Camilla Gentili (... – San Severino Marche, 26 luglio 1486) è una martire cristiana. Il suo culto come beata è stato confermato da papa Gregorio XVI nel 1841.

Beata Camilla Gentili

Sposa e martire

 
Morte26 luglio 1486
Venerata daChiesa cattolica
BeatificazioneCulto approvato il 15 gennaio 1841 da papa Gregorio XVI
Ricorrenza26 luglio

Biografia modifica

Apparteneva alla nobile famiglia Gentili: fu uccisa dal marito ed è onorata come martire a San Severino Marche.[1]

Secondo la tradizione, sposò Battista Santucci, uomo brutale, che provava una violenta avversione per la famiglia Grassi, alla quale apparteneva la famiglia della madre di Camilla; nonostante fosse stato perdonato per l'omicidio di un Grassi proprio grazie alla mediazione di sua moglie, le impedì di avere contatti con sua madre e, quando scoprì che Camilla continuava a vederla in segreto, la assassinò a colpi di pugnale.

Il culto modifica

Papa Gregorio XVI, con decreto del 15 gennaio 1841, ne confermò il culto con il titolo di beata.

Il suo elogio si legge nel martirologio romano al 26 luglio.[2]

Note modifica

  1. ^ Pietro Burchi, BSS, vol. III (1963), col. 707.
  2. ^ Martirologio romano (2004), p. 579.

Bibliografia modifica

  • Il martirologio romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, LEV, Città del Vaticano 2004.
  • Congregatio de Causis Sanctorum, Index ac status causarum, Città del Vaticano 1999.
  • Filippo Caraffa e Giuseppe Morelli (curr.), Bibliotheca Sanctorum (BSS), 12 voll., Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, Roma 1961-1969.