Carter Trevisani

hockeista su ghiaccio italo-canadese
Carter Trevisani
Nazionalità Bandiera del Canada Canada
Bandiera dell'Italia Italia (dal 2006)
Altezza 186 cm
Peso 90 kg
Hockey su ghiaccio
Ruolo Difensore
Tiro Sinistro
Termine carriera 2013
Carriera
Periodo Squadra PG G A Pt
Giovanili
1997-2000 Kitchener Dutchmen 95 18 41 59
1998-1999 Milton Merchants 34 7 11 18
2000 Ohio State Buckeyes 10 0 1 1
2001-2003 Ottawa 67's 222 22 76 98
Squadre di club0
2003-2005 Mastini Varese 88 21 24 45
2005-2006 Asiago 48 6 30 36
2006-2007 Södertälje SK 54 10 8 18
2007-2008 Milano Vipers 43 6 10 16
2008-2009 Val Pusteria 46 3 15 18
2009-2010 Asiago 50 6 9 15
2010-2012 Akwesasne Warriors 78 21 82 103
2011 Valpellice 11 2 5 7
2012-2013 1000 Islands Privateers 8 4 7 11
Nazionale
2004-2009 Bandiera dell'Italia Italia 64 4 6 10
NHL Draft
2001 Carolina Hurricanes 244a scelta ass.
0 Dati relativi al campionato e ai playoff.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 24 aprile 2012

Carter Vincent James Trevisani (Carlisle, 15 giugno 1982) è un ex hockeista su ghiaccio canadese naturalizzato italiano, di ruolo difensore.

Carriera modifica

Club modifica

Trevisani esordì a livello universitario (NCAA) con l'Ohio State University, per passare poi, nella stessa stagione 2000-2001, alla Ontario Hockey League (OHL), fra le file dei titolati Ottawa 67's.

Sempre nel 2001 fu selezionato ai Draft dai Carolina Hurricanes come ottava scelta (244ª scelta assoluta). Non trovando un posto in NHL, Trevisani optò per l'Europa e nella stagione 2003-2004 si trasferì nella Serie A italiana con i Mastini Varese. Quando due anni dopo, Varese sparì dal panorama dell'hockey italiano, Trevisani si trasferì all'Asiago Hockey A.S..

Per la stagione 2006-2007 approdò in Svezia al Södertälje e dopo un ottimo anno disputato nel paese delle tre corone tornò in Italia nelle file dei Milano Vipers. Con lo scioglimento della società meneghina al termine della stagione 2007-08, Trevisani si svincolò e fu messo sotto contratto dall'HC Val Pusteria.[1] Nel 2009-10 tornò a vestire la casacca dell'Asiago Hockey, con cui vinse lo scudetto.[2]

Da settembre 2010 giocò in Federal Hockey League con gli Akwesasne Warriors,[3] mettendo a segno 50 punti in 35 gare, fino a quando, nel febbraio del 2011, ritornò in Italia, al Valpellice.[2] Al termine dei playoff italiani, nel marzo del 2011[4] Trevisani fece il suo ritorno ai Warriors, con cui a sua volta disputò i playoff,[5] conquistando il titolo con la squadra canadese.[6]

Nell'ottobre del 2012 passò ai 1000 Islands Privateers con i quali terminò la sua carriera hockeistica.[7]

Nazionale modifica

Dopo due anni consecutivi di permanenza in Serie A, Trevisani poté vestire la maglia della Nazionale italiana. L'esordio in una competizione ufficiale avvenne alle Olimpiadi di Torino 2006. Successivamente vestì la maglia del Blue Team fino al 2009, partecipando a tre campionati mondiali.

Palmarès modifica

Club modifica

Asiago 2009-2010
Akwesasne Warriors 2010-2011
Södertälje 2006-2007
Ottawa 67's 2000-2001

Note modifica

  1. ^ Trevisani al nuovo Val Pusteria "Red Orange" [collegamento interrotto], su hockeytime.net, 18 agosto 2008. URL consultato il 25 agosto 2008.
  2. ^ a b È Carter Trevisani il difensore per i playoff della Valpe, su hockeytime.net, 31 gennaio 2011. URL consultato il 1º febbraio 2011.
  3. ^ Trevisani in prova in Federal Hockey League, su hockeytime.net, 3 settembre 2010. URL consultato il 1º febbraio 2011.
  4. ^ (EN) Warriors back to full power, su akwesasnewarriors.pointstreaksites.com, 17 marzo 2011. URL consultato il 27 dicembre 2011.
  5. ^ Con Trevisani, Warriors a un passo dalla vittoria in FHL, su hockeytime.net, 22 marzo 2011. URL consultato il 27 dicembre 2011.
  6. ^ (EN) Akwesasne capture inaugural Commissioners Cup, su akwesasnewarriors.pointstreaksites.com, 27 marzo 2011. URL consultato il 27 dicembre 2011.
  7. ^ (EN) Olympian Trevisani Signs On With Privateers, su 1000islandsprivateers.pointstreaksites.com, 9 ottobre 2012. URL consultato il 9 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2013).

Collegamenti esterni modifica