Bruno Sanguinetti

politico italiano

Bruno Sanguinetti (Genova, 29 marzo 1909Milano, 10 dicembre 1950) è stato un politico italiano, attivista nella lotta clandestina antifascista.

Bruno Sanguinetti con Teresa Mattei

Biografia modifica

Figlio del proprietario dell'industria alimentare Arrigoni, studia al Politecnico di Liegi, dove si laurea in Ingegneria elettronica; si era formato politicamente prima in Belgio e poi in Francia, a Parigi, dove frequenta gli antifascisti italiani fuoriusciti politici e si iscrive al Partito Comunista. Rientrato in Italia nel 1936, si iscrive alla facoltà di Fisica dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", dove consegue una seconda laurea. A Roma fonda il Gruppo Antifascista Romano di cui fecero parte Aldo Natoli, Pietro Amendola, Bruno Zevi, Aldo Sanna e molti altri e con i quali organizza le prime iniziative.

Nel 1940 viene arrestato per attività sovversiva antifascista e un provvedimento di polizia lo confina a Firenze, dove era autorizzato a stare per seguire la fabbrica della sua famiglia, lo stabilimento Arrigoni di Sesto Fiorentino. Attivista e responsabile del Partito Comunista clandestino, riesce a mettere in collegamento operai e studenti del Fronte della Gioventù per l'indipendenza nazionale e per la libertà, un gruppo composto da giovani, insegnanti, studenti universitari e da aderenti e simpatizzanti di varie tendenze politiche; è al centro della lotta per la liberazione di Firenze e dello sciopero generale[1] del marzo del 1944.[2] Nel CTLN (Comitato Toscano di Liberazione Nazionale) fece parte della Commissione Stampa e Radio. Prese parte all'organizzazione dell'uccisione del filosofo Giovanni Gentile.

Amico di Eugenio Montale e Umberto Saba,[3] compagno e poi marito di Teresa Mattei[4], fu tra i principali finanziatori del PCI del dopoguerra.[5]

Ha avuto cinque figli: Aldo, Lucetta e Paola con la prima moglie, Maria Sanna; Gianfranco e Antonella, con la compagna, Teresa Mattei. La figlia Paola è autrice del libro biografico La storia di Bruno[6].

Dopo la guerra e la morte di suo padre, con i beni ereditati ricostruì le fabbriche dell'Arrigoni, ridando il posto di lavoro agli operai. Morì d'infarto a Milano, nel dicembre del 1950, al ritorno da un viaggio di lavoro.

Note modifica

  1. ^ scioperi del marzo 1944, su italia-resistenza.it.
  2. ^ Stefano Carrai in Il Portolano, n.49-50, p.10
  3. ^ Enrico Vanzina in corriere.it
  4. ^ Sanguinetti in prime nozze aveva sposato nel 1938 Maria Sanna; adottò dunque per qualche tempo la cittadinanza ungherese insieme a Teresa, per potersi sposare con lei a Budapest nel 1948.
  5. ^ consiglio.regione.toscana.it Archiviato il 20 maggio 2013 in Internet Archive.
  6. ^ Paola Sanguinetti, La storia di Bruno, Milano, Vangelista 1997.
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