Castello Visconteo (Fagnano Olona)

castello visconteo di Fagnano Olona, sede del comune e degli uffici comunali

Il castello Visconteo è una fortificazione medioevale che sorge tra il centro del comune di Fagnano Olona e il fiume Olona, in provincia di Varese. Il complesso architettonico è sito in piazza Cavour e oggi ospita il municipio.

Castello Visconteo di Fagnano Olona
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
CittàFagnano Olona
IndirizzoPiazza Cavour
Coordinate45°40′10.37″N 8°52′26.8″E / 45.669546°N 8.87411°E45.669546; 8.87411
Informazioni generali
Tipocastello
Stilemedievale e barocco
Inizio costruzioneante XIII secolo
Condizione attualerestaurato
Proprietario attualecomune di Fagnano Olona
Visitabile
Informazioni militari
Funzione strategicadifesa dell'imbocco meridionale della Valle Olona
Termine funzione strategicaXVI secolo
[1]
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Storia modifica

Situato su un ciglione a ridosso del fiume Olona, il castello ha sempre avuto un'importante funzione difensiva sin dai tempi del primo nucleo, probabilmente di epoca romana, in quanto collocato in una valle che rappresentava una naturale via di collegamento tra la Svizzera e il territorio milanese. Fa parte di una serie di fortificazioni che seguono il percorso del fiume: tra queste si ricordano, ad esempio, quelle di Castelseprio e di Castiglione Olona. Il castello di Fagnano Olona è anche considerato l'antemurale di Castelseprio[2] ed è citato nelle lotte che intercorsero tra i Torriani e i Visconti[2].

Uno dei primi documenti che testimoniano con certezza l'esistenza del castello, è quello prodotto nel 1257, quando la fortificazione divenne proprietà dei Visconti. Fu in quell'anno che Martino della Torre, Capitano del popolo di Milano, giunse con le sue milizie a Fagnano, dove cercò di conquistare il castello dei rivali Visconti, che però resistette all'assedio.

Quando il contado del Seprio passò definitivamente al dominio visconteo, il castello di Fagnano fu tenuto dal ramo della famiglia che fu successivamente noto come Visconti di Fagnano. Il loro feudo fu successivamente diviso in due parti: una affidata al ramo famigliare di Giovanni Visconti di Gasparo, che diede vita ai Signori di Fagnano, i quali si estinsero nel 1514; l'altra andò invece ai discendenti di Azzo Visconti, fratello di Giovanni, che formarono il ramo dei Visconti di Ierago. Ai primi, Signori di Fagnano, fu affidato il castello, mentre i secondi andarono ad abitare presso il "Castellazzo" di Fagnano Olona.

Il castello di Fagnano nel 1451 fu affidato da Francesco Sforza a Filippo Maria Visconti, conte di Albizzate, e gli venne confermato nel 1470 da Galeazzo Maria Sforza, il quale frequentò il castello in alcune occasioni, tra cui una battuta di caccia documentata nel 1474.

Nel XVI secolo il castello fu coinvolto nelle lotte che nel territorio gallaratese videro contrapposti ducali, spagnoli e truppe francesi.

L'imperatore Carlo V d'Asburgo nel 1551 concesse il titolo di Conte di Fagnano a Vitaliano Visconti Borromeo. I lavori di ristrutturazione di fine XVI secolo sono attribuiti all'arcivescovo Gaspare Visconti, successore di Carlo Borromeo, e datati 1585. Dopo questi lavori, in questo castello l'arcivescovo era solito trascorrere i periodi estivi, e qui si rifugiò durante l'epidemia del 1587-88.

Nel XVII secolo il castello fu ampliato verso meridione, con la costruzione di due ali che permisero di raddoppiare le dimensioni del complesso.[2]

Nel 1674 il castello era tenuto contemporaneamente dai Visconti di Fontaneto e dai Visconti Borromeo.

Attualmente, il castello ospita la sede del municipio di Fagnano Olona.[2]

Architettura modifica

Circondato da un fossato, il castello si compone di un nucleo più antico, dotato di quattro corpi di fabbrica con due torri e un cortile, e di due più recenti ali meridionali.[2]

Note modifica

  1. ^ Castello Visconteo, su proloco-fagnanoolona.org, Pro Loco di Fagnano Olona. URL consultato il 26 marzo 2017.
  2. ^ a b c d e Contino, Castello di Fagnano Olona.

Bibliografia modifica

  • Carlo Perogalli, Enzo Pifferi e Angelo Contino, Castelli in Lombardia, Como, Editrice E.P.I., 1982.

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