Campionati del mondo di ciclismo su strada 2009 - Gara in linea maschile Under-23

quattordicesima edizione della gara di ciclismo

La gara in linea Uomini Under-23 dei Campionati del mondo di ciclismo su strada 2009 è stata corsa il 26 settembre nel territorio circostante Mendrisio, in Svizzera, e ha affrontato un percorso totale di 179,4 km. È stata vinta dal francese Romain Sicard, che ha concluso il circuito in 4h41'54".

Bandiera della Svizzera Campionati del mondo di ciclismo su strada - Gara in linea maschile Under-23 2009
Edizione14ª
Data26 settembre
PartenzaMendrisio
ArrivoMendrisio
Percorso179,4 km
Tempo4h41'54"
Media38,183 km/h
Ordine d'arrivo
PrimoBandiera della Francia Romain Sicard
SecondoBandiera della Colombia Carlos Alberto Betancur
TerzoBandiera della Russia Egor Silin
Cronologia
Edizione precedenteEdizione successiva
Varese 2008Melbourne 2010

Alla gara venivano ammessi i corridori nati dal 1987 al 1990 inclusi, a meno che non fossero tesserati per una squadra Professionistica UCI. In tal caso avrebbero dovuto partecipare alla gara Elite.[1]

Percorso modifica

La gara partiva dalla zona degli impianti sportivi di Mendrisio. Il circuito prevedeva due asperità: la prima chiamata "Acquafresca", dopo circa 2 km, lunga 1600 metri che attraversav Mendrisio e si portava a Castel San Pietro, con una pendenza media del 10%, seguita da 4580 m di discesa, tecnicamente difficile, che porta a Balerna.

Dopo 1420 m iniziava la seconda ascesa, quella della Torrazza di Novazzano (popolarmente conosciuta come Turascia), 1750 m di lunghezza con pendenze massime attorno al 10%, che nel 1971 vide battersi Felice Gimondi ed Eddy Merckx. Raggiunta Novazzano 800 metri di discesa e poi il tratto pianeggiante che conduceva fino al traguardo a Mendrisio.[2]

Il circuito misurava 13,800 km e veniva affrontato tredici volte.[3]

Squadre e corridori partecipanti modifica

N. Cod. Squadra
1-6 COL   Colombia
7-12 FRA   Francia
13-18 GER   Germania
19-24 DEN   Danimarca
25-30 SLO   Slovenia
31-35 USA   Stati Uniti
36-40 RUS   Russia
41-46 BEL   Belgio
47-51 NED   Paesi Bassi
52-55 BLR   Bielorussia
56-59 CZE   Repubblica Ceca
60-62 RSA   Sud Africa
63-67 ESP   Spagna
68-72 GBR   Gran Bretagna
73 POR   Portogallo
74-78 NOR   Norvegia
79-83 ITA   Italia
84-87 UKR   Ukraina
88 LAT   Lettonia
89-93 SUI   Svizzera
94 ERI   Eritrea
95-98 EST   Estonia
N. Cod. Squadra
99-102 CAN   Canada
103 MDA   Moldavia
104-106 LUX   Lussemburgo
107 SRB   Serbia
108-110 LTU   Lituania
111-113 BRA   Brasile
114 IRI   Iran
115-119 KAZ   Kazakhstan
120-124 POL   Polonia
125-127 THA   Thailandia
128-129 VEN   Venezuela
130-134 SVK   Slovacchia
135-136 ISR   Israele
137-139 HUN   Ungheria
140-144 AUS   Australia
145-149 AUT   Austria
150-152 JPN   Giappone
153-155 NZL   Nuova Zelanda
156-157 SWE   Svezia
158-161 TUR   Turchia
162-163 MEX   Messico
164-166 CRC   Costa Rica

Resoconto degli eventi modifica

Gara decisa all'ultimo passaggio sull'Acquafresca, quando il basco francese Sicard ha staccato il compagno di fuga Kreder ed è riuscito ad arrivare da solo al traguardo di Mendrisio.[4]

Ordine d'arrivo (Top 10) modifica

Pos. Corridore Squadra Tempo
1   Romain Sicard Francia 4h41'54"
2   Carlos Alberto Betancur Colombia a 27"
3   Egor Silin Russia s.t.
4   Peter Kennaugh Gran Bretagna a 49"
5   Jérôme Baugnies Belgio a 54"
6   Marko Kump Slovenia s.t.
7   Y. Nepomnyachshiy Kazakistan s.t.
8   Cayetano Sarmiento Colombia s.t.
9   Matthias Brändle Austria a 1'00"
10   Damiano Caruso Italia a 1'33"

Note modifica

  1. ^ 2009 Road World Championships - Competitions Guide (PDF), su uci.ch, 13. URL consultato il 10 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2009).
  2. ^ (ITENFRDE) Percorsi - Corsa in linea Uomini Elite + Donne Elite + U23 - Descrizione, su mendrisio09.ch. URL consultato il 9 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2009).
  3. ^ (ITENFRDE) Percorsi - Corsa in linea Uomini Elite + Donne Elite + U23 - Scheda tecnica, su mendrisio09.ch. URL consultato il 14 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2009).
  4. ^ Damiano Franzetti, La Francia riveste l'iride grazie a Romain Sicard, in varesenews.it, 26 settembre 2009. URL consultato il 3 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2009).

Collegamenti esterni modifica