Carlo Ceriana-Mayneri

generale italiano

Carlo Ceriana-Mayneri (Torino, 8 marzo 1886Roma, 16 aprile 1960) è stato un generale italiano nonché conte della casata di Ceriana-Mayneri.

Carlo Ceriana-Mayneri
NascitaTorino, 8 marzo 1886
MorteRoma, 16 aprile 1960
Cause della mortenaturali
Dati militari
Paese servito
Forza armataRegio Esercito
ArmaArma di cavalleria
Anni di servizio
Gradogenerale di corpo d'armata
Guerre
Comandante di
  • 4º Reggimento "Genova Cavalleria"
  • Scuola di Applicazione di Cavalleria
  • Raggruppamento Celere "1ª Armata"
  • 2ª Divisione Celere "Emanuele Filiberto Testa di Ferro"
  • 133ª Divisione corazzata "Littorio"
  • 23ª Divisione di Fanteria "Ferrara"
  • 216ª Divisione Costiera
Studi militariScuola di Cavalleria
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Biografia modifica

Allievo alla Scuola di Cavalleria è nominato sottotenente il 7 aprile 1905 ed assegnato al 1º Reggimento "Nizza Cavalleria", che durante la prima guerra mondiale è dislocato a Monfalcone e Vittorio Veneto.

Si sposa con Marcella Grazioli Lante della Rovere e da lei ha quattro figli: Giulianella (1914), Vittoria (1915), Ludovico (1920) ed Umberto (1931)[1]. Nel 1934, con il grado di colonnello, Ceriana-Mayneri è trasferito a comando del 4º Reggimento "Genova Cavalleria", che nel 1935 ha preso parte alla Guerra d'Etiopia partecipando alla conquista di Neghelli[2].

Nel 1938, promosso a generale di brigata, Ceriana-Mayneri assume l'incarico di Comandante della Scuola di Applicazione di Cavalleria[3] (la stessa di cui fu allievo anni prima). Allo scoppio della seconda guerra mondiale, dopo la promozione a generale di divisione prende il comando, nel 1940, del Raggruppamento Celere della "1ª Armata"[4] (un'unità di riserva composta da un reggimento di cavalleria, uno di carri ed uno di bersaglieri) situato a Fossano.

Dopo la resa della Francia, alle cui battaglie il Raggruppamento Celere non aveva partecipato, questo si sposta sul confine orientale. Nel febbraio 1941 Ceriana-Mayneri è generale della 2ª Divisione Celere "Emanuele Filiberto Testa di Ferro" e partecipa all'invasione della Jugoslavia.[5] Dopo la vittoria della campagna Ceriana-Mayneri viene assegnato dal 25 luglio 1942 al comando della 133 Divisione corazzata "Littorio" con la quale prende parte alle operazioni di guerra in Africa Settentrionale sino al 17 settembre successivo.

Dal febbraio al giugno 1943 comanda la 23ª Divisione fanteria "Ferrara" dislocata prima a Durazzo impiegata in funzione di difesa costiera per poi essere spostata nel Montenegro[6], dove organizzò nella regione dei presidi territoriali per sedare le numerose insurrezioni popolari che andavano aumentando dopo la proclamazione del Regno del Montenegro. Le ribellioni furono represse con violenza: nel rastrellamento dei distretti di Nikšić e Šavnik la Divisione "Ferrara" saccheggiò e distrusse in parte o totalmente tutti i centri abitati della zona, fucilando un gran numero di civili. L'accanimento dimostrato dai soldati italiani trova la sua origine anche nell'esortazione loro rivolta da Ceriana-Mayneri, che incitava a non avere pietà per nessuno perché gli abitanti della zona erano colpevoli di avere aiutato e protetto in più modi i partigiani[7]. Infatti, a guerra terminata, Ceriana-Mayneri fu sottoposto alla Commissione d'Inchiesta per presunti crimini di guerra[8].

Nel 1943, quando ormai le sorti della guerra furono perdute per gli italiani Ceriana-Mayneri ritorna in patria per prendere in comando la 216ª Divisione Costiera, adibita alla difesa delle coste toscane nella zona di Pisa[9]. dopo gli avvenimenti connessi all'armistizio dell'8 settembre 1943, in data 12 settembre, è catturato in combattimento dai tedeschi che lo internano prima nel campo di Coltano (Pisa) e poi presso l'ospedale San Gallo di Firenze dal quale riesce a fuggire e a darsi alla macchia. Si presenterà al Ministero della Guerra il 27 luglio 1944, rimanendovi a disposizione. Dopo la fine della guerra viene promosso a generale di corpo d'armata[10]. e diventa presidente dell'Associazione Nazionale Arma di Cavalleria dal 1948 fino al 1955, quando si ritira da ogni attività.

Nel Dopoguerra pubblica il libro Parla un Comandante di Truppe - Rispoli Editore in Napoli, 1947.

Note modifica

  1. ^ Famiglia di Carlo-Ceriana Mayneri, su geneall.net. URL consultato il 18 agosto 2011.
  2. ^ Storia del 4º reggimento "Cavalleria Genova", su regioesercito.it. URL consultato il 18 agosto 2011.
  3. ^ Comandanti della Scuola di Cavalleria, su esercito.difesa.it. URL consultato il 18 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2012).
  4. ^ Ordine di battaglia del Regio Esercito al 1940, su xoomer.virgilio.it. URL consultato il 18 agosto 2011.
  5. ^ Ordine di battaglia delle Divisioni Veloci al 1941, su niehorster.orbat.com. URL consultato il 18 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2010).
  6. ^ Storia della 23ª Divisione di Fanteria "Ferrara", su regioesercito.it. URL consultato il 18 agosto 2011.
  7. ^ "Gli italiani nei Balcani 1941-1943" di Brunello Mantelli, su anpicatania.wordpress.com. URL consultato il 18 agosto 2011.
  8. ^ Elenco di presunti criminali di guerra italiani sottoposti alla Commissione d'Inchiesta, su criminidiguerra.it. URL consultato il 18 agosto 2011.
  9. ^ Ordine di battaglia del Regio Esercito al 1943, su xoomer.virgilio.it. URL consultato il 18 agosto 2011.
  10. ^ Storia ed elenco dei presidenti dell'ANAC (Associazione Nazionale Arma di Cavalleria), su assocavalleria.it. URL consultato il 18 agosto 2011.
Controllo di autoritàVIAF (EN8476154983562967860001 · GND (DE1177303434