Campo di via Stelvio

Il campo di via Stelvio fu lo stadio dell'US Milanese dal 1910 al 1922[1]. L'indirizzo all'epoca era via Calabria, ma corrisponde all'attuale via Imbriani, nonostante nel corso degli anni il percorso della strada sia stato modificato.

Campo di via Stelvio
Informazioni generali
StatoBandiera dell'Italia Italia
Ubicazionevia Calabria, oggi via A. Patti, Milano.
Inizio lavorisettembre 1910
Inaugurazione4 dicembre 1910
Chiusura1922[1]
ProprietarioU.S. Milanese
Informazioni tecniche
Posti a sedere800
StrutturaRettangolare
CoperturaSulla sola tribuna centrale
Mat. del terrenoErba per campo
Dim. del terreno110x60
Area totale22 000
Uso e beneficiari
CalcioUS Milanese (1910-1922)
Stelvio (1914-1922)
Mappa di localizzazione
Map

Il campo, raggiungibile con il tram 14, era ubicato nella periferia nord di Milano (il quartiere della Bovisa), al confine con il comune di Dergano, in una stradina privata (l'attuale via Patti).[2] In mancanza di indicazioni rintracciabili sui maggiori giornali sportivi dell'epoca, è stato possibile rintracciare tale campo da esperti della toponomastica milanese confrontando le abitazioni presenti su foto dell'epoca.[3]

Il campo di via Stelvio come è stato presentato dalla "Lettura Sportiva" nel 1910. La freccia del tram è da considerare diretta a nord-ovest così come gli attuali tram sono diretti a piazza Bausan.

Storia modifica

La Unione Sportiva Milanese, nei migliori anni dello sviluppo della propria attività polisportiva, decise che il campo sito in Cascina Mojetta era troppo lontano dal centro cittadino e mal servito dai mezzi pubblici.[4]

Il direttivo del club, forte di un cospicuo numero di soci abbienti, deliberò l'acquisto di un campo di 22000 , un intero isolato prospiciente a via Calabria nelle adiacenze di Via Stelvio, che di fatto era nelle vicinanze di una delle principali strade di comunicazione in uscita dal centro cittadino.

Il progetto, redatto nell'estate del 1910, era particolarmente ambizioso. Serviva un impianto sportivo polivalente sufficiente ad ospitare squadre calcistiche di Prima Categoria, una pista di atletica completa lunga 380 metri con un rettilineo di 145 metri per i 100 metri piani, ma soprattutto gli spogliatoi ricavati sotto la tribuna principale, in tempi in cui non tutti i campi offrivano la possibilità di fare la doccia dopo la partita.[4]

Nel perimetro totale dell'impianto sportivo era stato previsto anche un campo di allenamento di dimensioni inferiori, 90x50, in ogni caso omologato per le partite di tutti i campionati regionali dalla Terza alla Prima Categoria e per questo motivo fu concesso allo Stelvio che iniziò l'attività sportiva pochi anni dopo il completamento di tutte le strutture.

Il campo fu utilizzato fino alla fine della stagione sportiva 1918-1919: all'inizio della stagione successiva non era più disponibile.[5] Il club aveva già deciso di venderlo e iniziato la costruzione del "campo di via Borsieri", utilizzando un terreno di gioco riciclato da una squadra uliciana che si era sobbarcata l'eliminazione di tombe ed ossa residue dallo smantellamento non terminato del vecchio cimitero della Mojazza (chiuso nel 1895).

In attesa del completamento del nuovo campo l'USM si servì del Velodromo Sempione.[6] L'approntamento del nuovo campo non fu possibile prima dell'inizio del campionato 1919-1920. Ai primi di novembre 1919 il campo era ancora da completare.[6]

Note modifica

  1. ^ a b San Siro Storia dello stadio dei milanesi (1925-2009) (PDF), su magliarossonera.it, p. 5. URL consultato il 2 gennaio 2022.
  2. ^ Guida Savallo & Fontana.
  3. ^ "Milano sparita", Post di perfe4 del 25 settembre 2014, su skyscrapercity.com.
  4. ^ a b Lettura Sportiva.
  5. ^ La gazzetta dello sport, del 16 settembre 1919 p. 3, nell'articolo "Rassegna calcistica" con occhiello "I tre nuovi campi milanesi" si cita "... Anche la Unione Sportiva Milanese pianta le sue tende fra Porta Volta e Porta Garibaldi, e precisamente sul terreno dove era l'antico cimitero della Mojazza. Ne riparleremo quanto prima.".
  6. ^ a b La gazzetta dello sport, del 2 novembre 1919 p. 4, nel "Notiziario" scrissero: "L'Unione Sportiva Milanese sta alacremente continuando i lavori di assestamento del suo nuovo campo della Moiazza, e spera quanto prima di poter far disputare i matches di campionato sul campo stesso. Le partite di cartello saranno però giocate - a quanto si assicura - sul terreno del Velodromo.".

Bibliografia modifica