Castelnovetto

comune italiano

Castelnovetto (Castarnöv in dialetto lomellino[4]) è un comune italiano di 525 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nella Lomellina occidentale, nella pianura tra il Sesia e l'Agogna. L’abitato sorge alla sinistra del cavo Ladro, con pianta compatta, e si è sviluppato prevalentemente lungo la strada che lo collega alla SP 596 Robbio-Mortara.

Castelnovetto
comune
Castelnovetto – Stemma
Castelnovetto – Veduta
Castelnovetto – Veduta
Chiesa di Santa Maria delle Grazie
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Pavia
Amministrazione
SindacoGabriele Bonassi (lista civica) dal 20-5-2014
Territorio
Coordinate45°15′N 8°37′E / 45.25°N 8.616667°E45.25; 8.616667 (Castelnovetto)
Altitudine111 m s.l.m.
Superficie18,21 km²
Abitanti525[1] (31-12-2021)
Densità28,83 ab./km²
Comuni confinantiCeretto Lomellina, Cozzo, Nicorvo, Robbio, Rosasco, Sant'Angelo Lomellina
Altre informazioni
Cod. postale27030
Prefisso0384
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT018040
Cod. catastaleC213
TargaPV
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 680 GG[3]
Nome abitanticastelnovettesi
PatronoSanta Maria e San Giorgio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Castelnovetto
Castelnovetto
Castelnovetto – Mappa
Castelnovetto – Mappa
Posizione del comune di Castelnovetto nella provincia di Pavia
Sito istituzionale

Storia modifica

Distrutto dai milanesi nel secolo XII, quando ancora si chiamava solo Castrum, venne riedificato e quindi gli fu aggiunto l'appellativo di novetum, è citato quindi come Castrum Novetum nell'elenco delle terre pavesi del 1250. Nel secolo successivo fu assegnato da Arrigo VII ai Langosco, conti di Lomello (1311) e successivamente fu dato in signoria da Carlo IV (1355) ai Beccaria, probabilmente del ramo di Arena Po. Nel 1407, durante la crisi del ducato visconteo, si diede al Marchese del Monferrato, ma ben presto tornò ai Visconti e poi agli Sforza. Questi, nel 1454, lo infeudarono al ministro Cicco Simonetta. Da questo punto in avanti seguì le stesse vicende della vicina Valle Lomellina, con una girandola di brevi infeudazioni: ad Antonio Tasino di Ferrara nel 1479, al cardinal d'Amboise nel 1499, l'anno dopo al ministro ducale Bergonzo Botta, nel 1527 a un capitano spagnolo distintosi nella Battaglia di Pavia, Filippo Herrera, e successivamente a un ramo cadetto dei Visconti. Morto Luigi Visconti nel 1564, il feudo fu incamerato, e venduto a Marcantonio Rasini, primo Conte di Castelnovetto. La signoria dei Rasini durerà fino all'abolizione del feudalesimo (1797). Nel 1643 il borgo fu saccheggiato, compreso il monastero benedettino che qui sorgeva, per mano del principe Tommaso di Savoia che doveva rifornire la fortezza di Casale. Nel 1707 intanto Castelnovetto, con la Lomellina, era passato sotto il dominio dei Savoia; nel 1859 fu incluso nella provincia di Pavia.

Simboli modifica

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'11 giugno 1950.[5]

«Partito di azzurro e di argento, al castello di rosso, torricellato di un pezzo, merlato alla guelfa, aperto e finestrato del campo. Ornamenti esteriori di Comune.»

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Chiesa di Santa Maria delle Grazie modifica

La parrocchia di Castelnovetto è risultata dalla fusione delle due esistenti nel medioevo: Santa Maria in Castello, dipendente dalla diocesi di Pavia e San Giorgio appartenente a quella di Vercelli (saranno poi entrambe assorbite dalla diocesi di Vercelli nel 1576 grazie alla permuta con Rosasco). La chiesa di Santa Maria delle Grazie è un edificio gotico lombardo del XV secolo, riportato alla forma originaria da un restauro del 1933; la facciata è tripartita da due alte lesene, al centro un pregevole portale inserito in un riquadro con decorazioni in cotto è sormontato da un notevole rosone ora murato mentre, ai lati delle due lesene si aprono due finestre ad arco acuto. La linea del tetto è ornata da archetti in cotto e da pinnacoli esagonali. L’interno è a tre navate con volte a crociera ornate con dipinti a motivi geometrici. Nella navata di sinistra si conserva un bel dipinto della Madonna con Bambino e Santi racchiuso in una ricca cornice e attribuita a Giuseppe Giovenone e una artistica statua dell'Addolorata che si diceva appartenere ai padri Serviti. Nella navata di destra si possono ammirare una interessante paliotto d’altare e una grande tela attribuita a Grazio Cossali (1597) raffigurante una Madonna del Rosario con Bambino e devoti in costumi seicenteschi. Dietro l’altare maggiore si trova un’abside quadrata con dipinti di angeli e santi. Sul lato destro della chiesa si apre un altro bel portale in cotto mentre sul retro della chiesa, accanto all’abside, si innalza un alto campanile, ricavato in una torre del castello del XIII sec.

Santuario della Madonnina dei Campi modifica

La chiesa origina da una edicola votiva dedicata alla Madonna di Loreto; nel 1580 fu edificato un oratorio poi ampliato nel XVII secolo. L'attuale costruzione neoclassica sorge in prossimità della provinciale fra Robbio e Sant'Angelo ed è preceduta da un portico e con un campanile del 1929. L’interno è una navata con un solo altare addossato alla parete di fondo dell’absidiola: al centro è affrescata una Madonna con Bambino, putti e angeli. Notevole l'antico portone d'entrata in legno di rovere lavorato e una lapide che ricorda la morte di un pio devoto del XVIII secolo che qui volle essere sepolto. Curiosi, infine, i numerosi ex-voto per grazie ricevute conservati nella sacrestia aggiunta nell'Ottocento.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[6]

Amministrazione modifica

Sport modifica

Dal 1971 è presente in paese la società calcistica U.S. Castelnovetto, che raggiunge l'apice della sua fama negli anni 80, vincendo la 2ª categoria. In 1ª categoria disputa vari derby con i rivali del Robbio e Confienza comuni che distano pochi km. Nel 2010 la società si è sciolta e, dopo lunghe militanze in 3ª categoria. ad oggi U.S. Castelnovetto è una società di calcio dilettantistica che milita nel campionato di Prima Categoria girone O

Note modifica

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 2006, p. 659.
  5. ^ Castelnovetto, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 29 dicembre 2022.
  6. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

Bibliografia modifica

  • Enrico Pollini, Annuario storico-statistico lomellino per l'anno 1872, Torino, Unione
  • Mario Merlo,Castelli, Rocche e Caseforti della Provincia di Pavi, Pavia, 1971
  • Romano Bergamo, Storia dei comuni, frazioni e parrocchie della Lomellina, Pavia, 1995 EMI
  • AA. VV. Guida della Provincia di Pavia, Pavia, 2001 Verba e scripta
  • AA. VV. Portale web Lombardia Beni Culturali - www.lombardiabeniculturali.it

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