Capo Peloro

estremità nord orientale della Sicilia

Capo Peloro (detto anche punta del Faro e conosciuto dai messinesi semplicemente come Faro) è la punta estrema nord orientale della Sicilia, il cui territorio fa parte del comune di Messina, nel quartiere di Torre Faro, vicino ai laghi di Ganzirri.

Capo Peloro
StatoBandiera dell'Italia Italia
ComuneMessina
Masse d'acquaMar Ionio
Mar Tirreno
Lunghezza1,6 km (circa)
Coordinate38°15′58.86″N 15°39′11.11″E / 38.26635°N 15.653085°E38.26635; 15.653085
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Sicilia isola
Capo Peloro
Capo Peloro

Descrizione modifica

È costituito da una lingua bassa e sabbiosa sita a sud dell'estremità sud occidentale della Calabria, quasi di fronte alla frazione di Cannitello, e che termina quasi in corrispondenza della località di Santa Trada ove è situato il pilone calabrese dell'elettrodotto dello Stretto. Il pilone siciliano è posto proprio in prossimità della punta estrema di capo Peloro, dove è collocabile Cariddi.

Costituisce il punto d'ingresso nord dello stretto di Messina e pertanto è segnalato da un faro importantissimo per la navigazione. È il luogo di incontro tra il mar Ionio e il mar Tirreno: le sue rive sono attraversate da fortissime correnti, per la cui azione la conformazione delle spiagge muta annualmente.

Già menzionato da Ovidio[1] come una delle tre punte, insieme a Capo Boeo, presso Lilibeo, e Capo Passero, presso Pachino, che delimitano la Sicilia.

La laguna di Capo Peloro è anche sito di importanza internazionale, inserito nel Water Project dell'UNESCO del 1972, e sito di importanza nazionale riconosciuto dalla Società botanica italiana. All'interno della riserva naturale vivono più di 400 specie acquatiche, di cui almeno dieci endemiche.[2]

Note modifica

  1. ^ Le metamorfosi, XIII, 724-727
  2. ^ Terre Libere, "Un patrimonio naturale unico" Archiviato il 28 marzo 2014 in Internet Archive., in Il mostro sullo stretto, su www.terrelibere.org. (URL consultata il 16 gennaio 2010)

Voci correlate modifica

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