Caccia al ladro

film del 1955 diretto da Alfred Hitchcock
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Caccia al ladro (To Catch a Thief) è un film del 1955 diretto da Alfred Hitchcock.

Caccia al ladro
Grace Kelly e Cary Grant in una scena del film
Titolo originaleTo Catch a Thief
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1955
Durata102 min
Dati tecniciTechnicolor
Generegiallo, sentimentale, thriller
RegiaAlfred Hitchcock
SoggettoDavid Dodge
SceneggiaturaJohn Michael Hayes
ProduttoreAlfred Hitchcock
Casa di produzioneParamount
Distribuzione in italianoParamount
FotografiaRobert Burks
MontaggioGeorge Tomasini
Effetti specialiJohn P. Fulton
MusicheLyn Murray
ScenografiaJoseph McMillan Johnson, Hal Pereira, Sam Comer e Arthur Krams
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Trama modifica

John Robie, ladro di gioielli noto come il Gatto, si è ritirato dalla "professione" da molto tempo, dopo essere stato scarcerato per aver partecipato alla Resistenza in Francia. Ora conduce una vita tranquilla in una splendida residenza sulle colline della Costa Azzurra, occupandosi dei vigneti della sua tenuta.

L'improvvisa ripresa sulla Riviera di una serie di furti di gioielli, compiuti con il caratteristico modus operandi appartenuto al "Gatto", porta la polizia a sospettare immediatamente di Robie, e così pure i suoi ex compagni nella Resistenza, ora dipendenti di un ristorante gestito a Montecarlo dal suo vecchio amico Bertani, si mostrano ostili nei confronti dell'ex complice.

Robie decide così di collaborare con Hughson, appena giunto in Costa Azzurra per indagare sui furti su incarico delle assicurazioni Lloyd's di Londra. Robie intende provare la propria estraneità ai fatti e cercare di cogliere l'impostore sul fatto. A questo scopo si procura una lista dei proprietari di gioielli più facoltosi presenti al momento sulla Riviera, ad iniziare dall'americana Jessie Stevens, vedova di un petroliere, accompagnata dall'affascinante e sofisticata figlia Frances.

 
Grace Kelly e Cary Grant

Robie, fingendosi un ricco uomo d'affari statunitense, fa conoscenza con le due donne e suscita l'immediata simpatia di Jessie Stevens, mentre viene visto con sospetto dalla figlia Frances che, al contrario, ha intuito la sua vera identità ma nello stesso tempo è attratta da lui.

Quando i gioielli della signora Stevens vengono rubati, John si nasconde e pianifica la cattura del "Gatto", la cui identità ritiene di avere scoperto. Si apposta nella villa dove presumibilmente si svolgerà un secondo furto (prevedendo che il ladro continui a seguire il suo stile). Nella circostanza Foussard, un ex compagno di banda di John, viene ucciso, e la polizia ufficialmente considera chiuso il caso, ritenendo che lo stesso Foussard fosse il ladro, nonostante avesse un arto artificiale e fosse quindi impossibilitato ad arrampicarsi sui tetti.

Frances si scusa per avere sospettato di Robie, e decide di aiutarlo a catturare il vero ladro durante una festa in maschera. Nello stesso tempo la polizia ha in programma di catturare Robie alla stessa festa, così Robie e Hughson, irriconoscibili sotto i propri costumi, si scambiano i ruoli. Hughson fa da cavaliere a Frances per tutta la serata, mentre Robie rimane appostato sui tetti, in attesa di cogliere sul fatto il ladro e consegnarlo alla polizia. Al termine della festa Robie riesce a catturare il "Gatto" dopo un lungo inseguimento sul tetto, scopre che si tratta di Danielle, figlia di Foussard, e riesce a smascherare il vero mandante dei furti, ovvero Bertani.

Alla fine Robie torna alle sue vigne, accompagnato dall'amore di Frances e da quello della madre di lei per la sua villa.

Produzione modifica

 
La locandina d'epoca

Soggetto modifica

All'inizio del 1954 i dirigenti della Paramount suggerirono a Hitchcock di fare un film dal romanzo di David Dodge, Caccia al ladro, i cui diritti erano stati acquistati dallo studio anni prima subito dopo la pubblicazione (1952).[1]

Sceneggiatura modifica

Hitchcock affidò la sceneggiatura al fidato collaboratore John Michael Hayes con cui lavorò con soddisfazione e successo in ben quattro film. La sceneggiatura era pronta verso la fine di aprile del 1954. I dialoghi risultarono brillanti, pieni di giochi di parole, e audaci per i numerosi doppi sensi.

Riprese modifica

Per sfruttare meglio i tempi, Hitchcock, nel mese di maggio 1954, mandò una troupe guidata da Herbert Coleman nel sud della Francia col compito di fare le riprese in esterno che potevano essere filmate senza la presenza degli attori. Nel mese di giugno tutti si trasferirono in Costa Azzurra e si effettuarono le riprese con gli attori. Alla fine di agosto il film era terminato.[1]

Nel film comunque c'è un grande uso di "mascherini" e "trasparenti" e solo un quarto d'ora è rappresentato da riprese in esterni.[2]

Cast modifica

 
Grace Kelly nella famosa scena dell'inseguimento

Grace Kelly: Nel ruolo della bella americana Frances Stevens, fu ingaggiata Grace Kelly, in una fase della sua carriera di grande splendore, perfetta per la parte di donna seducente e imprevedibile, nascosta dall'apparenza di bionda, fredda e distaccata, vero “ghiaccio bollente”, come l'aveva definita lo stesso Hitchcock. In questo film è alla sua terza e ultima collaborazione con il regista.

Cary Grant: Ad interpretare la parte di John Robie fu chiamato Cary Grant che, malgrado avesse allora già 50 anni, il doppio di Grace Kelly, grazie alla sua eleganza, affabilità, ironia, era accettabile e credibile come partner.

Brigitte Auber interpreta il ruolo di Danielle Foussard, il vero ladro. Il regista racconta che l'aveva scelta perché doveva avere un fisico piuttosto robusto per scalare i muri delle ville ma non sapeva che l'attrice tra un film e l'altro faceva veramente l'acrobata.[3]

Jessie Royce Landis riveste i panni della madre di Frances; successivamente, interpreterà il ruolo della madre di Roger Thornhill (interpretato da Cary Grant) in Intrigo internazionale.

Riconoscimenti modifica

Nel 2002 è stato inserito dall'American Film Institute al 46º posto nella lista dei 100 migliori film sentimentali di tutti i tempi.

Accoglienza modifica

Il film ebbe un grande successo e una grande resa commerciale: 4 milioni e mezzo di dollari nel solo Nord America. Ottenne un Oscar per la fotografia di Robert Burks.

Critica modifica

  • «Caccia al ladro trasuda relax e buonumore. Un giallo sui generis, che dipende molto poco dallo shock del finale, sostanzialmente un pretesto, e molto invece dalle cose piacevoli ed imprevedibili che capitano mentre ci si avvicina al finale.»[4]
  • «In questo private joke … tutto sa di vacanza, di fantasia, di colori….Una sorta di gita gastronomica, condita con suspense, ma giusto un pizzico per esaltare il sapore della pietanza.»[2]
  • «Soprannominato "lo champagne di Hitchcock" per la sua classe effervescente Caccia al ladro è un film di pura eleganza e di raffinati escamotages stilistici.»[5]

Il tono modifica

Hitchcock ritorna all'umorismo dei suoi film inglesi. «La satira è sempre caustica ma, raggiunto lo scopo, ricade nel sorriso, non nella smorfia.»[2]

Temi modifica

  • Il passato
  • Il sospetto
  • Innocenza-colpevolezza
  • Lo scambio e l'identificazione: Danielle si muove con movenze feline, si veste con la calzamaglia a righe che indossava Robie, vuole sostituirlo compiendo le stesse imprese
  • La bionda gelida che quando si arriva al punto strappa l'iniziativa al suo soave innamorato e inscena lei stessa la fuga romantica.[4]
  • Il fascino ambiguo del crimine: Frances è attratta da Robie perché lo crede un ladro, un po' come in Marnie l'uomo è attratto dalla ladra
  • Il doppio inseguimento

Tecnica cinematografica modifica

  • L'uso del Vistavision permette a Robert Burks di «...ottenere il massimo sul piano della levigatezza e del lusso visuale»: il sorvolo in elicottero (una novità per l'epoca) offre campi lunghissimi e inquadrature fantastiche delle ville e dei giardini, del mare-cartolina e delle spiagge della Costa Azzurra.[5]
  • Il montaggio parallelo dei fuochi d'artificio con i baci che si scambiano i due protagonisti è un'altra straordinaria metafora cinematografica dell'amore regalataci dal regista.
  • La sigaretta spenta in un uovo dalla madre di Frances ricorda quella spenta in un vasetto di crema da Mrs. Van Hopper in Rebecca - La prima moglie. Qui però la presenza del colore rafforza in modo singolare l'effetto: si deve ad esso la sensazione più vivida della materia, la percezione tattile del tuorlo giallo e molliccio e ci dimostra come Hitchcock sappia sfruttare le potenzialità espressive del colore.[2]
  • Il ballo mascherato: un campionato mondiale del cattivo gusto voluto. Una serie di inquadrature ravvicinate mostrano gli ospiti fasciati da costumi tra lo splendido e il ridicolo e riprendono in dettaglio i particolari dei loro ghiotti gioielli.[5]

Curiosità modifica

  • In una scena Alfred Hitchcock veste i panni di un passeggero seduto su un autobus vicino a Cary Grant.
  • Proprio durante le riprese di questo film a Monaco, l'attrice conobbe il principe Ranieri III, suo futuro sposo.[6]
  • Contrariamente a quanto molti pensano, nella scena d'inseguimento con la vettura che guida Grace Kelly, lei non percorre la stessa curva in cui nel 1982 perderà la vita, bensì una strada analoga distante pochi chilometri. Ciò che invece sorprende è che in entrambi i casi Grace Kelly percorra strade simili a bordo di una vettura inglese: una Sunbeam Talbot MK1 (nel film) e una Rover 3500 V8 (nella realtà).[7][8]

Riferimenti in altre opere modifica

  • Del film si parla ampiamente in uno dei romanzi dei Wu Ming, 54, ambientato appunto nel 1954: uno dei protagonisti del libro è proprio Cary Grant e interi capitoli sono dedicati a lui che dialoga con Alfred Hitchcock e alle riprese del film.
  • Un altro romanzo ispirato al film è Il ladro di diamanti di Abbye Smithers, che lo cita sin dalla prima pagina.
  • Un omaggio al film viene fatto nel telefilm Supercar, nell'episodio della seconda stagione Gatto K.I.T.T.
  • Nella fiction Rai La ladra la protagonista, Veronica Pivetti, tiene appesa in bagno la locandina di questo film.
  • Il film rimane in ogni caso uno dei più citati nella storia del cinema. Si pensi alle ambientazioni e alle scene dei primi episodi del telefilm Attenti a quei due o del film Agente 007 - GoldenEye.
  • La trama del numero 216 di Dylan Dog, Il grimorio maledetto, ricalca la trama del film: un ladro in pensione e la figlia che ne segue le orme eseguendo furti con pari destrezza.
  • L'episodio 5x11 "Homer il vigilante" della serie animata I Simpson nel quale Homer crea una squadra di vigilanti a seguito di molti furti avvenuti nella città di Springfield, la figura del ladro felino appare come un uomo anziano deciso a rubare "il più grande zircone cubico del mondo" dal museo.
  • L'episodio della decima stagione di Bones 200 candeline è una parodia del film.
  • Viene citato anche nei film Scuola di ladri e Mani di Velluto

Note modifica

  1. ^ a b Donald Spoto, Il lato oscuro del genio:la vita di Alfred Hitchcock, Torino, Lindau, 2006, pp. 446, 449-451.
  2. ^ a b c d Éric Rohmer e Claude Chabrol, Hitchcock, Venezia, Marsilio, 1986, pp. 117-119.
  3. ^ François Truffaut, Il cinema secondo Hitchcock, Milano, Il Saggiatore, 2009, p. 188.
  4. ^ a b John Russell Taylor, Hitch, Milano, Garzanti, 1980, p. 281.
  5. ^ a b c Natalino Bruzzone e Valerio Caprara, I film di Hitchcock, Roma, Gremese, 1992, pp. 208-209.
  6. ^ La favola d'amore tra Grace Kelly e il principe Ranieri, su Libreriamo, 18 maggio 2018. URL consultato il 27 maggio 2019.
  7. ^ (EN) Car Crash of Grace Kelly: Death & Funeral of Princess Grace, su Beyond Grace Kelly, 11 settembre 2014. URL consultato il 25 maggio 2019.
  8. ^ (EN) Frank Wilkins, Death of a Princess - The Story of Grace Kelly's Fatal Car Crash, su Reel Reviews - Official Site. URL consultato il 25 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2019).

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN316751614 · LCCN (ENno2013007680 · BNE (ESXX3900316 (data) · BNF (FRcb14662553f (data)
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