" Yankovic

Per musica comica o umoristica[1][2] si intende una serie di espressioni sonore che ha come intento principale quello di divertire e diffondere buon umore tra gli ascoltatori.

Di origini antiche, la musica con elementi umoristici è stata assorbita con il passare degli anni in tutti i generi della popular music e rientra in veri e propri filoni come, ad esempio, il comedy rock e il comedy hip hop.

Alcune delle prime testimonianze della musica umoristica si possono rintracciare già nell'antichità classica. Ciò trova conferma in diverse opere che facevano affidamento su giochi di parole e calembour di sorta.[3] Alcune opere comiche di Aristofane e Menandro deridevano politici, filosofi e artisti.[4]

Durante il Medioevo, la comicità in musica era proposta dai numeri dei trovatori, nei menestrelli e nei giullari.[3]

Durante il diciassettesimo secolo si diffusero in tutta Europa molte espressioni di teatro comico. Il maggiore esponente dell'epoca è Jacques Offenbach, celebre per le sue opéra bouffe, che discendono dalle italiane opere buffe del medesimo periodo. Da esse prenderanno piede altre espressioni europee come il singspiel tedesco, l'operetta viennese, la zarzuela spagnola e la Savoy Opera inglese. Negli negli Stati Uniti, invece, si svilupperanno l'operetta americana e i musical.[5]

Compositori classici come Haydn, Beethoven e Schumann si servivano della tecnica della giustapposizione per ottenere effetti comici.[3]

Nel Novecento, molti artisti pop si sono specializzati o cimentati occasionalmente nella scrittura di brani buffi e comici. Tra i primi esempi si possono citare, oltre alle canzoni dei vaudeville, novelty song come K-K-K-Katy (1917) di Geoffrey O'Hara e Yes! We Have No Bananas (1923) Frank Silver e Irving Cohn. Negli anni ottanta ebbe grande successo "Weird Al" Yankovic, celebre per le sue parodie di canzoni altrui.

Descrizione

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Solitamente, la musica mirata a intrattenere si focalizza sui testi narranti storie divertenti, assurde o surreali, includere termini volutamente sgrammaticati o inventati, così come ammiccamenti e doppi sensi. Nel caso delle novelty song, vengono narrati argomenti inusuali, temi quotidiani attinenti, ad esempio, alla sfera sociale e politica, anche in chiave satirica.[6][7] Alcuni esempi sono La tramontana, interpretato in due versioni da Gianni Pettenati ed Antoine; Ça m'énerve, del DJ francese Helmut Fritz e Sulla barca dell'oligarca, di Checco Zalone. Rientrano nell'ambito della musica comica anche le parodie, brani spesso conosciuti che hanno subito delle modifiche nel testo. Ne sono un esempio quelli di "Weird Al" Yankovic, il più celebre interprete di questo filone.

Un effetto umoristico può essere anche ottenuto attraverso il modo di parlare e di cantare, la gestualità, l'accento utilizzato e l'uso di dialetti o lingue regionali. Ne è un esempio Rocky Raccoon dei Beatles, cantata con un marcato accento americano per parodiare il folklore statunitense[8] o Shaddap You Face di Joe Dolce, basata sui luoghi comuni sugli italiani.

Ciò non esclude che la musica umoristica possa fare uso di sonorità grottesche. Ne sono un esempio quelle di avanguardisti come Frank Zappa e i Residents, che si servivano di arrangiamenti, effetti sonori e ritmiche inusuali per ricreare sonorità comiche e surreali.[9][10]

In molti casi, gli artisti che si cimentano nell'ambito della musica umoristica sono comici e cabarettisti con una solida formazione musicale.

In Italia

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Logo del Festival di Sanscemo, dedicato alla musica demenziale italiana

La comicità in musica conta un numero significativo di artisti anche in Italia. La comicità musicale italiana trova importanti esempi già nel XVII secolo con la sopracitata opera buffa e l'opera seria.[5]

Un cantante risalente agli anni cinquanta noto per quelle che vennero definite "criminal songs", caratterizzate da toni umoristici e noir, era Fred Buscaglione, che riscosse grande successo, anche grazie ai testi di Leo Chiosso, con brani ricchi di influenze jazz e swing,[11] come Che bambola!!, Teresa non sparare, Eri piccola così, Porfirio Villarosa (ispirata alla figura del celebre playboy Porfirio Rubirosa), Whisky facile.

Negli anni sessanta, in Italia, si sviluppò il cosiddetto "rock demenziale", destinato a godere di un certo seguito negli anni a venire. Precorso dai Brutos,[12] conta, oltre ai suoi inventori, ovvero i bolognesi Skiantos,[13] Elio e le Storie Tese, gli esponenti di maggiore fortuna commerciale della corrente,[14] i Prophilax e i Powerillusi. Al rock demenziale è dedicato il Festival di Sanscemo, che si tiene a partire dal 1990.[15]

Molti artisti italiani si sono serviti degli accenti e delle lingue della loro regione di origine per fare umorismo. Ciò accade, ad esempio, nei brani di artisti come Renzo Arbore (pugliese, ma che spesso canta in napoletano) e i napoletani Tony Tammaro,[16] Squallor[17] e Federico Salvatore, il quale mette spesso in scena una "disputa" fra due personaggi: l'uno più altolocato (i cosiddetti "gagà"), e l'altro di estrazione più decisamente popolare; la differenza fra i due si nota anche dal loro modo di esprimersi e di parlare. Accento (talvolta volutamente esagerato) e lingua vengono usati per accrescere l'effetto comico anche nella musica dei sardi Benito Urgu e Giuseppe Masia.

Nell'ambito del cabaret, si possono menzionare, oltre che i già citati Elio e le Storie Tese e Renzo Arbore, Giorgio Gaber, che si è servito dell'umorismo e la satira per gettare delle riflessioni sulla società contemporanea,[18] Enzo Jannacci e, in anni più recenti, Checco Zalone.[19]

Parodia musicale

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Parodia (musica).

Come accennato in precedenza, talvolta i cantanti comici realizzano dei brani che sono la parodia di altri brani già esistenti, oppure di un intero genere; a volte, possono anche portare in scena un alter ego che a sua volta parodizza i personaggi solitamente legati ad un genere.


  1. ^ Sanremo Story / Renzo Arbore: “Con il Clarinetto mi attribuisco il merito di aver rilanciato la musica umoristica”, su tgposte.poste.it, 9 febbraio 2023. URL consultato il 15 maggio 2024.
  2. ^ Umorismo in musica, su musicadiffusa.it. URL consultato il 15 maggio 2024.
  3. ^ a b c (EN) doi.org, https://doi.org/10.1080/2040610X.2018.1494360. URL consultato il 15 maggio 2024.
  4. ^ (EN) Ancient Greek Comedy, su worldhistory.org. URL consultato il 15 maggio 2024.
  5. ^ a b (EN) The Origins of Comic Opera, su stagebeauty.net. URL consultato il 15 maggio 2024.
  6. ^ Stewart Home, Marci, sporchi e imbecilli. Attraverso la rivolta punk, Castelvecchi, 2005, p. 22.
  7. ^ (EN) Paul Du Noyer, Music, Ted Smart, 2003, pp. 424.
  8. ^ (EN) Nick Baxter-Moore, Thomas M. Kitts, The Routledge Companion to Popular Music and Humor, Taylor & Francis, 2019.
  9. ^ (EN) Frank Zappa, su scaruffi.com. URL consultato il 15 maggio 2024.
  10. ^ (EN) Residents, su scaruffi.com. URL consultato il 15 maggio 2024.
  11. ^ Fred Buscaglione re dello swing in un nuovo fumetto, su arte.sky.it, 6 febbraio 2022. URL consultato il 15 maggio 2024.
  12. ^ Fabrizio Zampa, in Dizionario della canzone italiana (a cura di Gino Castaldo), editore Armando Curcio (1990), pag. 225
  13. ^ Skiantos, su ondarock.it. URL consultato il 15 maggio 2024.
  14. ^ Gli album di Elio e le Storie Tese, dal peggiore al migliore, su rollingstone.it. URL consultato il 15 maggio 2024.
  15. ^ Sanscemo: quando il festival del demenziale faceva il controcanto a Sanremo, su cinecorriere.it. URL consultato il 15 maggio 2024.
  16. ^ Il re della musica demenziale si racconta, su ilmanifesto.it. URL consultato il 15 maggio 2024.
  17. ^ (EN) Squallor, su ilsole24ore.com. URL consultato il 15 maggio 2024.
  18. ^ Giorgio Gaber: Il Poeta della Canzone d’Autore Italiana. A cura di Alessandria today, su alessandria.today. URL consultato il 15 maggio 2024.
  19. ^ Sebastiano Giovanetti e Nicole Pavanello, Musica umoristica, su ilpioparlante.it. URL consultato il 15 maggio 2024.

Bibliografia

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  • (EN) Enrique Arias, Comedy in Music: A Historical Bibliographical Resource Guide, Greenwood Press, 2001.

Voci correlate

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