César Thomson

violinista e compositore belga

César Thomson (Liegi, 18 marzo 1857[1]Bissone, 22 agosto 1931) è stato un violinista, docente e compositore belga.

César Thomson

Biografia modifica

Dopo aver iniziato gli studi musicali con suo padre, César Thomson entrò al Conservatorio di Liegi a l'età di sette anni. Vi studiò sotto la guida di Jacques Dupuis[2] facendo il suo debutto a dieci anni.[3] Durante gli studi al Conservatorio, Thomson suonava nell’orchestra del Pavillon de Flore di Liegi diretta da Nicolas Ysaÿe. Dopo la prematura scomparsa del suo maestro Dupuis, il giovane violinista si perfezionò a Bruxelles con Hubert Léonard.[4] Nel 1875 divenne la spalla dell'orchestra privata del barone russo Paul von Dervies[5] che aveva fatto costruire nei pressi di Canobbio (Lugano) il Castello di Trevano per farne un “tempio della musica”. Nel 1877, dopo che von Dervies abbandonò la sua dimora e scomparve, Thomson lasciò Lugano. Negli anni successivi si trasferì a Paradiso.[6] Dal 1879 Thomson fu spalla dell’Orchestra Bilse di Berlino. Nel 1882 tornò a Liegi dove fu nominato professore presso il Conservatorio della città. Nel 1897 succedette a Eugène Ysaÿe come professore al Conservatorio Reale di Bruxelles. Nel 1914 Thomson si trovava a Lugano. Rimase in Svizzera durante il periodo della guerra, dando concerti di beneficenza a favore dei feriti. Negli anni del dopoguerra insegnò a New York.

La tecnica di César Thomson, scrive Eugène Ysaÿe, era 'stupefacente'.[7] Un suo tour de force era l’esecuzione del Moto perpetuo di Paganini in ottave diteggiate.[8] Thomson curò la trascrizione e l'arrangiamento di opere di antichi maestri come Corelli, Haendel, Tartini, Bach, Nardini e Vitali. Mancò nel 1931 a Bissone vicino a Lugano dove risiedeva da anni.

Allievi modifica

Edmond Appia, Ugo Ara, Alberto Bachmann, Oskar Back, Adolfo Betti, Joyce Brown[9], Demetrius Constantine Dounis, Edwin Grasse, Johan Halvorsen, Alexandros Kazantzis, Paweł Kochański, Gustave Koeckert, Alma Moodie[10], Alfred Pochon, Florizel von Reuter, Albert Spalding[11], Haydn Wood.

Note modifica

  1. ^ Schmidl, p. 486 riporta come anno di nascita 1856.
  2. ^ Jacques Dupuis (Liegi 21 ottobre 1830 — Liegi, 20 giugno 1870), allievo di François Prume.
  3. ^ Bachmann, p. 405.
  4. ^ von Wasielewski, p. 580.
  5. ^ Dervies (1826-1881) pianista virtuoso, banchiere, mecenate, magnate delle ferrovie; in alcuni testi è ortografato Derwies.
  6. ^ Si stabilì poi in una villa di Bissone nei pressi di Lugano.
  7. ^ Ysaÿe, p. 31.
  8. ^ Fu il suo allievo Demetrius C. Dounis a pubblicarne un'edizione a stampa (cfr. bibliografia)
  9. ^ Borer, p. 105.
  10. ^ Borer, pp. 15, 126.
  11. ^ Flesch, p. 46.

Bibliografia modifica

  • Carlo Schmidl, Dizionario Universale dei Musicisti, Milano, Ricordi, 1887.
  • Hugo Riemann, Musik-Lexicon, ottava edizione, Berlino, Max Hesse, 1916
  • (DE) Wilhelm Joseph von Wasielewski, Die Violine und ihre Meister, a cura di Waldemar von Wasielewski, 6ª ed., Lipsia, Breitkopf & Härtel, 1920.
  • Helen Timermann, How to Produce a Beautiful Tone on the Violin: A Daily Guide for Violinists of All Degrees of Proficiency, in Accordance with the Artistic and Pedagogic Principles of César Thomson, New York, C. Fischer, 1923
  • Alberto Bachmann, The lack of style and logic in modern violin playing, in Frederick H. Martens, String Mastery, New York, Stokes, 1923, pp. 3-6
  • (EN) Alberto Abraham Bachmann, An Encyclopedia of the Violin, a cura di Albert E. Wier, traduzione di Frederick H. Martens, New York, Appleton, 1925.
  • Giulio Pasquali-Remy Principe, Il violino. Manuale di cultura e didattica violinistica, Napoli, 1926
  • Arnaldo Bonaventura, Storia del violino e dei violinisti e della musica per violino, Milano, Hoepli, 1933
  • Boris Mikhalovskij [Борис Александрович Михаловский], La nuova via del violinista [Новый путь скрипача], Mosca, edizioni dello Stato, 1934
  • D. C. Dounis, Paganini-Dounis Moto Perpetuo in fingered octaves for violin, London, The Strad, 1936
  • Franz Farga, Storia del violino, tr. it. di Giuseppina Ripamonti Perego, Milano, Dall’Oglio, 1942
  • Ysaye, Antoine, Eugène Ysaye, sa vie - son oeuvre - son influence, Bruxelles, L’Écran du Monde, c.1947
  • Alexandros Kazantzis, Système Rationnel d’Etude du Violon, Athènes, Chez l’Auteur, 1952
  • Eugène Ysaÿe, Dix Préludes pour Violon seul. Essai sur le Mécanisme Moderne du Violon, Bruxelles, Schott Frères, 1952.
  • (DE) Carl Flesch, Erinnerungen eines Geigers, Zürich, Atlantis Verlag, 1960.
  • Mario Agliati, Il teatro Apollo di Lugano, Lugano, Istituto Editoriale Ticinese, 1967
  • Claudio Sartori, L’Avventura del Violino. L’Italia musicale dell’Ottocento nella biografia e nei carteggi di Antonio Bazzini, Torino, ERI, 1978
  • (EN) Philippe Borer, Aspects of European Influences on Violin Playing & Teaching in Australia, University of Tasmania, 1989. URL consultato il 27 aprile 2023.
  • -, voce Thomson, César, in Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti (diretto da Alberto Basso), Utet, Torino, Le Biografie, Vol. VIII, 1988, pp. 30-31
  • Michel Stockhem, Eugène Ysaÿe et la musique de chambre, Liège, Pierre Mardaga, 1990

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