Caloveto

comune italiano

Caloveto (Calëvìtë in calabrese[3]) è un comune italiano di 1 083 abitanti della provincia di Cosenza, dove l'agricoltura costituisce l'attività prevalente. È situato sulla riva destra del fiume Trionto a 385 m sul livello del mare. Conserva una strada di origine visigotica di cui si trovano i resti in un tratto nei pressi del camposanto.

Caloveto
comune
Caloveto – Stemma
Caloveto – Bandiera
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Calabria
Provincia Cosenza
Amministrazione
SindacoUmberto Mazza (lista civica "L'idea per Caloveto") dal 26-5-2019
Territorio
Coordinate39°30′N 16°46′E / 39.5°N 16.766667°E39.5; 16.766667 (Caloveto)
Altitudine385 m s.l.m.
Superficie24,96 km²
Abitanti1 083[1] (30-11-2023)
Densità43,39 ab./km²
FrazioniLiboia, Dema, Trionto
Comuni confinantiCalopezzati, Cropalati, Longobucco, Pietrapaola
Altre informazioni
Cod. postale87060
Prefisso0983
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT078022
Cod. catastaleB426
TargaCS
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Nome abitanticalovetesi
Patronosan Giovanni Calibita
Giorno festivo15 gennaio e 16 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Caloveto
Caloveto
Caloveto – Mappa
Caloveto – Mappa
Posizione del comune di Caloveto all'interno della provincia di Cosenza
Sito istituzionale

Origini del nome modifica

Il nome del paese deriva dal greco kalyvites che significa "abitanti di capanna".

Storia modifica

Caloveto nacque nel IX secolo[4] allorquando un gruppo di monaci acemeti vi si stabilì, scavando nella roccia una serie di grotte, che funsero da monastero (in cui venerare il loro santo, Giovanni Calibita), nonché da chiesa e da approvvigionamento idrico degli abitanti che da lì a poco popolarono il borgo. Col tempo, quindi, attorno al monastero di S. Giovanni Calabita, si addensò una piccola comunità agricola che diede origine a Caloveto. Il suddetto monastero, originariamente di rito greco e poi (1237) latinizzato dai Benedettini, ospitò nell'anno 1003 san Bartolomeo da Rossano, allora ancora dodicenne, che vi restò per tutto il tempo in cui non si perfezionò nello studio dei sacri testi e nella disciplina della vita monastica. Il cenobio medievale prosperò sotto i Normanni ed il paese si estese passando da una dominazione all'altra. Infeudato inizialmente ai Sangineto, Caloveto passò successivamente ai Sant'Angelo, ai Ruffo di Montalto, ai Guindazzo (1471), ai Cavaniglia (1480), ai d'Aragona duchi di Montalto (1507-1593), ai Mandatoriccio (1593-1696) ed infine ai Sambiase, Principi di Campana (1696-1806).

In base all'ordinamento amministrativo disposto dal Generale Championnet (1799) fu compreso nel Cantone di Cirò. Nel 1807 fu classificato come "luogo" e inserito nel "Governo" di Cariati. Con la legge 4/5/1811 fu dichiarato Comune e incluso nel Circondario di Cropalati. Retrocesso a frazione di Cropalati nel 1928, fu ricostituito come Comune autonomo nel 1934.

Simboli modifica

Lo stemma del comune di Caloveto è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica dell'11 settembre 1996.[5]

«D'oro, alla vite al naturale, nodrita in punta a sinistra, piegata a semicerchio, fruttata di un grappolo d'uva di porpora, centrale, pampinosa di sette pampini di verde, tre posti superiormente, tre inferiormente, il settimo posto a destra sulla sommità della vite, il tutto accompagnato da tre colli all'italiana, uniti, fondati in punta, il colle centrale più alto e più largo, di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[6]

Geografia antropica modifica

Frazioni modifica

Del comune di Caloveto fanno parte anche le frazioni di Dema (1,04 km), Liboia (3,65 km), Sferracavallo (3,59 km), Trionto (2,22 km): il numero in parentesi indicato dopo ciascuna frazione indica la distanza in chilometri tra la stessa frazione e il comune di Caloveto.

Economia e tradizioni modifica

Caloveto è un paese che mantiene vive le proprie tradizioni locali: il patrono è San Giovanni Calybita per il quale ogni anno viene organizzata una processione per le vie del paese e nel centro storico. Il centro storico è formato dalla Piazza dei Caduti e dall'antica Chiesa; procedendo poi verso la zona del "Pedale" si può ammirare la grotta di San Giovanni. Fino a pochi anni fa il 15 maggio si teneva la fiera "del ponte", anticamente una fiera di bestiame, in onore al patrono San Giovanni Kalybita.

A Caloveto si possono gustare i tipici piatti locali come la "Sozizza", i Maccarruni a ferretti" e tante altre prelibatezze che ne fanno un paese dove la gastronomia viene sempre al primo posto; tra le altre specialità gastronomiche ci sono i "casicavalli", tipici formaggi di latte vaccino, prodotti con caglio naturale di origine animale e le "melanzane all'olio di scagliuna", ottimo come antipasto. In aggiunta si annovera la "sciungata" (formaggio di latte caprino).

A 15 minuti di auto dalle splendide acque del Mar Ionio.

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2009 2014 Francesco Pirillo lista civica sindaco
2014 in carica Umberto Mazza PD sindaco

Note modifica

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 117, ISBN 88-11-30500-4.
  4. ^ Franco Emilio Carlino, Storia e origini di Caloveto, le cui tracce riconducono all’età paleolitica, su EcoDelloJonio.it, 12 marzo 2023. URL consultato il 12 marzo 2023.
  5. ^ Caloveto, decreto 1996-09-11 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su dati.acs.beniculturali.it. URL consultato il 20 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2022).
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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