La cabasite, conosciuta anche come acadialite, è un minerale, un tectosilicato, appartenente al gruppo delle zeoliti, con formula: (Ca,Na2,K2,Mg)Al2Si4O12·6H2O.

Cabasite
Formula chimica(Ca,Na2,K2,Mg)Al2Si4O12·6H2O
Proprietà cristallografiche
Sistema cristallinotrigonale
Proprietà fisiche
Densità2,05-2,08 g/cm³
Durezza (Mohs)4,5
Sfaldaturaindistinta
Fratturairregolare
Coloreincolore, bianco, giallo, arancione, marrone, rosa, verde.
Lucentezzavitrea

Storia del nome modifica

Il nome di questo minerale, coniato nel 1792, è stato inizialmente trascritto come chabasie da Bosc d'Antic[1] e fatto derivare dall'autore dal greco χαβάζιος, chabàzios, una delle 20 pietre nominate nella poesia orfica Lithikà, verso 758. Il nome che effettivamente è presente nei manoscritti della poesia è χαλάζιος, chalàzios, per cui il minerale avrebbe dovuto essere ridenominato in chalazite o chalasite, ma si è preferito mantenere il nome originale chabazite che, nelle pubblicazioni in lingua italiana, è divenuto cabasite[2][3].

Minerali della serie modifica

Dalla prevalenza di un diverso catione all'interno della struttura si ha:

per cui in base alla nomenclatura dell'IMA non è più il nome di una specie mineralogica ma di una serie di minerali.

Abito cristallino modifica

Si presenta normalmente nel sistema triclino con cristalli pseudocubici o romboedrici; può essere incolore, bianca, arancione, marrone, rosa, verde e gialla, il colore varia al cambiare del catione prevalente nella struttura cristallina. I cristalli spesso sono geminati, compenetrati l’uno dentro l’altro, con gli angoli proiettati fuori delle facce.

Forma in cui si presenta in natura modifica

I cristalli sono spesso geminati. La lucentezza è vitrea e la trasparenza è translucida.

Località di rinvenimento modifica

Si trova prevalentemente in India, Islanda, Isole Fær Øer, Irlanda del Nord, Italia, Boemia in Germania e Stati Uniti d'America.

Usi modifica

Minerale d’interesse scientifico e collezionistico.

Note modifica

  1. ^ Bosc d'Antic, Journal d'Histoire, II, 1780, p. 181.
  2. ^ Albert Huntington Chester, A dictionary of the names of minerals including their history and etymology (PDF), 1896, pp. 1-378. URL consultato il 23 marzo 2014.
  3. ^ Robert F. Martin, William H. Blackburn, Encyclopedia of mineral names: first update (PDF), in The Canadian Mineralogist,, vol. 37, 1999, pp. 1045-1078. URL consultato il 23 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).

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