Calimero

personaggio di Carosello
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Calimero[1] è un personaggio dell'animazione pubblicitaria italiana, un pulcino piccolo e nero. Appare per la prima volta nel Carosello della società Mira Lanza: essendo caduto nella fuliggine si sporca, diventa nero e non viene più riconosciuto dalla mamma. Vive qualche piccola avventura, nella quale rimane sempre colpito negativamente, ma grazie al detersivo pubblicizzato, Ava, torna ad essere bianco, lindo e contento. La notorietà internazionale del personaggio ha originato alcuni neologismi in italiano[2] e spagnolo[3].

Calimero
Calimero in una delle sue prime apparizioni televisive.
Lingua orig.Italiano
Autori
Disegni
  • Nino Pagot
  • Toni Pagot
1ª app.14 luglio 1963
1ª app. inCarosello
Voci italiane
Caratteristiche immaginarie
Speciepulcino, gallo
SessoMaschio

Storia modifica

«Ava, come lava!»

«È un'ingiustizia però!»

Calimero appare per la prima volta in televisione il 14 luglio 1963. I diritti d'autore sono dei due fratelli Pagot, Nino e Toni, e di Ignazio Colnaghi, coautore di varie sceneggiature nonché voce italiana del personaggio.[4] Il fumettista e animatore Carlo Peroni, all'epoca collaboratore dei fratelli Pagot, si è attribuito la paternità del personaggio,[5] tuttavia tale rivendicazione è stata contestata dagli eredi di Nino e Toni Pagot e non ha avuto seguito.[6] Alla realizzazione del Carosello ha partecipato anche Sergio Toppi.[7] Calimero è comparso originariamente nelle animazioni pubblicitarie create per la società di detersivi Mira Lanza in Carosello.

La notorietà di Calimero è molto elevata per tutti gli anni sessanta e almeno fino alla metà degli anni settanta, tanto da far entrare nel lessico collettivo sia il nome del personaggio, sia alcune frasi celebri come «Eh, che maniere! Qui fanno sempre così, perché loro sono grandi e io sono piccolo e nero... è un'ingiustizia però».

Oltre alle storie originali di Carosello, con questo personaggio sono stati realizzati 290 episodi a colori, doppiati in diverse lingue. In Giappone, poi, la Toei Doga con lo Studio Rever produsse una serie televisiva di 47 puntate tra il 1974 e il 1975,[8] ed una seconda di 52 fra il 1992 e il 1993, in coproduzione con la RAI e le società Telescreen Japan, TV Tokyo e Mitsui;[9] ancora oggi Calimero è un personaggio molto noto in Giappone come in Italia.

Il personaggio di Calimero e i comprimari della serie hanno avuto e hanno ancor oggi un ruolo in numerose altre attività promozionali e di merchandising oltre a quella originale, apparendo di volta in volta su articoli di abbigliamento e generi alimentari, accessori e prodotti scolastici, gadget, ecc.

Nel 2013 viene annunciata una serie TV dalla Alphanim da 104 episodi di 11 minuti ciascuno. Presentata al Festival di Annecy[10], in Italia va in onda su Rai 2 a partire dal 25 marzo 2014 nel contenitore Cartoon Flakes.[11] e nel 2015 anche su Disney Junior.

Caratteristiche modifica

L'ambientazione rurale delle storie è coerente con l'origine veneta di Nino Pagot, sposatosi nella milanese Basilica di San Calimero, da cui prendeva il nome il pulcino nero.

Nel primo Carosello è presentato come il quinto della covata di Cesira, una gallina veneta (che però lo disconosce perché è nero) e di Gallettoni, un gallo burbero (ma solo in apparenza). Completamente nero, in testa ha sempre l'uovo da cui si è schiuso, ed un bel giorno vede un grosso cane dormiglione che inizialmente scambia per sua madre.

Calimero affronta una serie di avventure in cui - nonostante il suo stato iniziale di "brutto anatroccolo" abbandonato dalla famiglia ed esposto alle cattive compagnie - non sempre il bene e la verità trionfano, nonostante la sua buona fede ed onestà. A riscattarlo alla fine è la bontà dell'olandesina della Mira Lanza, dimostrando che Calimero non è nero, «è solo sporco!». Si palesa con il celebre slogan «Ava, come lava!».

Il mondo di Calimero non è apertamente ostile ma anzi confortevole anche se popolato di aguzzini; primo tra tutti Piero, che è un maschio papera molto furbo, e il saccente professor Gufo Saggio, i quali fanno da contraltare ai personaggi positivi come la fidanzata Priscilla e l'amico Valeriano. In periodo natalizio ogni disavventura termina con l'aiuto insperato di un personaggio in difesa del povero pulcino.

Le storie delle serie successive al periodo di Carosello, pur essendo riprese in molti casi da queste, presentano in genere sceneggiature di maggior respiro grazie all'indipendenza dal messaggio pubblicitario. La lunghezza delle storie va dal minuto e mezzo dei filmati iniziali fino ai 13 e 26 minuti dei film a colori più recenti, dei quali esistono 290 episodi. In queste serie Calimero abita in famiglia con la mamma, la gallina Cesira e il papà, il gallo Gallettoni, che lo amano e accudiscono come il loro figlio unico ed inoltre, a differenza di quanto avveniva al termine dei Caroselli, qui il personaggio non perde mai il nero dalle sue piume come se fosse il loro colore naturale.

Il personaggio è stato anche oggetto di critiche per alcune caratteristiche che andavano oltre l'immagine del brutto anatroccolo, agganciandosi a luoghi comuni regionalistici e talvolta considerati razzisti[12][13], attraverso l'accento veneto e il colore stesso del pulcino.

Il presunto contenuto razzista della serie ha originato anche una diffusa bufala, secondo cui proprio per questo motivo il personaggio sarebbe stato rimosso dalla piattaforma Disney Plus, su cui in realtà non è mai stato trasmesso[14]. Mentre c'è chi non rileva intenti razzisti nel personaggio, dato che ai tempi della sua creazione l'Italia era un popolo di emigranti e ospitava ben pochi immigrati, riconducendo piuttosto le origini di Calimero alla commedia all'italiana[15], altri osservano una possibile correlazione con stereotipi culturali propri del colonialismo italiano[16].

Una delle sigle delle serie di Calimero può vantare la collaborazione, per testi e arrangiamenti, di autori come Luciano Beretta e Carmelo La Bionda. Si devono a quest'ultimo i giri di archi stile disco music anni settanta presenti nella sigla[senza fonte], mentre la sigla dell'omonima serie animata Calimero, cantata da Cristina D'Avena e nota anche come Calimero Dance per via dell'omonimo ritornello, è composta dal cantautore Franco Fasano.
Un'altra sigla, Io son Calimero!, scritta da Marcello Marrocchi e cantata da Marco Pavone con lo stesso Colnaghi, fu usata durante le trasmissioni del cartone animato sulle reti Rai.

Autori modifica

  • Autori del personaggio: Nino Pagot, Toni Pagot, Ignazio Colnaghi
  • Disegno: Nino Pagot e Toni Pagot
  • Voce italiana: Ignazio Colnaghi, Davide Garbolino (nella serie animata in 3D)
  • Animazione: Elio Silvestri, Gianpietro Gariani, Luca Bertoletti e Bruno Zerbini[17], più altri autori vari (fra la produzione dei caroselli a quella delle serie gli animatori che hanno collaborato alla realizzazione superano il centinaio) a cui vanno aggiunti scenografi coloritori ecc[18].

Note modifica

  1. ^ Il nome Calimero è di origine greca: deriva infatti dal greco Kallimeros, formato da Kalòs, "bello, nobile" e da mèros, "coscia, gamba". Calimero vuol dire dunque "dalle belle gambe forti[senza fonte]".
  2. ^ neologia, in Lessico del XXI secolo, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2013. URL consultato il 5 luglio 2023.
  3. ^ (ES) Juan Gómez Capuz, El argot de los soldados de reemplazo: aspectos lexico-semánticos, lexicogenésicos y fraseológicos (PDF), su dialnet.unirioja.es, Universidad de Valencia. URL consultato il 5 luglio 2023.
  4. ^ Luca Boschi, Calimero, la Pagotfilm, Carosello, Perogatt, su lucaboschi.nova100.ilsole24ore.com, nova.ilsole24ore.com, 5 gennaio 2012.
  5. ^ Addio a Peroni, papà di Calimero, in Corriere della Sera, 15 dicembre 2011.
  6. ^ Rettifica da Marco Pagot su Peroni e Calimero, su Comingsoon.it. URL consultato il 5 luglio 2023.
  7. ^ Andrea Angiolino, Sergio Toppi, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2019. URL consultato il 5 luglio 2023.
  8. ^ v. (EN) Scheda sull'anime Calimero, Anime News Network.
  9. ^ v. (EN) Scheda sull'anime Calimero, Anime News Network.
  10. ^ Piccolo, nero e in 3D, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 4 giugno 2014. URL consultato il 5 luglio 2023.
  11. ^ Calimero compie 50 anni e rinasce in una serie in cgi, su tvblog.it. URL consultato il 5 luglio 2023.
  12. ^ Rifondazione Comunista: «Lo spot di Calimero è razzista e va ritirato», 5 aprile 2003. URL consultato il 5 luglio 2023.
  13. ^ Salvini usa lo spot dei Ringo, i social insorgono. Barilla: “Non lo abbiamo autorizzato”, 31 agosto 2020. URL consultato il 5 luglio 2023.
  14. ^ La bufala di Calimero rimosso da Disney+ per razzismo e il bufalaro Johnny Frassu, su open.online, 11 Giugno 2020. URL consultato il 5 luglio 2023.
  15. ^ Calimero, il pulcino nero che non faceva scandalo. «Non c’erano stranieri», in Corriere del Veneto, 2013. URL consultato il 5 luglio 2023.
  16. ^ L’immaginario coloniale, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 8 novembre 2014. URL consultato il 5 luglio 2023.
  17. ^ Roberto della Torre e Marco Pagot, La tv al tempo della Pagotfilm, Caroselli, Serie tv, Pubblicità... in una parola: Calimero, Milano, Fondazione Cineteca Italiana, 2006, SBN IT\ICCU\TO0\1628239.
  18. ^ Marco Pagot e Antonio Marangi, Ci scrive Marco Pagot - lettera di risposta di Marco Pagot, su sbamcomics.it, 28 dicembre 2011. URL consultato il 5 luglio 2023.
    «Barenghi e Marosi erano due valenti animatori che avevano collaborato coi Pagot sin dai tempi de I Fratelli Dinamite.
    Messi in pulito i disegni preliminari questi vennero passati per le prove del caso, anche agli altri animatori dello studio, Manfredini, Boffini, Coretti, Rizzi, Fagarazzi, Gariani, Bertoletti, Leogrande (e altri che mi scuso di omettere) nonché al sig. Peroni, appena approdato agli studi.»

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica

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