British Steel (album)

album dei Judas Priest del 1980

British Steel è un album heavy metal della band Judas Priest, pubblicato il 14 aprile 1980. L'album venne ristampato nel 2001 con l'aggiunta di due tracce bonus. È uno dei lavori più popolari e apprezzati della band, assieme a Sad Wings of Destiny, Stained Class, Screaming for Vengeance, Defenders of the Faith e Painkiller. I singoli tratti da quest'album sono Breaking the Law, United e Living After Midnight. Il titolo dell'album significa "Acciaio britannico".

British Steel
album in studio
ArtistaJudas Priest
Pubblicazione14 aprile 1980
Durata36:10
Dischi1
Tracce9
GenereHeavy metal
NWOBHM
Hard rock
EtichettaEpic Records
ProduttoreTom Allom
RegistrazioneStartling Studios, Ascot, Inghilterra, gennaio/febbraio 1980
FormatiCD, CD+DVD, 2 CD+DVD, LP, 2 LP, MC
Certificazioni
Dischi d'argentoBandiera del Regno Unito Regno Unito[1]
(vendite: 60 000+)
Dischi d'oroBandiera del Canada Canada[2]
(vendite: 50 000+)
Bandiera della Svezia Svezia[3]
(vendite: 50 000+)
Dischi di platinoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[4]
(vendite: 1 000 000+)
Judas Priest - cronologia
Album precedente
(1979)
Album successivo
(1981)

Descrizione modifica

L'album fu registrato al Tittenhurst Park, che era la dimora di Ringo Starr dei Beatles. Non esistendo il campionamento all'epoca della registrazione, il gruppo registrò il suono di bottiglie di latte che si frantumavano che inserirono in Breaking the Law, e fecero lo stesso per i vari suoni in Metal Gods.

La traccia bonus Red, White & Blue era stata scritta durante i primi anni della carriera dei Judas Priest. Fu registrata ai Compass Point Studios di Nassau nel luglio 1985.

La seconda traccia bonus, una versione live di Grinder, fu registrata durante l'U.S. British Steel tour nel 1980[5].

Il chitarrista degli Anthrax, Scott Ian, dichiarò in un'intervista tratta dal documentario Heavy Metal: Louder than Life che British Steel è probabilmente l'album che determina che cosa sia l'heavy metal perché, secondo lui, questo album è quello che per primo si distaccava da "gli ultimi frammenti di blues" che erano fin allora stati tipici del genere; disse anche "Persino il titolo... come potrebbe essere più metal di così?"

Nel videoclip della canzone Cowboys From Hell dei Pantera il chitarrista Dimebag Darrel indossa una maglietta con il logo dell'album.

L'album è stato ristampato nel maggio del 2010 per celebrare il traguardo del trentesimo anniversario dall'uscita originale, in edizione triplo CD con due dischi bonus contenenti il concerto tenuto dal gruppo all'Hard Rock Hotel di Hollywood il 17 agosto 2009.[6]

Nel giugno del 2017 la rivista Rolling Stone ha collocato l'album alla terza posizione dei 100 migliori album metal di tutti i tempi.[7]

Tracce modifica

Edizione originale americana modifica

  1. Breaking the Law – 2:40
  2. Rapid Fire – 4:08
  3. Metal Gods – 4:00
  4. Grinder – 3:58
  5. United – 3:35
  6. Living After Midnight – 3:32
  7. You Don't Have to be Old to be Wise – 5:04
  8. The Rage – 4:44
  9. Steeler – 4:30

Edizione originale europea e ristampa del 2001 modifica

  1. Rapid Fire – 4:08
  2. Metal Gods – 4:00
  3. Breaking the Law – 2:35
  4. Grinder – 3:58
  5. United – 3:35
  6. You Don't Have to be Old to be Wise – 5:04
  7. Living After Midnight – 3:31
  8. The Rage – 4:44
  9. Steeler – 4:30

Tracce bonus nell'edizione rimasterizzata modifica

  1. Red White & Blue – 3:42
  2. Grinder (Live) – 4:49

30th Anniversary Edition - CD/DVD Bonus live modifica

  1. Rapid Fire – 4:18
  2. Metal Gods – 4:34
  3. Breaking the Law – 2:43
  4. Grinder – 4:06
  5. United – 3:45
  6. You Don't Have to Be Old to Be Wise – 5:24
  7. Living After Midnight – 4:53
  8. The Rage – 5:04
  9. Steeler – 5:23
  10. The Ripper (Tipton) – 3:09
  11. Prophecy (DVD and iTunes version only) – 6:12
  12. Hell Patrol – 3:57
  13. Victim of Changes (Al Atkins, Downing, Halford, Tipton) – 9:29
  14. Freewheel Burning – 5:49
  15. Diamonds & Rust (Joan Baez) – 4:07
  16. You've Got Another Thing Comin' – 8:58

Formazione modifica

Note modifica

  1. ^ (EN) BRIT Certified, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry. URL consultato il 2 maggio 2015.
  2. ^ (EN) Gold Platinum Database - Judas Priest, su musiccanada.com, Music Canada. URL consultato il 2 maggio 2015.
  3. ^ (SV) Guld- och Platinacertifikat − År 1987−1998 (PDF), su ifpi.se, IFPI Svezia. URL consultato il 2 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2009).
  4. ^ (EN) British Steel – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 2 maggio 2015.
  5. ^ Judas Priest - British Steel, su metallized.it. URL consultato il 3 ottobre 2021.
  6. ^ (EN) Judas Priest Store, su sonymusicdigital.com, 17 agosto 2009. URL consultato il 27 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2010).
  7. ^ (EN) Christopher R. Weingarten, Tom Beaujour, Hank Shteamer, Kim Kelly, Steve Smith, Brittany Spanos, Suzy Exposito, Richard Bienstock, Kory Grow, Dan Epstein, J.D. Considine, Andy Greene, Rob Sheffield, Adrien Begrand, Ian Christe, The 100 Greatest Metal Albums of All Time, su rollingstone.com, Rolling Stone, 21 giugno 2017. URL consultato il 13 ottobre 2017.

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica

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