Casavatore

Comune italiano

Casavatore è un comune italiano di 18 014 abitanti[2] della città metropolitana di Napoli in Campania. È il primo comune italiano per densità abitativa e per suolo consumato, con il 90,9% del suolo urbanizzato[5].

Casavatore
comune
Casavatore – Stemma
Casavatore – Bandiera
Casavatore – Veduta
Casavatore – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Campania
Città metropolitana Napoli
Amministrazione
SindacoLuigi Maglione (lista civica) dal 13-10-2021
Data di istituzione1946
Territorio
Coordinate40°53′53.32″N 14°16′34.4″E / 40.898144°N 14.276222°E40.898144; 14.276222 (Casavatore)
Altitudine80 m s.l.m.
Superficie1,53[1] km²
Abitanti18 014[2] (31-7-2022)
Densità11 773,86 ab./km²
Comuni confinantiArzano, Casoria, Napoli
Altre informazioni
Cod. postale80020
Prefisso081
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT063021
Cod. catastaleB946
TargaNA
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Cl. climaticazona C, 1 279 GG[4]
Nome abitanticasavatoresi
Patronosan Giovanni Battista
Giorno festivo24 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Casavatore
Casavatore
Casavatore – Mappa
Casavatore – Mappa
Posizione del comune di Casavatore nella città metropolitana di Napoli
Sito istituzionale

Storia modifica

Il territorio di Casavatore è stato popolato sin dall'epoca romana e faceva parte del territorio dell'antica città di Atella. Prove della presenza romana nel territorio sono la centuriazione dei Gracchi (Ager Campanus I, circa 133 a.C.) e la centuriazione di epoca augustea (Acerrae-Atella I).[6] A ulteriore conferma si indica il ritrovamento nel 1975 di un gruppo di tombe romane durante la costruzione di un plesso scolastico, e il recupero da parte della Guardia di Finanza, nel 1963, di oggetti di epoca romana (dogli o dolii) durante un tentativo di trafugamento.[7]

È durante il medioevo che il centro contadino di Casavatore acquisisce il proprio nome e la propria identità; nel 1308 infatti è citato esplicitamente il nome "Casavatore" (Presbiter Angelus de Casavatore pro beneficiis suis tar. I.).[8] Altri riferimenti che sembrano rimandare a Casavatore risalgono al 1190 (terre site in loco Casavito prope Neapolis) e al 1298 (sita ad Salvatorem); queste due fonti inoltre danno lo spunto anche per capire l'etimologia stessa di Casavatore; la prima, infatti, farebbe pensare a una derivazione etimologica da ‘Casa Vittore’.

La seconda citazione spinge verso l'ipotesi filologicamente più corretta: la dedica della chiesa parrocchiale a S. Giovanni Battista, battezzatore e quindi salvatore di anime, avrebbe dato il nome al casale; Casa baptizatoris oppure, meglio, Casa ad Salvatorem da cui il nome attuale, dal quale sarebbe tratta la 'terra sita ad Salvatorem. Se ipotizziamo quindi che la dizione popolare originaria fosse Casa ad Salvatorem, da questa è facile ipotizzare il passaggio a 'Casa Salvatore' e infine a ‘Casavatore’ per la caduta della doppia sillaba sa, per eufonia, e della l.[9] C'è da notare, tuttavia, che Lorenzo Giustiniani riferisce che l'antico nome di Casavatore fosse Casabuttore.[10]

 
Festa dei Gigli di Casavatore

Nel 1678 furono messi in vendita alcuni casali del contado napoletano, tra cui Casavatore; i locali, tuttavia, pagarono un riscatto di 2.000 ducati per non essere infeudati. Ventuno anni dopo, nel 1699, gli abitanti di Casavatore commissionarono a Giacomo Colombo, artista rinomato del Sud Italia, una statua lignea dedicata al loro santo protettore.[11]

Durante le conquiste napoleoniche e il successivo regno di Gioacchino Murat, Casavatore fu unito al comune di Casoria, di cui rimase una frazione fino alla fine della seconda guerra mondiale.[12] Il 30 luglio 1946, con decreto legislativo luogotenenziale n. 28 del 28 giugno 1946 del Presidente del Consiglio dei ministri dell'epoca, Alcide De Gasperi, il comune ricevette l'autonomia, affrancandosi da Casoria.

A metà degli anni '50 il comune era ancora prevalentemente a sussistenza agricola e composto da poderi, ma negli anni del Boom economico cambiò il suo aspetto diventando parte del famoso triangolo industriale del nord napoletano insieme con i comuni di Arzano e Casoria, favorendo nel contempo l'urbanizzazione del territorio, compreso il quartiere denominato Parco delle Acacie oggi conurbato totalmente al quartiere napoletano di Secondigliano.

Negli anni, a seguito del declino economico nel mezzogiorno, la presenza industriale si è ridimensionata in favore di un'economia terziaria, in particolare commerciale e il comune è diventato, anche grazie alle modeste dimensioni, una zona sostanzialmente residenziale.

Casavatore ha visto crescere negli anni la presenza delle attività criminali camorristiche ed è stata anch'essa coinvolta nella triste e cruenta faida di Scampia.

Nella serie TV Gomorra (2014–21) si fa riferimento al comune di Casavatore, ma in realtà le scene furono girate a Baia Verde di Castel Volturno.

Simboli modifica

Lo stemma del Comune di Casavatore è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 20 giugno 1984.[13]

«Di rosso all'agnello di bianco, coricato sulla campagna verde, munito della banderuola d'argento, bifida, caricata della croce di rosso, l'asta d'argento posta in sbarra; al capo d'oro. Ornamenti esteriori del Comune.[14]»

L'agnello pasquale è il simbolo del patrono san Giovanni Battista.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[15]

Etnie e minoranze straniere modifica

Secondo i dati ISTAT al 31 Dicembre 2021 i cittadini stranieri residenti a Casavatore erano 177, corrispondenti al 0,9% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:[senza fonte]

  1. Ucraina 32 0,1%
  2. Cina 20 0,1%


Infrastrutture e trasporti modifica

Casavatore era servita dalle autolinee pubbliche gestite dalla CTP ora in parte sostituita dalla EAV.[senza fonte]

Fra il 1881 e il 1957 la località era servita da una stazione della tranvia tranvia Napoli-Caivano, gestita dalla Société Anonyme des Tramways Provinciaux (SATP).[senza fonte]

È in progettazione da parte della regione Campania la realizzazione di una linea ferroviaria di collegamento tra Napoli e Afragola con stazioni previste anche nel territorio di pertinenza del comune di Casavatore.[16]

Amministrazione modifica

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1970 1980 Gaspare Di Nocera Democrazia Cristiana Sindaco [17]
1980 1983 Mauro Orefice Partito Socialista Italiano Sindaco [17]
1983 1983 Gennaro Ziccardi Partito Socialista Italiano Sindaco [17]
1983 1986 Mauro Orefice Partito Socialista Italiano Sindaco [17]
1986 1990 Mauro Orefice Partito Socialista Italiano Sindaco [17]
1990 1990 Mauro Orefice Partito Socialista Italiano Sindaco [17]
1990 1991 Luigi Amodeo Democrazia Cristiana Sindaco [17]
1991 1993 Nicola Russo Partito Comunista Italiano Sindaco [17]
1993 1993 Antonio Atonna Comm. prefettizio [17]
1993 1997 Maria D'Auria Democrazia Cristiana Sindaco [17]
1997 2001 Luigi Maglione Partito Repubblicano Italiano Sindaco [17]
2001 2002 Fiamma Spena Comm. straordinario [17]
2002 2007 Pasquale Sollo centro-sinistra Sindaco [17]
2007 2012 Pasquale Sollo La Margherita Sindaco [17]
2012 2014 Salvatore Sannino Partito Democratico Sindaco [17]
2014 2015 Giovanni Lucchese Comm. prefettizio [17]
2015 2017 Lorenza Orefice Lista civica Sindaco [17]
2017 2019 Michele Albertini Comm. straordinario [17]
2017 2019 Massimo Izzo Comm. straordinario [17]
2017 2019 Eugenia Valente Comm. straordinario [17]
2019 2019 Luigi Maglione Lista civica Sindaco [17]
2019 2020 Anna Nigro Comm. prefettizio [17]
2020 2021 Vito Marino Lista civica Sindaco [17]
2021 in carica Luigi Maglione Lista civica Sindaco [17]

Gemellaggi modifica

Sport modifica

Calcio modifica

La principale squadra di calcio della città è l'ASD Casavatore che al momento non partecipa in nessun campionato della FIGC, ma in qualche campionato amatoriale. Il suo risultato più prestigioso è stato il campionato dell'Eccellenza. È nata nel 1963.[senza fonte]

Basket modifica

La principale squadra di basket è il vbf Casavatore che milita nel campionato regionale promozione; i suoi risultati più prestigiosi sono numerose partecipazioni al campionato di serie c2 nazionale,disputando anche i playoff per la promozione in serie c1.[senza fonte]

Note modifica

  1. ^ ISTAT - Superficie dei comuni, province e regioni al Censimento 2011.
  2. ^ a b Bilancio demografico anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Report SNPA 2021 sul consumo di suolo" (PDF), su SNPAmbiente.it, 23 ottobre 2023.
  6. ^ Casavatore.
  7. ^ Comune di Casavatore Provincia di Napoli.
  8. ^ Rationes decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV, CAMPANIA, a cura di M. Inguanez, L. Mattei-Cerasoli e P. Sella, Città del Vaticano, 1942.
  9. ^ Giovanni Bono, Casavatore, Casavatore, 1985.
  10. ^ L. Giustiniani, Dizionario geografico ragionato del Regno di Napoli, Napoli, 1802.
  11. ^ Giacomo Colombo e il Battista di Casavatore Archiviato il 30 maggio 2015 in Internet Archive..
  12. ^ Il territorio atellano nella sua evoluzione storica Archiviato il 10 giugno 2006 in Internet Archive..
  13. ^ Ufficio araldico, Fascicoli comunali, Casavatore, decreto 1984-06-20 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su dati.acs.beniculturali.it. URL consultato il 18 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2016).
  14. ^ Comune di Casavatore – (NA), su araldicacivica.it. URL consultato il 18 febbraio 2021.
  15. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 22-10-2022.
  16. ^ Nuovo collegamento tra stazione AV Afragola e rete metropolitana di Napoli, su regione.campania.it.
  17. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x http://amministratori.interno.it/

Bibliografia modifica

  • Giovanni Bono, Casavatore, Casavatore, 1985.

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Collegamenti esterni modifica