Cagnes-sur-Mer

comune francese

Cagnes-sur-Mer (in occitano Canha de Mar, in italiano storico Cagno[1]) è un comune francese di 48.605 abitanti situato nel dipartimento delle Alpi Marittime della regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra.

Cagnes-sur-Mer
comune
Cagnes-sur-Mer – Veduta
Cagnes-sur-Mer – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Francia Francia
Regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra
Dipartimento Alpi Marittime
ArrondissementGrasse
CantoneCagnes-sur-Mer-1
Cagnes-sur-Mer-2
Amministrazione
SindacoLouis Nègre (LR) dal 18-6-1995
Territorio
Coordinate43°39′52″N 7°08′56″E / 43.664444°N 7.148889°E43.664444; 7.148889 (Cagnes-sur-Mer)
Altitudine93 m s.l.m.
Superficie17,95 km²
Abitanti51 411 (2018)
Densità2 864,12 ab./km²
Comuni confinantiVence, La Gaude, Saint-Laurent-du-Var, Villeneuve-Loubet
Altre informazioni
Cod. postale06800
Fuso orarioUTC+1
Codice INSEE06027
Targa06
Nome abitantiCagnois/Cagnoises
Cartografia
Mappa di localizzazione: Francia
Cagnes-sur-Mer
Cagnes-sur-Mer
Sito istituzionale

Anche il pittore belga Georges-Émile Lebacq trascorse diversi anni a Cagnes, nella Villa delle Orchidee, nei pressi della tenuta Les Collettes che Renoir aveva acquistato per salvare un grande oliveto dall'abbattimento e che, come detto[dove?], aveva abitato.

Geografia modifica

Cagnes-sur-Mer è situata lungo la costa sud-orientale della Francia, a 14 km a sud-ovest di Nizza. Forma un unico agglomerato urbano con Saint-Laurent-du-Var ad est, Villeneuve-Loubet ad ovest e La Colle-sur-Loup a nord-ovest. Il comune di Cagnes-sur-Mer è attraversato dai fiume Cagne e Malvan.

Storia modifica

Dopo la conquista romana, portata a compimento nel 14 a.C., l'imperatore romano Augusto organizzò le Alpi in province, e il territorio di Cagnes dipese dalla provincia delle Alpi Marittime.

Nel corso del medioevo Cagnes fece parte della Borgogna Cisgiurana e poi del Regno d'Arles. Attorno al X secolo divenne parte della contea di Provenza, per poi passare ai re di Francia.

Nel 1309 Ranieri I di Monaco, signore di Monaco, divenne anche signore di Cagnes. Costruì il castello Grimaldi, che sarebbe presto diventato una proprietà e un feudo del ramo dei marchesi Grimaldi di Antibes, fino alla Rivoluzione francese.

Dal 1388 Cagnes divenne un'importante città di frontiera fra la Francia e l'Italia, quando la contea di Nizza, con la dedizione di Nizza alla Savoia, seguì le vicende storiche della Contea di Savoia, del Ducato di Savoia e del Regno di Sardegna sino al 1860, quando Nizza venne ceduta alla Francia.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

  • Castello Grimaldi, costruito nel 1309 da Ranieri I di Monaco, subì nel corso dei secoli varie modifiche. Ospita al suo interno un museo.
  • Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, del XIII secolo
  • Chiesa di Nostra Signora della Protezione

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti

Cultura modifica

Istruzione modifica

Musei modifica

  • Museo Renoir, situato all'interno della casa dove il pittore passò gli ultimi anni della sua vita. Vi sono custodite ed esposte numerose opere dell'artista.

Infrastrutture e trasporti modifica

Strade modifica

La principale via d'accesso alla città è l'autostrada A8 che unisce Aix-en-Provence alla frontiera italiana.

Ferrovie modifica

La città è servita dalle stazioni ferroviarie di Cagnes-sur-Mer e Cros-de-Cagnes, entrambe poste lungo la linea Marsiglia-Ventimiglia.

Amministrazione modifica

Gemellaggi modifica

Note modifica

  1. ^ Per i riferimenti si vedano: Dell'itinerario d'Italia e sue più notabili curiosità di ogni specie di Alessandro Maggioni, Arcangelo Sartori editore, Ancona 1832, Vol. I pag. 281; Nouveau guide du voyageur en Italie, Paris 1841, Maison (successaur de M. Audin) Editeur des Itinéraires Europeens de Richard, pag. 63; Miscellanea di storia italiana, Fratelli Bocca Editori, Torino 1870, Vol. X pag. 847; The maritime Alps and their seaboard, by the author of "Vera" di Charlotte Louisa H. Dempster, Longmans Green & Co, London 1885, pag. 227; Essai sur la toponymie de la Provence di Charles Rostaing, éd. d'Artrey, Paris 1950, pag. 131.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN134977430 · LCCN (ENn88177501 · GND (DE4085113-8 · BNF (FRcb11873853n (data) · J9U (ENHE987007564933605171 · WorldCat Identities (ENlccn-n88177501
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