Buseto Palizzolo

comune italiano

Buseto Palizzolo (Palazzolu in siciliano) è un comune italiano di 2 775 abitanti[1] del libero consorzio comunale di Trapani in Sicilia.

Buseto Palizzolo
comune
Buseto Palizzolo – Stemma
Buseto Palizzolo – Bandiera
Buseto Palizzolo – Veduta
Buseto Palizzolo – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sicilia
Libero consorzio comunale Trapani
Amministrazione
SindacoFrancesco Poma (Lista civica Evoluzione Buseto) dal 29-05-2023
Territorio
Coordinate38°01′N 12°44′E / 38.016667°N 12.733333°E38.016667; 12.733333 (Buseto Palizzolo)
Altitudine249 m s.l.m.
Superficie72,81 km²
Abitanti2 775[1] (30-6-2022)
Densità38,11 ab./km²
FrazioniBadia, Baglio Portelli, Battaglia, Blandano, Bruca, Buseto Superiore, Case Pollina, Case Sciuto, Case Scuderi, Città Povera, Fazio, Luziano, Passo Casale, Pianoneve
Comuni confinantiCalatafimi Segesta, Castellammare del Golfo, Custonaci, Erice, Trapani, Valderice
Altre informazioni
Cod. postale91012
Prefisso0923
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT081002
Cod. catastaleB288
TargaTP
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Nome abitantibusetani
PatronoMadonna del Carmelo
Giorno festivo16 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Buseto Palizzolo
Buseto Palizzolo
Buseto Palizzolo – Mappa
Buseto Palizzolo – Mappa
Posizione del comune di Buseto Palizzolo nel libero consorzio comunale di Trapani
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Si trova sulle colline a est di Trapani, tra le quali la più alta, che si trova proprio nel territorio comunale di Buseto Palizzolo, è il Monte Luziano.

A 3 km a Sud-est di Buseto Superiore è possibile visitare il Bosco Scorace, vasta area boschiva tra le più grandi della Sicilia Occidentale.

Storia modifica

Primi insediamenti modifica

Le prime tracce evidenti di insediamento nel territorio busetano risalgono alla dominazione bizantina, durante la quale il territorio fu brevemente abitato da contadini provenienti dalla vicina Erice.

Buseto, a seguito della conquista islamica della Sicilia, fu ripartito dal Rais di Tràblàs (Trapani) tra numerosi proprietari che costruirono nei fondi loro assegnati dei casali.

Periodo normanno modifica

Sotto la dinastia normanna, la zona di Erice e dintorni acquistò una notevole importanza militare e politica, e la monarchia iniziò ad che offrì privilegi a chiunque intendesse trasferirvisi. Agli abitanti della città, verranno poi concessi nel 1241, da Federico II di Svevia, una serie di casali disabitati, tra i quali il casale Busith, che vennero organizzai in feudi per la lavorazione dei campi. Questi ultimi passarono di proprietà all'Università del Monte.

Tuttavia, gli eventi delle guerre del Vespro ebbero un profondo impatto sull'economia del luogo, e sarà solo a partire dal XIV secolo, che il ruolo agricolo diventerà predominante a Buseto. Questo continuo sviluppo, che continuerà per i secoli successivi fino a fare diventare il casale il fulcro dell'attività agricola del territorio, che sarà un fattore decisivo per lo sviluppo di un'identità locale, differenziata dai comuni limitrofi.

Verso la fine del XVII secolo, il feudo di Buseto era sotto il monopolio della famiglia Parma, che raggiunse posizioni importanti a Monte San Giuliano a seguito dell'unione di Cataldo Parma con una Palizzolo. I Palizzolo erano un'altra famiglia presente a San Giuliano da secoli, che si occupava principalmente di gestire gli appalti dei feudi per il pascolo e l'allevamento.

Autonomia comunale modifica

Il comune di Buseto Palizzolo fu costituito il primo agosto 1950 con legge regionale 61 del 15 luglio 1950, scorporandolo dal comune di Erice, così come negli stessi anni avvenne anche per Valderice, Custonaci e San Vito Lo Capo.

Simboli modifica

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 3 ottobre 1962.[3]

«D'argento, all'albero di olivo radicato su terrazzo di verde, accollato da una vite fruttata e pampinata di due, il tutto al naturale, accostato nel canton sinistro del capo da una spiga d'oro, in palo. Ornamenti esteriori da Comune.»

Lo stemma comunale è ispirato alla vocazione prettamente agricola del suo territorio e della sua popolazione.[4]

Il gonfalone è un drappo partito di verde e di bianco.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[5]

Etnie e minoranze straniere modifica

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2016 i cittadini stranieri residenti a Buseto Palizzolo erano 65. La nazionalità maggiormente rappresentata era quella rumena.

Geografia antropica modifica

Frazioni modifica

Buseto Palizzolo è un atipico esempio di comune costituito dall'unione di varie contrade o frazioni. Quelle costituenti il nucleo principale sono Buseto Centro, Badia, Battaglia, Buseto Superiore, Pianoneve. Tra queste borgate non vi è soluzione di continuità mentre le frazioni di Bruca, Fazio e Città Povera distano rispettivamente ben 11, 5 e 6 chilometri dal centro.

Badia modifica

Badia è una frazione perifica del comune, confinante con Battaglia e Buseto Centro.

La grande presenza di acqua nella zona ha permesso lo sviluppo dell'agricoltura del territorio, oltre che la creazione di giardini e villette che caratterizzano il piccolo centro.

Battaglia modifica

Il nome di Battaglia deriva da una tradizione locale, secondo la quale gli abitanti originari del territorio vi si stabilirono a seguito di uno scontro con gli abitanti di Badia.

È la più estesa e popolata delle frazioni di Buseto.

A Battaglia si trovano le sedi delle principali scuole locali, gran parte dei bagli che caratterizzano il comune, e le vie principali che collegano Buseto Palizzolo con i comuni confinanti, come la Strada Statale 187

Buseto Centro modifica

Buseto Centro è la frazione, appunto, centrale del comune, dove hanno sede gli uffici pubblici, i principali servizi sociali e la Villa Comunale.

Essendo il principale centro urbano, a Buseto Centro il commercio è più sviluppato rispetto al resto del comune.

Qui si trova inoltre quella che si crede essere la costruzione più antica del territorio: Baglio Maranzano

Tangi modifica

Tangi è una contrada quasi spopolata condivisa con i comuni di Erice e Valderice. L'agricoltura e l'allevamento ovino e caprino erano e in minima parte rimangono le principali fonti di reddito per gli abitanti locali. Il nome deriva da una filastrocca in rime baciate scritta in dialetto locale: "Tangi, si ni porti mangi, sinnò t'arrangi" ("Tangi, se porti qualcosa mangi, altrimenti sono affari tuoi"). Essa stava a sottolineare la penuria alimentare e le difficoltà economiche che subì la popolazione di contadini, con difficoltà di sopravvivenza che erano legate allo sfruttamento dei possidenti, e che portò allo spopolamento del borgo in cerca di migliori condizioni di vita. Nella contrada permane la chiesa campestre e d'estate si svolgono talvolta delle feste paesane con balli e canti popolari.

Amministrazione modifica

 
Il gonfalone comunale

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
8 giugno 1985 24 maggio 1990 Francesco Candela Democrazia Cristiana Sindaco [6]
29 maggio 1990 15 giugno 1994 Antonio Maiorana Partito Socialista Italiano Sindaco [6]
15 giugno 1994 7 novembre 1995 Pietro Randazzo lista civica Sindaco [6]
17 giugno 1996 25 maggio 1998 Mario Poma lista civica Sindaco [6]
25 maggio 1998 27 maggio 2003 Mario Poma lista civica Sindaco [6]
27 maggio 2003 17 giugno 2008 Mario Poma centro-destra Sindaco [6]
17 giugno 2008 12 giugno 2013 Luca Gervasi lista civica Sindaco [6]
12 giugno 2013 10 giugno 2018 Luca Gervasi lista civica Sindaco [6]
10 giugno 2018 in carica Roberto Maiorana lista civica Sindaco [6]

Note modifica

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT, 9 settembre 2022. URL consultato il 17 settembre 2022.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Buseto Palizzolo, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 24 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2023).
  4. ^ Comune di Buseto Palizzolo, Statuto (PDF), Art. 3 c. 2 Stemma e gonfalone.
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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