Casapesenna
Casapesenna[4] (Casapesélle in campano) è un comune italiano di 6 770 abitanti della provincia di Caserta in Campania.
Casapesenna comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Provincia | Caserta |
Amministrazione | |
Sindaco | Marcello De Rosa (lista civica Casapesenna propositiva) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019) |
Territorio | |
Coordinate | 40°59′29.58″N 14°08′33.71″E / 40.99155°N 14.142698°E |
Altitudine | 25 m s.l.m. |
Superficie | 3,05 km² |
Abitanti | 6 770[1] (31-3-2022) |
Densità | 2 219,67 ab./km² |
Comuni confinanti | Giugliano in Campania (NA), San Cipriano d'Aversa, San Marcellino, Trentola Ducenta, Villa di Briano |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 81030 |
Prefisso | 081 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 061103 |
Cod. catastale | M260 |
Targa | CE |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona C, 1 257 GG[3] |
Nome abitanti | casapesennesi/casapellesi |
Patrono | sant'Elena Imperatrice |
Cartografia | |
Posizione del comune di Casapesenna nella provincia di Caserta | |
Sito istituzionale | |
Geografia fisica modifica
È situato nella pianura campana, nel territorio dell'agro aversano.
Origini del nome modifica
Il nome Casapesenna deriva da case per selle[senza fonte], in quanto il vecchio Palazzo Baronale era un luogo dove i cavalli venivano equipaggiati di selle e riforniti di ferri.
Storia modifica
In epoca normanna rientrava nei domini della contea di Aversa. Il feudo appartenne agli esponenti di diverse casate, quali Roberto Ambrosio di Sanseverino, conte di Caiazzo, e Giacomo Mormile, e successivamente passò ai Bonito.
Fin dai tempi della Terra di Lavoro, dal 1927 al 1945 fece parte insieme a tutto il casertano della provincia di Napoli, in quanto parte del comune di Albanova, nato nel 1928 dall'unione con i comuni di San Cipriano d'Aversa e Casal di Principe[5]. Nel 1973 divenne comune autonomo mediante scorporo da San Cipriano d'Aversa.
Monumenti e luoghi d'interesse modifica
Architetture religiose modifica
- Chiesa parrocchiale di Santa Croce;
- Chiesa di San Pietro in Vinculis (in località Isola)[6];
- Chiesa dell'Addolorata (detta Cappella della Madonnella);
- Cappella del Santissimo Crocifisso[7];
- Santuario Mia Madonna Mia Salvezza (Detto anche il Tempio).
Altro modifica
Società modifica
Evoluzione demografica modifica
Abitanti censiti[10]
Lingue e dialetti modifica
Accanto all'italiano è diffuso il dialetto casalese, una versione del napoletano parlato anche a San Cipriano d'Aversa e a Casal di Principe (ed, in misura minore, a Villa Literno, Villa di Briano e San Marcellino), diretta filiazione del latino. Presenta delle particolarità fonetiche, morfologiche e sintattiche diverse dal napoletano. Una delle peculiarità è di sostituire la lettera A con la lettera E. Un comune esempio è quello di modificare l'espressione idiomatica "staj accis" (utilizzata per indicare persone miserevoli) in "stej accis".
Cultura modifica
Biblioteca modifica
La biblioteca è situata presso la piazza A. Petrillo, all'interno delle casa comunale.
Infrastrutture e trasporti modifica
La stazione ferroviaria più vicina è la Stazione di Albanova. Il paese era attraversato dagli autobus della compagnia CTP (Compagnia Trasporti Pubblici Napoli).
Strade modifica
Le strade provinciali presenti sul territorio comunale sono:
Strada Provinciale 200 San Marcellino-Casapesenna (Corso Europa).
Strada Provinciale 340 Variante di Casapesenna (via Calitta).
Amministrazione modifica
L'amministrazione di questo comune è stata sciolta 3 volte per infiltrazioni camorristiche. Presso il Centro Sociale dedicato alla memoria di Antonio Cangiano (Sindaco di Casapesenna 1993-1996) ferito gravemente in un attentato di camorra nell'ottobre del 1988, è presente la sede di Libera Associazioni nomi e numeri contro le Mafie (Presidio locale di Libera).
Comune sciolto per infiltrazioni mafiose nel 2012 dal Governo Monti. Dal 2014 è amministrato dalla nuova giunta comunale avente come sindaco Marcello De Rosa.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1988 | 1991 | Antonio Fontana | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1991 | 1993 | Achille Farina | commissario | ||
1993 | 1995 | Antonio Cangiano | Rifondazione Comunista | Sindaco | |
1995 | 1996 | Ernesto Raio | commissario | ||
1996 | 1998 | Pasquale Manzo | commissario | ||
1998 | 2003 | Fortunato Zagaria | Alleanza Nazionale | Sindaco | |
2003 | 2008 | Fortunato Zagaria | Lista civica: AN | Sindaco | |
2008 | 2009 | Giovanni Zara | Lista civica | Sindaco | |
2009 | 2009 | Luigi Palmieri | commissario | ||
2009 | 2012 | Fortunato Zagaria | Lista civica: PdL | Sindaco | |
2012 | 2014 | Michele Campagnaro | commissario | ||
2014 | 2019 | Marcello De Rosa | Lista civica | Sindaco | |
2019 | in carica | Marcello De Rosa | Lista civica | Sindaco |
Sport modifica
Impianti sportivi modifica
- Stadio comunale "Luigi Basco"
Note modifica
- ^ Bilancio demografico mensile anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Pasquale Cirillo/Fontana Maria Ausilia, La Chiesa Parrocchiale S.Croce (Notizie Storiche), Aversa (Caserta), Tipografia Molinaro Silvestro, 2003.
- ^ Regio Decreto n° 910 del 9 aprile 1928, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n° 108 dell'8 maggio 1928
- ^ Annuario Diocesano - Aversa, 2018, p. 115.
- ^ Annuario Diocesano - Aversa, 2018, p. 115.
- ^ Palazzo Baronale, su geoplan.it.
- ^ Cirillo: “Salviamo il Palazzo Baronale di Casapesenna”, su pupia.tv.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Bibliografia modifica
- Leopoldo Santagata, Casapesenna: passato e presente, Napoli, 1990.
Altri progetti modifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Casapesenna
Collegamenti esterni modifica
- Sito ufficiale, su comune.casapesenna.ce.it.
- Casapesènna, su sapere.it, De Agostini.