Castello monastero di Lenta

complesso fortificato e ex monastero in Italia

Il castello monastero di Lenta, a volte indicato come castello di Lenta, Monastero di Lenta, Monastero di San Pietro martire o ancora Monastero benedettino di San Pietro, è un complesso fortificato e religioso di epoca medievale situato nel comune omonimo, in Piemonte.

Castello monastero di Lenta
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Piemonte
IndirizzoVia Santa Marta, 5
Coordinate45°33′19.06″N 8°23′11.88″E / 45.555294°N 8.386633°E45.555294; 8.386633
Religionecattolica

Storia modifica

A causa della perdita delle carte del monastero, la sua storia è incompleta.

Secondo alcune fonti, sulla base della testimonianza indiretta del sermone De Significationibus Christi del vescovo di Asti Ingone, il castello di Lenta risalirebbe al X secolo.[1][2]

Ne è comprovata la presenza nel XII secolo.[2] Il complesso di Lenta si distingue per essere stato un insediamento protetto, comprendente il monastero benedettino femminile cassinese di San Pietro Martire, fondato nel 1127.[1] Verso la metà del XII secolo era presente un castrum che abbracciava anche una parte del villaggio, e per questo alcuni abitanti di Lenta erano chiamati de castro.[3]

Nel XIII secolo, il borgo fu circondato da mura e un fossato, poiché era considerato una delle località fortificate che gli statuti del Comune di Vercelli imponevano di mantenere efficienti. Non c'è un accordo tra gli storici sulla natura del nucleo fortificato: alcune interpretazioni lo considerano un borgo, mentre altri lo vedono come un ricetto di proprietà signorile e religiosa, data la presenza stabile di abitanti.[3]

Nel corso del tempo, grazie alla raccolta di eredità e donazioni, il castello-monastero divenne molto potente, acquisendo il controllo di gran parte del territorio di Lenta, delle terre circostanti e dei diritti sulle rogge, i mulini e i pedaggi. Lenta passò poi sotto il controllo degli Arboreo o Arborio di Gattinara[4], ma il convento benedettino continuò a mantenere la giurisdizione sul castello-monastero. Secondo alcuni studiosi, sarebbe esistita una doppia giurisdizione sul castello-monastero e dell'area al suo contorno, dato che nel 1404 la famiglia degli Arborio giurò fedeltà ad Amedeo VIII di Savoia, mentre le religiose riconoscevano la signoria del Marchese del Monferrato; questo dato potrebbe provare una relativa indipendenza delle monache del castello-monastero dalle entità laiche.[3]

Nel 1572, il cardinale Guido Ferrero[5], papa Gregorio XIII e papa Pio V, tramite due diverse bolle papali o brevi papali, ordinarono alle suore del convento di Lenta di trasferirsi al monastero di San Pietro Martire a Vercelli.[6][5] Questo evento segnò l'inizio della decadenza del castello-monastero[3], che si accelerò dopo la soppressione definitiva del convento benedettino di Lenta nel 1802[5].

Il castello-convento di Lenta fu poi acquisito in parte da privati lentesi e in parte dal Comune, che lo utilizzò come sede municipale fino al 1840 circa. Attualmente, l'intero castello-monastero è di proprietà comunale.

Il bene è tutelato.[7]

Descrizione modifica

Il complesso del castello-monastero faceva parte di una rete di fortificazioni esistente lungo la strada che dalla pianura porta alla Valsesia.[6]

È caratterizzato da un ricetto nella cui cinta è integrato il monastero.[7] A sud è la chiesa di San Pietro martire, al cui piano interrato si trova la cripta di San Biagio. Il corpo principale del complesso si sviluppa a "L" intorno a un cortile interno. Il chiostro ha arcate a sesto acuto. La cinta muraria merlata presenta due torri a ponente.[7]

All'interno si conservano alcuni affreschi risalenti al Quattrocento.[7][8]

Note modifica

  1. ^ a b Castello monastero delle monache benedettine cassinesi - Via Roggia Molinara, su I Luoghi del Cuore - FAI. URL consultato il 21 aprile 2023.
  2. ^ a b Destefanis 2022, p. 95.
  3. ^ a b c d A, Lenta (VC) : Castello-monastero, su Archeocarta, 5 dicembre 2006, ultimo aggiornamento febbraio 2014. URL consultato il 21 aprile 2023.
  4. ^ Castello monastero di Lenta, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  5. ^ a b c Cenni storici, su sito del Comune di Lenta. URL consultato il 21 aprile 2023.
  6. ^ a b Lenta e il suo monastero, su sito dell'Archivio di Stato di Vercelli. URL consultato il 21 aprile 2023.
  7. ^ a b c d Laura Carpignano e Alice Mainardi, Castello di Lenta, su catalogo.beniculturali.it, 1982, aggiornamento del 2020. URL consultato il 21 aprile 2023.
  8. ^ Castello monastero benedettine di Lenta, su artbonus.gov.it, 6 febbraio 2020. URL consultato il 21 aprile 2023.

Bibliografia modifica

  • E. Destefanis, Monasteri piemontesi nell'altomedioevo (secoli VIII-X), in Fenestella, n. 3, 2022, pp. 89-141, DOI:10.54103/fenestella/2022/v3.
  • Maurizio Cassetti (a cura di), Arte e storia di Lenta: atti del Convegno di studi, aprile 1981, Vercelli, Archivio di Stato di Vercelli, 1986.
  • R. Ordano, Castelli e torri del Vercellese, Vercelli, Giovanacci, 1985.
  • M. Viglino Davico, I ricetti, difese collettive per gli uomini del contado nel Piemonte medioevale, Torino, Edialbra, 1978.