Carta europea dei ricercatori

La Carta europea dei ricercatori è una raccomandazione della Commissione europea l'11 marzo 2005 che elenca un insieme di principi generali e requisiti che specificano il ruolo, le responsabilità e i diritti dei ricercatori scientifici e delle persone che li assumono e/o finanziano.

Destinatari e scopo modifica

La Carta europea dei ricercatori è destinata a tutti i ricercatori dell'Unione europea, durante tutte le fasi della loro carriera, e disciplina tutti i campi della ricerca scientifica, nel settore pubblico e in quello privato, indipendentemente dal tipo di nomina o di occupazione, dalla natura giuridica del datore di lavoro o dal tipo di organizzazione o istituzione nel quale il ricercatore opera. Essa tiene conto della molteplicità dei ruoli svolti dai ricercatori, anche al di fuori della pura attività di ricerca scientifica e/o di sviluppo, come, ad esempio, nell'attività di supervisione, di guida e di gestione, o nei compiti amministrativi.

Lo scopo della Carta europea dei ricercatori è quello di garantire che la natura dei rapporti tra i ricercatori e i datori di lavoro e/o finanziatori favorisca la produzione, il trasferimento, la condivisione e la diffusione delle conoscenze e dello sviluppo tecnologico, e sia propizia allo sviluppo professionale e alla carriera dei ricercatori.

La Carta europea dei ricercatori si basa sul presupposto che i ricercatori e le persone che li impiegano e/o li finanziano hanno l'obbligo assoluto di garantire il rispetto dei requisiti della propria legislazione nazionale o regionale. Qualora i ricercatori beneficino, per uno o più aspetti, di uno status e di diritti più favorevoli di quelli previsti dalla Carta europea dei ricercatori, le disposizioni di quest'ultima non debbono essere invocate per modificare in senso sfavorevole lo status e i diritti già acquisiti.

L'adesione alla Carta europea dei ricercatori comporta il rispetto dei diritti fondamentali e l'osservazione dei principi riconosciuti dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea.

Principi generali e requisiti modifica

I principali principi generali e requisiti applicabili ai ricercatori sono: la libertà di ricerca scientifica, il rispetto dei principi etici, la responsabilità professionale e finanziaria, il rispetto degli obblighi contrattuali e legali, l'impegno per la diffusione e la valorizzazione dei risultati conseguiti, i doveri di supervisione e gestione, l'impegno per una crescita professionale continua.

I principi generali e requisiti validi per i datori di lavoro ed i finanziatori sono: il riconoscimento della professione di tutti i ricercatori, il divieto di ogni forma di discriminazione (per genere, età, religione,…), la garanzia di un ambiente di ricerca stimolante, di condizioni di lavoro flessibili, di stabilità e continuità dell'impiego, di finanziamenti e salari giusti ed attrattivi, di equilibrio di genere, l'elaborazione di strategie per lo sviluppo professionale dei ricercatori, il riconoscimento del valore della mobilità geografica e disciplinare, la garanzia dell'accesso alla formazione alla ricerca e della formazione continua, il riconoscimento dei diritti di proprietà intellettuale, la garanzia di un giusto equilibrio tra attività di insegnamento e l'attività di ricerca, l'adozione di sistemi di valutazione indipendenti e trasparenti, la partecipazione dei ricercatori agli organismi decisionali e consultivi delle istituzioni in cui operano, l'adozione di procedure di assunzione conformi ai principi stabiliti nel Codice di condotta per l'assunzione dei ricercatori.

Sottoscrizione della Carta europea dei ricercatori modifica

Il 14 dicembre 2005 i presidenti di molti enti di ricerca italiani hanno sottoscritto l'impegno formale a recepire per quanto di loro competenza sia la Carta europea dei ricercatori che il Codice di condotta per la loro assunzione, come pure a sollecitare il Governo, il Parlamento e le altre amministrazioni pubbliche, nonché il mondo economico, industriale e sociale, ad adottare, per quanto di propria competenza, iniziative conformi ai principi ivi contenuti.

Analogo impegno è stato preso il 7 luglio 2005 da tutti i rettori delle università italiane.

Nonostante tali impegni formali, ad oggi (aprile 2008) nessuna modifica è stata apportata agli Statuti delle università o ai regolamenti degli enti di ricerca, né ai contratti di lavoro, affinché i principi invocati dalla Carta europea dei ricercatori trovino effettiva applicazione.

Riferimenti modifica

Collegamenti esterni modifica