Cefalea a grappolo

malattia
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

La cefalea a grappolo (in inglese cluster headache) è una cefalea primaria neurovascolare[1] estremamente dolorosa. Ha carattere periodico, con fasi attive alternate a fasi di remissione spontanea. Tali fasi attive vengono chiamate "grappoli" (o "cluster"). L'intenso dolore è causato dall'eccessiva dilatazione dei vasi cranici che generano pressione sulle terminazioni sensitive del nervo trigemino. Benché vi siano numerose ipotesi, l'eziologia è tuttora ignota.

Cefalea a grappolo
Aree di attivazione del cervello viste in una scansione PET di un paziente con cefalea a grappolo
Specialitàneurologia
Eziologiaignoto
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM339.00, 339.01 e 339.02
ICD-10G44.0
OMIM119915
MeSHD003027
MedlinePlus000786
eMedicine1142459 e 1142296
Sinonimi
Cefalea da suicidio

Denominazione modifica

La cefalea a grappolo è conosciuta anche con molti altri nomi fra cui:

Storia modifica

 
Nicolaes Tulp in un quadro di Rembrandt.

Stando a Norman Gordon, il primo a rimarcare i segni caratteristici della cefalea a grappolo è stato il medico olandese Nicolaes Tulp (15931674) nel 1641, evidenziando lo strano intervallare degli episodi.[7] Secondo Raymond Hierons,[8] invece, la prima descrizione di un caso di tale malattia fu ad opera di Thomas Willis nel 1672, in una donna che soffrì per molti giorni consecutivi, sempre alle ore 16, di violenti attacchi di mal di testa.[9]

Nel 1745, Gerard van Swieten (17001772) a Vienna descrisse con maggiore profondità le manifestazioni di tale disturbo, quali l'unilateralità e la precisa localizzazione.[10] Il caso clinico da lui descritto riguardava un uomo robusto che alla stessa ora soffriva di un forte dolore intorno all'occhio sinistro che diventava rosso e lacrimava.[11]

Per quasi un secolo si interrompe la strada per l'individuazione della malattia, che fu confusa con varie sindromi. Per la denominazione "a grappolo" si deve aspettare il XIX secolo. Francis Kilvert (18401879), nel suo diario sembra descrivere quella che si potrebbe diagnosticare una cefalea a grappolo.[12][13] Nel 1936 Bayard Taylor Horton (1895–1980) espose con particolare precisione un caso di cefalea a grappolo. Nel 1947, il neurologo svedese Karl Axel Ekbom ritornò sull'argomento e nel 1952, Charles Kunkle coniò il termine "cefalea a grappolo".[14]

Epidemiologia modifica

Generale modifica

La prevalenza è stata calcolata su 0,5-1 caso su 1000.[6]

In tabella è una statistica effettuata per alcune nazioni:

Nazione prevalenza
(numero di eventi ogni 100.000 individui)
  USA 401[15]
  Svezia 92[16]
  Italia 279[2]
  Germania 119[17]
  San Marino 56[18]
  Norvegia 381[19]

La forma episodica (vedi, più oltre, la sezione Clinica) colpisce l'80% circa dei casi; essa è caratterizzata da uno o due periodi in cui si mostra un'elevata frequenza degli attacchi e lunghi periodi di remissione (della durata di diversi mesi o anni).[20]

La forma cronica (vedi, più oltre, la sezione Clinica), molto più rara,[21] colpisce il 20% circa dei casi. Viene considerato cronico un paziente che per un periodo di almeno un anno non presenti periodi di remissione, o con remissioni che durino meno di un mese. Un paziente episodico può diventare cronico e viceversa.

Sesso modifica

La cefalea a grappolo si manifesta principalmente nel sesso maschile, anche se alcuni studi evidenziano come questa predominanza stia svanendo, mostrando un aumento di diffusione nel sesso femminile.[22]

Il rapporto tra uomini e donne, che nel 2001, infatti, era di 6–7:1,[23] nel 2003 diventa 5:1[19] e nel 2008 4,3:1.[24]

Etnia modifica

La popolazione bianca risulta più colpita rispetto a quella nera.[23]

Età modifica

L'età media di incidenza è intorno ai 25 anni, anche se si possono presentare episodi fino ai 50 anni circa ovvero prima dei 20 anni.[25] Per quanto riguarda i minorenni, il più giovane paziente accertato in assoluto aveva 3 anni,[26] mentre in un bambino di 21 mesi sono stati osservati quelli che sembravano essere i sintomi specifici della patologia.[27] L'età media infantile (calcolata basandosi sui pochi dati epidemiologici disponibili) si attesta sugli 8 anni.[28]

Segni e sintomi modifica

 
La sintomatologia della cefalea a grappolo interessa il nervo trigemino

La cefalea a grappolo è caratterizzata da un dolore intenso, di tipo trafittivo, normalmente unilaterale. Ogni singolo attacco può durare in genere dai 15 ai 180 minuti.[29][30] Anche se raramente raggiunge tale maggiore durata temporale,[31] è stato riscontrato che può ripetersi più volte nell'arco della stessa giornata.[25]

La cefalea a grappolo ha comunemente carattere unilaterale, sono segnalati però rari casi di cefalea bilaterale, tra un grappolo e l'altro, e (ancora più rari) all'interno dello stesso grappolo.[32]

Altre manifestazioni sono:

I sintomi più comuni sono lacrimazione, rinorrea e ptosi omolaterali al dolore. La fonofobia e la nausea sono assai rari, tanto che in alcuni casi la presenza di questi sintomi ha causato ritardo nella diagnosi, dato che indirizzano verso altri tipi di disturbo.[35] A volte si presenta in concomitanza di cataratta.[36]

La cefalea a grappolo è stata chiamata anche cefalea ad orologeria, per la regolarità ciclica sia del periodo del grappolo sia dei singoli attacchi. Questo ha spinto la ricerca verso lo studio dei ritmi circadiani[37] e le funzioni dell'ipotalamo. Il disturbo sembra avere uno stretto legame con i ritmi sonno-veglia e con l'orario dei pasti. Sono frequenti gli attacchi notturni, correlati alle fasi di sonno REM,[38] e quelli in fase post-prandiale.

Dolore modifica

 
"Cefalea a grappolo", rappresentazione di JD Fletcher. I pazienti descrivono il dolore come se subissero pugni o pugnalate all'occhio.

Il dolore raggiunge il suo apice molto rapidamente, si mantiene costante per tutta la durata dell'attacco per poi, altrettanto rapidamente, sparire. Può tuttavia accadere che tale dolore non sparisca in via definitiva, rimanendo in un certo senso "quiescente", cioè molto basso fino a che non aumenta nuovamente di intensità. Questo tipo di dolore viene indicato come "shadow", ossia ombra dolorosa. Le shadow non sussistono necessariamente tra un attacco e l'altro, ma possono, ad esempio, caratterizzare il periodo immediatamente precedente o immediatamente successivo al grappolo, o possono manifestarsi durante un periodo di remissione.

Il livello del dolore nella cefalea a grappolo è particolarmente elevato. Donne sofferenti l'hanno definito più elevato del dolore del parto.[39]

Il Dr. Peter Goadsby, professore di Neurologia Clinica all'University College di Londra, uno dei principali e più all'avanguardia ricercatori di questa patologia, l'ha descritta come:

"[...]probabilmente il più grave dolore che gli umani possano provare. Mi rendo conto che è un'affermazione molto forte, ma se doveste chiedere ad un paziente affetto da questa patologia se abbiano mai provato dolore peggiore, vi risponderanno universalmente di no. Le donne che soffrono di cefalea a grappolo vi diranno che è peggiore del dare alla luce un figlio. Pertanto potrete immaginare che queste persone sopportano l'equivalente di un parto, senza anestesia di alcun genere, una o due volte al giorno, per sei, otto, o dieci settimane alla volta, per poi prendersi una pausa. È semplicemente orribile."[40]

Il dolore viene descritto come lancinante, trafittivo. La descrizione più comune è "pugnalate roventi nell'occhio". Infatti il dolore è localizzato nell'area peri-oculare e retro-oculare, con interessamento della regione frontale, temporale e mascellare, e colpisce quasi sempre nello stesso punto.[20] Si irradia, a volte, fino al collo e alla spalla.

Il sofferente risulta incapace di stare immobile e rifiuta di essere toccato o confortato: grida, piange,[41] dondola, cammina nervosamente, si contorce, tende letteralmente a sbattere la testa contro il muro. La posizione supina risulta impossibile nella maggioranza dei casi.[42] Pertanto la qualità della vita del paziente, soprattutto se cronico, risulta notevolmente compromessa.

Il dolore si manifesta principalmente durante la notte, provocando frequentemente il risveglio.[43]

Clinica modifica

La cefalea a grappolo un tempo veniva diagnosticata sulla base di una classificazione che utilizzava i criteri suggeriti da Ekbom nel 1970; in seguito si rispettarono le linee guida dell'International Headache Society (IHS) del 1988, che impiega criteri che si possono riassumere come nel seguito:[44]

  1. Sensazione di un forte dolore localizzato nell'area orbitale, sopraorbitale, temporale di durata 15-180 minuti.
  2. Presenza di almeno una delle manifestazioni associate tipiche (ptosi, rinorrea, lacrimazione, miosi, congestione nasale o congiuntivale, edema palpebrale, sudorazione).
  3. Frequenza della crisi che arriva sino ad 8 episodi al giorno (minimo 1 ogni 2 giorni), di cui almeno 2 che abbiano la prima caratteristica.

Nel 2004 l'International Headache Society ha pubblicato la seconda edizione dell'International Classification of Headache Disorders (ICHD-II), nella quale viene proposta una classificazione leggermente diversa:[45]

  1. Sensazione di un forte dolore unilaterale localizzato nell'area orbitale, sopraorbitale e/o temporale di durata 15-180 minuti senza trattamento.
  2. Presenza di almeno una delle possibili manifestazioni (dal lato dolorante possono comparire: ptosi, rinorrea, lacrimazione, miosi, congestione nasale, iniezione congiuntivale, sudorazione con arrossamento del viso o sensazione di agitazione).
  3. Frequenza della crisi che arriva sino ad 8 episodi al giorno (minimo 1 ogni 2 giorni) di cui almeno 5 abbiano anche la prima caratteristica.
  4. Esclusione di ogni altra patologia.

È usuale suddividere la cefalea a grappolo in cronica e episodica: la differenza sostanziale è nel periodo di remissione. Nella seconda questo deve essere di almeno un mese (in passato si parlava di 14 giorni), nella prima non deve superare il mese o non deve esserci alcun periodo di remissione.
Sono state descritte in letteratura anche altre due forme, molto più rare:

  • "a periodicità non determinata"
  • "a periodicità combinata" (riscontrata nella pratica medica, ma mai classificata ufficialmente).[46]

Un'altra distinzione è quella che tiene presente la diffusione del dolore. Nel caso in cui il dolore si irradi alla zona sovraorbitaria o temporale si parla di sindrome superiore (la più frequente); viceversa, un dolore irradiato allo zigomo, al naso, all'arcata dentaria superiore od inferiore e talora al collo, viene indicato con la locuzione sindrome inferiore.[47]

Esami diagnostici modifica

Grazie ai nuovi strumenti diagnostici le possibilità di una corretta diagnosi della malattia risultano aumentate.[48] Lo scopo principale di questi esami è escludere la presenza di altre patologie, che possono manifestarsi con gli stessi sintomi della cefalea a grappolo.

Tali esami sono:

Diagnosi differenziale modifica

Questa attività ha lo scopo di discriminare la cefalea a grappolo da altre manifestazioni simili, quali:

  • Nevralgia del trigemino: per la comune continua presenza di cefalee, spesso bilaterali (al contrario della cefalea a grappolo, più frequentemente unilaterale).[52]
  • Emicrania cronica parossistica: analoga per distribuzione del dolore e sintomi, ma distinta per durata e intensità degli attacchi, nonché per la reazione ai farmaci.[53]
  • Sinusite: in cui il dolore ha la stessa localizzazione, ma non mostra carattere episodico.[54]

Fattori di rischio modifica

Fra i fattori di rischio (ovvero situazioni che facilitano il manifestarsi della malattia) si ritrovano:

  • Assunzione di alcol: studi recenti hanno confutato l'idea che la cefalea a grappolo sia generata dall'abuso di sostanze alcoliche, tuttavia è dimostrato che l'alcol favorisce l'insorgenza degli attacchi. Per questo le persone che soffrono di tale disturbo tendono naturalmente a non assumere bevande alcoliche durante i grappoli.[55]
  • Fumo di sigaretta:[56] dai lavori pubblicati, la correlazione di questo fattore con la cefalea a grappolo è risultata maggiore negli uomini che nelle donne.[15] In uno di questi studi, realizzato su 374 pazienti maschi, è riportato che l'80% dei pazienti con cefalea a grappolo cronica erano fumatori.[57]
  • Istamina: è una sostanza prodotta dall'organismo (con diverse funzioni: mediatore dell'infiammazione, neurotrasmettitore, fattore stimolante la secrezione gastrica, ecc.), che provoca vasodilatazione. È stato dimostrato sperimentalmente che quantità anche molto piccole di questa sostanza, somministrate per via sottocutanea, sono in grado di innescare un attacco di cefalea.[58] L'istamina può essere prodotta per decarbossilazione dell'istidina da parte dei batteri che contaminano gli alimenti (ad es. alcuni tipi di pesce) mal conservati. Normalmente l'istamina di origine alimentare viene inattivata nell'organismo da un enzima, la diaminoossidasi (DAO); i soggetti in cui questo enzima è carente sono predisposti a manifestare cefalea in seguito all'assunzione di tali cibi.[59]
  • Nitroglicerina: è un farmaco antianginoso utilizzato nei pazienti affetti da cardiopatia ischemica per il suo potente effetto vasodilatatore (cfr. sopra) sulle arterie coronarie.[60]

Altri fattori di rischio possono essere:

  • alterazioni del ciclo sonno-veglia
  • modifica delle abitudini alimentari
  • sbalzi termici
  • sbalzi barometrici
  • cambi di fuso orario
  • emozioni intense.

Alcuni pazienti riferiscono particolare sensibilità ai polifosfati (sostanze utilizzate come conservanti alimentari) e alle luci intermittenti. Al contrario, stress e cambiamenti ormonali legati allo stato riproduttivo non influenzano il rischio.[61]

Un maggior rischio di malattia, infine, è riscontrato nei soggetti con precedenti familiari.[62]

Eziologia modifica

Anche se le cause specifiche non sono ancora individuate, viene ipotizzata una correlazione con eventi traumatici coinvolgenti la testa.[63][64]

È stata pure riscontrata familiarità nella cefalea a grappolo, che secondo alcuni studi raggiunge la misura del 23% dei casi[65] e risulta rintracciabile anche in 3 generazioni.[66] Ciò pone le basi di una possibile correlazione genetica.[62][67] Manifestazioni simili alla cefalea a grappolo possono presentarsi a seguito di estrazioni dentarie[68] e patologie vascolari locali ovvero per la presenza di masse tumorali[69] (come il meningioma). In quest'ultimo caso, l'escissione della neoplasia provoca la remissione delle crisi cefalgiche.[70] Si sta studiando una possibile correlazione con disfunzioni ormonali[71] riguardanti il cortisolo, il testosterone e soprattutto la melatonina (un ormone prodotto dalla ghiandola pineale), la cui funzione è quella di regolare il ciclo sonno-veglia, la produzione della quale risulta alterata negli episodi di cefalea.[72]

Un'ipotesi che ebbe influenza nel passato (posta dallo stesso Horton) è quella di un'eccessiva dilatazione dei vasi del circolo cerebrale. Questa ipotesi è stata avanzata osservando l'effetto prodotto, nel periodo attivo, dalla somministrazione di sostanze quali l'istamina o la nitroglicerina.[58] Questa teoria si basava sulle conoscenze all'epoca di Horton: in quel periodo l'istamina era infatti l'unico mediatore vasoattivo conosciuto, che Horton volle utilizzare come trattamento a dosi leggermente crescenti. Successivamente si è pensato al seno cavernoso (una struttura venosa contenuta in una plica della meninge), come luogo iniziale dell'attacco; l'infiammazione di questa struttura potrebbe essere responsabile dell'inadeguato deflusso delle vene encefaliche.

Un'altra ipotesi studiata in passato si soffermava sul fattore temporale: vista la periodicità degli eventi, si suggeriva un interessamento di quello che viene definito l'orologio biologico, ovvero il nucleo soprachiasmatico, un complesso organizzato e confinato di neuroni all'interno dell'ipotalamo.[73]

Oggi si comprende che le manifestazioni algiche della cefalea a grappolo sono veicolate dalla branca oftalmica, mascellare e mandibolare del nervo trigemino, principale (ma non unico) nervo deputato alla trasduzione e trasmissione degli stimoli nocicettivi, propriocettivi, termocettivi e somestesici del cranio. Lacrimazione, rinorrea, miosi, sudorazione, nausea sono manifestazioni collegate all'attivazione del sistema nervoso parasimpatico.

Trattamenti modifica

Una cefalea comune risponde a farmaci quali l'acido acetilsalicilico, il paracetamolo, la nimesulide o l'ibuprofene. La cefalea a grappolo, come le emicranie, necessita di un trattamento specifico. A volte, a causa della rarità della malattia, questa patologia non viene identificata correttamente, ed è stata più volte scambiata per una crisi d'astinenza dalle droghe.

Il trattamento della cefalea a grappolo si articola in due fasi:

  • terapia sintomatica, che mira a interrompere repentinamente l'episodio doloroso;
  • terapia di profilassi, che mira a prevenire i successivi attacchi.[74]

Terapia sintomatica modifica

Il trattamento sintomatico prevede l'assunzione di triptani, con effetti immediati di sollievo,[75] come il sumatriptan,[76] (nella dose di 6 mg somministrati in via sottocutanea[77] o 20 mg in via intranasale). In alternativa vengono utilizzati lo zolmitriptan (come spray nasale, dose di 5–10 mg - da uno studio condotto in doppio cieco)[78] e il rizatriptan.[79] Altri farmaci che dimostrano una certa efficacia sono l'ergotamina e la diidroergotamina.[80][81] A causa dell'intenso e improvviso dolore e per il limite nella durata, la cefalea a grappolo necessita di un trattamento a efficacia rapida; è dunque preferibile l'assunzione tramite iniezioni sottocutanee piuttosto che per bocca. Sono disponibili anche formulazioni in spray nasale (sconsigliate nei casi in cui si presentino i tipici sintomi di rinorrea o congestione nasale).

 
Maschera dell'ossigeno con "reservoir non rebreathing". L'inalazione di ossigeno è uno dei trattamenti principali contro la cefalea a grappolo

Un altro metodo è l'inalazione di ossigeno puro (12 litri al minuto) per 15 minuti.[82] L'efficacia si è rivelata maggiore se l'attacco è all'esordio e se la somministrazione avviene per mezzo di una maschera con reservoir non rebreathing. In alcuni casi di cefalea persistente, nonostante le terapie, ci si avvale di cicli di ossigenoterapia iperbarica.[83] L'assunzione di ossigeno puro, difatti, provoca ipocapnia, con conseguente vasocostrizione del circolo cerebrale.

La Food and Drug Administration, agenzia di vigilanza sanitaria statunitense, ha approvato il sumatriptan nella forma del cerotto transdermico a lento rilascio (5 ore), che dovrebbe essere maggiormente efficace in termini di durata dell'effetto, dovrebbe evitare gli effetti collaterali dell'assunzione orale e secondo la casa produttrice ridurre il rischio d'immediate recidive al termine dell'effetto del farmaco. L'indicazione terapeutica per cefalea a grappolo non è stata ancora approvata. Il cerotto dovrà comunque essere sottoposto a ulteriori verifiche.[84]

Adiuvanti non farmacologici modifica

Altri rimedi, non strettamente farmacologici, come bere molta acqua, respirare aria fresca e raffreddare il corpo, vengono riportati dai pazienti come efficaci nel superamento dell'attacco.

Bere caffè, bevande energetiche e fare un vigoroso sforzo fisico vengono pure riportati come moderatamente efficaci.

Profilassi modifica

La terapia di profilassi è normalmente divisa in due fasi:

  • terapia iniziale e transitoria con cortisone;
  • terapia di mantenimento, che può durare anche anni a seconda dei casi.

I farmaci utilizzati sono:

  • Corticosteroidi,[85] come il prednisone (50/100 mg al giorno iniziali, dose da scalare entro un mese di assunzione).
  • Verapamil (a un dosaggio di almeno 240–720 mg al giorno).[86]
  • Litio carbonato (600–900 mg al giorno), per la forma cronica[25]. In tali casi è preferibile effettuare un controllo settimanale, per via degli effetti collaterali che possono nascere se i livelli sierici di litio raggiungono 1,2 mEq/L.[87]
  • Topiramato:[88] un farmaco impiegato anche nella prevenzione delle crisi epilettiche parziali o generalizzate.
  • Acido valproico:[89] altro farmaco utilizzato nelle crisi epilettiche parziali e generalizzate.
  • Diidroergotamina: somministrata principalmente in terapia preventiva, benché tempestivamente efficace anche durante un evento acuto. Non può essere tuttavia utilizzata per lunghi periodi a causa degli effetti sulle coronarie ed è controindicata in pazienti affetti da cardiomiopatie. Si assume tramite spray nasale (in dose di 0,5 mg).[90]
  • Indometacina (25 mg 3 volte al giorno,[87] anche se dosi più elevate sembrano avere buoni risultati[91]). L'uso cronico di questo FANS è comunque sconsigliato, in quanto circa il 25-50% dei pazienti trattati sviluppa una grave forma di emicrania frontale.[92]

Altri farmaci utilizzati sono:

Il metisergide è efficace, ma in molti paesi non è disponibile per la sua associazione alla fibrosi retroperineale.

Per ridurre le shadow alcuni pazienti hanno tratto beneficio dall'integrazione dietetica di magnesio e melatonina.

Trattamenti chirurgici modifica

Solitamente non necessaria, la scelta dell'intervento chirurgico viene fatta soltanto quando il trattamento farmacologico non ha mostrato i risultati sperati[93] e limitatamente ai casi cronici particolarmente gravi. Sono in via di affinamento e sperimentazione le tecniche che agiscono:

 
Tecnica chirurgica: inserimento elettrodi per la stimolazione cerebrale profonda

Le procedure chirurgiche presentano una notevole difficoltà di esecuzione, che comporta rischi di notevole entità, a volte irreversibili o infausti. In conclusione, il trattamento chirurgico della cefalea a grappolo è l'ultima risorsa e dovrebbe essere limitato a casi di cefalea a grappolo cronica, invalidante e, come già detto, resistente alle terapie farmacologiche.

Trattamenti sperimentali alternativi modifica

Sono stati condotti studi clinici sulla possibilità di usare bassi dosaggi di sostanze psichedeliche (come la psilocibina[101] e l'LSD[102]) per alleviare le pene dei sofferenti, ma necessitano di ulteriori ricerche prima di comprenderne il livello di utilità[103]. I primi test hanno dato risultati molto positivi[104][105], dando luogo a una crescente diffusione della pratica dell'automedicazione[106].

In casi particolarmente gravi, associati a farmacoresistenza, è stata tentata, con ottimi risultati, la somministrazione endovenosa di propofol. Questo tipo di trattamento comporta però gravi rischi e va effettuato esclusivamente in regime di ricovero.[107]

Note modifica

  1. ^ Peter Sörös, Oanh Vo, Heinrich Gerding, Ingo W Husstedt, Stefan Evers1, Enucleation and development of cluster headache: a retrospective study, in BMC Neurol., vol. 5, n. 1, 22 marzo 2005, p. 6, DOI:10.1186/1471-2377-5-6, PMID 15784136.
  2. ^ a b Torelli P, Castellini P, Cucurachi L, Devetak M, Lambru G, Manzoni GC, Cluster headache prevalence: methodological considerations. A review of the literature (PDF), in Acta Biomed., vol. 77, aprile 2006, pp. 4-9, PMID 16856701 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2012).
  3. ^ a b Per la possibile comparsa della Sindrome di Horner. (DA) Tfelt-Hansen P, Jensen RH, Cluster headache (Horton's headache), in Ugeskr Laeger., vol. 168, n. 50, dicembre 2006, pp. 4417-4422, PMID 17217869.
  4. ^ Ahamed SH, Jones NS, What is Sluder's neuralgia?, in J Laryngol Otol., vol. 117, giugno 2003, pp. 437-43, DOI:10.1258/002221503321892253, PMID 12818050.
  5. ^ Boes CJ, Capobianco DJ, Matharu MS, Goadsby PJ, Wilfred Harris' early description of cluster headache, in Cephalalgia, vol. 22, maggio 2002, pp. 320-326, DOI:10.1046/j.1468-2982.2002.00360.x, PMID 12100097.
  6. ^ a b Leroux E, Ducros A., Cluster headache., in Orphanet J Rare Dis., vol. 3, luglio 2008, p. 20, PMID 18651939.
  7. ^ Norman Gordon, History of Cluster Headache, in Current Pain and Headache Reports, vol. 9, 2004, pp. 132-134, PMID 15745624.
  8. ^ Hierons Raymond, Willis's contributions to clinical medicine and neurology, in J neurol Sci, vol. 4, 1967, pp. 1-7, PMID 5336056.
  9. ^ (LA) T. Willis, Prior exercitatio - physiologica, in De anima brutorum quae hominis vitalis ac sensitiva est (Two discourses concerning the soul of brutes), E Theatro Sheldoniano. Impensis Ric. Davis, 1672. Citato da John D. Spillane, The doctrine of the nerves, New York, Oxford University Press, 1981, pp. 58-61, ISBN 978-0-19-261135-2.
  10. ^ J M S Pearce, Gerardi van Swieten: descriptions of episodic cluster headache, in Journal of Neurology, Neurosurgery, and Psychiatry, vol. 78, 2007, pp. 1248-1249;, DOI:10.1136/jnnp.2007.123091, PMID 17940171.
  11. ^ John Pearce, Peter J. Koehler, G. W. Bruyn, Horton's Syndrome, in Neurological eponyms, Oxford University Press US, 2000, pp.  327.-28, ISBN 978-0-19-513366-0.
  12. ^ Larner AJ, Francis Kilvert (1840-1879): an early self-report of cluster headache?, in Cephalalgia, vol. 28, luglio 2008, pp. 763-6, DOI:10.1111/j.1468-2982.2008.01587.x, PMID 18460002.
  13. ^ Francis Kilvert, Kilvert's Dairy - Selections from the Diary of the REV. Francis Kilvert, a cura di William Plomer, Read Books, 2008, ISBN 978-1-4437-2412-8.
  14. ^ Kunkle EC, Pfeiffer JB Jr, Wilhoit WM, Hamrick LW Jr, Recurrent brief headache in cluster pattern, in Trans Am Neurol Assoc., vol. 52, 2007, pp. 240-243, PMID 13038844.
  15. ^ a b Swanson JW, Yanagihara T, Stang PE, O'Fallon WM, Beard CM, Melton LJ 3rd, Guess HA, Incidence of cluster headaches: a population-based study in Olmsted County, Minnesota., in Neurology, vol. 44, marzo 1994, pp. 433-7, PMID 8145911.
  16. ^ Ekbom K, Ahlborg B, Schéle R, Prevalence of migraine and cluster headache in Swedish men of 18, in Headache, vol. 18, 1995, pp. 9-19, DOI:10.1111/j.1526-4610.1978.hed1801009.x, PMID 649381.
  17. ^ Katsarava Z, Obermann M, Yoon MS, Dommes P, Kuznetsova J, Weimar C, Diener HC, Prevalence of cluster headache in a population-based sample in Germany, in Cephalalgia, vol. 27, settembre 2007, pp. 1014-1019, DOI:10.1111/j.1468-2982.2007.01380.x.
  18. ^ Tonon C, Guttmann S, Volpini M, Naccarato S, Cortelli P, D'Alessandro R, Prevalence and incidence of cluster headache in the Republic of San Marino, in Neurology, vol. 58, maggio 2002, pp. 1407-1409, PMID 12011291.
  19. ^ a b Sjaastad O, Bakketeig LS, Cluster headache prevalence. Vågå study of headache epidemiology, in Cephalalgia, vol. 23, settembre 2003, pp. 528-533, DOI:10.1046/j.1468-2982.2003.00585.x, PMID 12950378.
  20. ^ a b Bahra A, May A, Goadsby PJ, Cluster headache: a prospective clinical study with diagnostic implications, in Neurology, vol. 58, febbraio 2002, pp. 354-361, PMID 11839832 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2009).
  21. ^ a b Favier I, Haan J, Ferrari MD, Cluster headache: to scan or not to scan, in Curr Pain Headache Rep., vol. 12, aprile 2008, pp. 128-131, DOI:10.1007/s11916-008-0024-3, PMID 18474193.
  22. ^ Manzoni, GC, Male preponderance of cluster headache is progressively decreasing over the years, in Headache, vol. 37, n. 9, 1997, DOI:10.1046/j.1526-4610.1997.3709588.x.
  23. ^ a b T D Rozen, R M Niknam, A L Shechter,W B Young, S D Silberstein, Cluster headache in women: clinical characteristics and comparison with cluster headache in men (PDF), in J Neurol Neurosurg Psychiatry, vol. 70, maggio 2001, pp. 613-617, DOI:10.1136/jnnp.70.5.613, PMID 11309454.
  24. ^ Fischera M, Marziniak M, Gralow I, Evers S, The incidence and prevalence of cluster headache: a meta-analysis of population-based studies, in Cephalalgia, vol. 28, giugno 2008, pp. 614-8, DOI:10.1111/j.1468-2982.2008.01592.x, PMID 18422717.
  25. ^ a b c Stephen L. Hauser, Harrison: Neurologia clinica, Casarile (Milano), McGraw-Hill, 2007, p. 69, ISBN 978-88-386-3923-4.
  26. ^ Garrido C, Tuna A, Ramos S, Temudo T, Cluster headache in a 3 year old child, in Rev Neurol., vol. 33, ottobre 2001, pp. 732-735, PMID 11784969.
  27. ^ Terzano MG, Manzoni GC, Maione R., Cluster headache in one year old infant?, in Headache., vol. 33, novembre 1981, pp. 255-6, PMID 11784969.
  28. ^ Majumdar A, Ahmed MA, Benton S., Cluster headache in children - Experience from a specialist headache clinic, in Eur J Paediatr Neurol., 2008.
  29. ^ Gennaro Bussone, G. Casucci, F. Frediani, G. C. Manzoni, V. Bonavita, Le Cefalee: manuale teorico pratico, Milano, Springer, 2001, p. 65, ISBN 978-88-470-0753-6.
  30. ^ Headache Classification Subcommittee of the International Headache Society (IHS), The International Classification of Headache Disorders 2nd Edition (PDF), in Cephalalgia, 24 suppl. 1, maggio 2004, p. 44, PMID 14979299. URL consultato il 12 maggio 2009 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2008).
  31. ^ a b c David A Greenberg, Aminoff Micheal J, Simon Roger P, Neurologia Clinica quinta edizione, Milano, McGraw Hill (Lange), 2004, p. 97, ISBN 88-386-2980-3.
  32. ^ Young WB, Rozen TD, Bilateral cluster headache: case report and a theory of (failed) contralateral suppression, in Cephalalgia, vol. 19, n. 3, aprile 1999, pp. 188-90, DOI:10.1046/j.1468-2982.1999.1903188.x, PMID 10234468.
  33. ^ Finkel AG, Epidemiology of cluster headache, in Curr Pain Headache Rep., vol. 7, aprile 2003, pp. 144-149, DOI:10.1007/s11916-003-0025-1.
  34. ^ Barriga FJ, Cuadrado ML, Bueno A, Barón M, Dobato JL, Vela L, Pareja JA, Cluster headache: orbital hemodynamic changes during Valsalva maneuver, in Headache, vol. 46, febbraio 2006, pp. 298-305, DOI:10.1111/j.1526-4610.2006.00287.x, PMID 16492239.
  35. ^ J A van Vliet, P J E Eekers, J Haan, M D Ferrari, for the Dutch RUSSH study group, Features involved in the diagnostic delay of cluster headache, in J Neurol Neurosurg Psychiatry, vol. 74, agosto 2003, pp. 1123-1125, DOI:10.1136/jnnp.74.8.1123, PMID 12876249.
  36. ^ Benemei S, Nicoletti P, Geppetti P, Bonciani M, Cataract in chronic cluster headache: two case reports and review of the literature, in J Headache Pain, vol. 9, dicembre 2008, pp. 401-403, DOI:10.1007/s10194-008-0066-2, PMID 18716712.
  37. ^ Manjit S Matharu, Peter J Goadsby, Trigeminal autonomic cephalgias, in J Neurol Neurosurg Psychiatry, vol. 72, 2002, pp. ii19–ii26.
  38. ^ Cohen AS, Kaube H, Rare nocturnal headaches, in Curr Opin Neurol., vol. 17, n. 3, giugno 2004, pp. 295-9, PMID 15167064.

    «Attacks usually occur approximately 90 min after the patient falls asleep, which coincides with the first REM sleep»

    «Gli attacchi si manifestano solitamente circa 90 minuti dopo che il paziente si è addormentato, (periodo) che coincide con il primo sonno REM»

  39. ^ Un confronto con altre situazioni dolorose fra cui l'esperienza del parto è stata definita come la peggiore. Da Stephen D Silberstein, Richard B. Lipton, Peter J. Goadsby, Headache in Clinical Practice seconda edizione, Informa Health Care, 2002, p.  147., ISBN 978-1-901865-88-2.
  40. ^ Copia archiviata, su abc.net.au. URL consultato il 23 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2009).
  41. ^ Torelli P, Manzoni GC, Behaviour during cluster headache, in Curr Pain Headache Rep., vol. 9, aprile 2005, pp. 113-119, DOI:10.1007/s11916-005-0048-x, PMID 15745621.
  42. ^ In quanto la posizione supina aumenta il dolore percepito da Gennaro Bussone, Gerardo Casucci, Fabio Frediani, Le Cefalee: Manuale Teorico-Pratico, Springer, 2007, p. 123, ISBN 978-88-470-0753-6.
  43. ^ Capobianco DJ, Dodick DW., Diagnosis and treatment of cluster headache, in Semin Neurol., vol. 26, aprile 2006, pp. 242-259, DOI:10.1055/s-2006-939925, PMID 16628535.
  44. ^ Carlo Loeb, Neurologia diagnostica, Springer, 2000, p. 15, ISBN 978-88-470-0084-1.
  45. ^ Gennaro Bussone, Gerardo Casucci, Fabio Frediani, Le Cefalee: Manuale Teorico-Pratico, Springer, 2007, p. 66, ISBN 978-88-470-0753-6.
  46. ^ Marcello Fanciullacci, Massimo Alessandri et al., Le cefalee primarie nella pratica clinica, Firenze, SEE Editrice Firenze, 2003, pp. 128-129, ISBN 978-88-8465-035-1.
  47. ^ Marcello Fanciullacci, Massimo Alessandri et al., Le cefalee primarie nella pratica clinica, Firenze, SEE Editrice Firenze, 2003, p. 123, ISBN 978-88-8465-035-1.
  48. ^ Bahra A, Goadsby PJ, Diagnostic delays and mis-management in cluster headache, in Acta Neurol Scand., vol. 109, marzo 2004, pp. 175-9, DOI:10.1046/j.1600-0404.2003.00237.x, PMID 14763953.
  49. ^ Cutrer FM, Functional imaging in primary headache disorders, in Headache, vol. 48, n. 5, maggio 2008, pp. 704-706, DOI:10.1111/j.1526-4610.2008.01101.x, PMID 18471116.
  50. ^ Omolaterale rispetto al dolore. Se il dolore è localizzato a destra si attiverà la sostanza grigia ipotalamica destra e viceversa
  51. ^ Karl E. Misulis, Head Thomas C, Neurologia di Netter, Milano, Elsevier Masson, 2008, p.  277., ISBN 978-88-214-3041-1.
  52. ^ Lai TH, Fuh JL, Wang SJ, Cranial Autonomic Symptoms in Migraine: Characteristics and Comparison with Cluster Headache, in J Neurol Neurosurg Psychiatry, 2008, DOI:10.1136/jnnp.2008.157743, PMID 18931007.
  53. ^ N.S. Jones, F. Fuad, Paroxysmal hemicrania and cluster headache: two discrete entities or is there an overlap?, in Clinical Otolaryngology & Allied Sciences, vol. 27, n. 6, dicembre 2002, pp. 472-479, DOI:10.1046/j.1365-2273.2002.00615.x.
  54. ^ (JA) Kim H, The characteristics of sinus headache resembling the primary headaches, in Nippon Rinsho, vol. 63, n. 10, ottobre 2005, pp. 1771-6, PMID 16218389.
  55. ^ Schürks M, Diener HC, Cluster headache and lifestyle habits, in Curr Pain Headache Rep., vol. 12, aprile 2008, pp. 115-21, DOI:10.1007/s11916-008-0022-5, PMID 18474191.
  56. ^ Cirillo M, Stellato D, Lombardi C, De Santo NG, Covelli V, Headache and cardiovascular risk factors: positive association with hypertension, in Headache, vol. 39, giugno 1999, pp. 409-16, DOI:10.1046/j.1526-4610.1999.3906409.x, PMID 11279918.
  57. ^ Manzoni GC, Cluster headache and lifestyle: remarks on a population of 374 male patients, in Cephalalgia, vol. 19, 1999, pp. 88-94, DOI:10.1046/j.1468-2982.1999.019002088.x, PMID 10214533.
  58. ^ a b Bogucki A, Studies on nitroglycerin and histamine provoked cluster headache attacks, in Cephalalgia, vol. 10, n. 2, aprile 1990, pp. 71-75, DOI:10.1046/j.1468-2982.1990.1002071.x, PMID 2113833.
  59. ^ Maintz L, Novak N. Histamine and histamine intolerance. Am J Clin Nutr. 2007 May;85(5):1185-96. Review. PubMed PMID 17490952.
  60. ^ Sances G, Tassorelli C, Pucci E, Ghiotto N, Sandrini G, Nappi G, Reliability of the nitroglycerin provocative test in the diagnosis of neurovascular headaches, in Cephalalgia, vol. 24, febbraio 2004, pp. 110-119, DOI:10.1111/j.1468-2982.2004.00639.x, PMID 14728706.
  61. ^ David Kernick, Cluster headache in primary care: unmissable, underdiagnosed and undertreated, in British Journal of General Practice, vol. 56, 2006, pp. 486-487, PMID 16834873.
  62. ^ a b Leone M, Russell MB, Rigamonti A, Attanasio A, Grazzi L, D'Amico D, Usai S, Bussone G, Increased familial risk of cluster headache, in Neurology, vol. 56, n. 9, maggio 2001, pp. 1233-1236, PMID 11342697.
  63. ^ Walker RW, Cluster headache and head trauma: is there an association?, in Curr Pain Headache Rep., vol. 11, n. 2, aprile 2007, pp. 137-140, DOI:10.1007/s11916-007-0011-0, PMID 17367593.
  64. ^ Manzoni GC, Lambru G, Torelli P, Head trauma and cluster headache, in Curr Pain Headache Rep., vol. 10, n. 2, aprile 2006, pp. 130-136, DOI:10.1007/s11916-006-0024-0, PMID 16539866.
  65. ^ Andersson PG, Migraine in patients with cluster headache, in Cephalalgia, vol. 5, n. 1, 1985, pp. 11-16, DOI:10.1046/j.1468-2982.1985.0501011.x, PMID 3986894.
  66. ^ Spierings EL, Vincent AJ, Familial cluster headache: occurrence in three generations, in Neurology, vol. 42, n. 7, 1992, pp. 1399-400, PMID 1620353.
  67. ^ Russell MB, Andersson PG, Thomsen LL, Familial occurrence of cluster headache, in J Neurol Neurosurg Psychiatry, vol. 58, n. 3, marzo 1995, pp. 341-343, DOI:10.1136/jnnp.58.3.341, PMID 7897418.
  68. ^ Sörös P, Frese A, Husstedt IW, Evers S, Cluster headache after dental extraction: implications for the pathogenesis of cluster headache?, in Cephalalgia, vol. 21, n. 5, giugno 2001, pp. 619-622, DOI:10.1046/j.1468-2982.2001.00191.x, PMID 11472390.
  69. ^ Carter DM, Cluster headache mimics, in Curr Pain Headache Rep, vol. 8, n. 2, aprile 2004, pp. 133-9, DOI:10.1007/s11916-004-0027-7, PMID 14980148.
  70. ^ Kuritzky A, Cluster headache-like pain caused by an upper cervical meningioma, in Cephalalgia, vol. 4, n. 3, 1984, pp. 185-186, DOI:10.1046/j.1468-2982.1984.0403185.x, PMID 6498932.
  71. ^ Stillman M, Steroid hormones in cluster headaches, in Curr Pain Headache Rep, vol. 10, n. 2, aprile 2006, pp. 147-152, DOI:10.1007/s11916-006-0027-x, PMID 16539869.
  72. ^ Pringsheim T, Magnoux E, Dobson CF, Hamel E, Aubé M, Melatonin as adjunctive therapy in the prophylaxis of cluster headache: a pilot study, in Headache, vol. 42, n. 8, settembre 2002, pp. 787-92, DOI:10.1046/j.1526-4610.2002.02181.x, PMID 12390642.
  73. ^ William B. Young, Stephen D. Silberstein, Migraine and Other Headaches: An American Academy of Neurology Press Quality of Life Guide, Demos Medical Publishing, 2004, pp. 130-131, ISBN 978-1-932603-03-3.
  74. ^ Freitag FG, Cluster headache., in Prim Care., vol. 31, n. 2, giugno 2004, pp. 313-29, DOI:10.1016/j.pop.2004.02.005, PMID 15172509.
  75. ^ Ekbom K, The Sumatriptan Cluster Headache Study Group. Treatment of acute cluster headache with sumatriptan., in N Engl J Med, vol. 325, n. 5, agosto 1991, pp. 322-6, PMID 1647496.
  76. ^ Pradalier A, Baudesson G, Vincent D, Imberty-Campinos C, Treatment of cluster headache, in Rev Med Interne., vol. 22, n. 2, febbraio 2001, pp. 151-162, DOI:10.1016/S0248-8663(00)00305-2, PMID 11234673.
  77. ^ May A, Leone M, Afra J, Linde M, Sándor PS, Evers S, Goadsby PJ; EFNS Task Force, EFNS guidelines on the treatment of cluster headache and other trigeminal-autonomic cephalalgias, in Eur J Neurol., vol. 13, n. 10, ottobre 2006, pp. 1066-77, DOI:10.1111/j.1468-1331.2006.01566.x, PMID 16987158.
  78. ^ Rapoport AM, Mathew NT, Silberstein SD, Dodick D, Tepper SJ, Sheftell FD, Bigal ME, Zolmitriptan nasal spray in the acute treatment of cluster headache: a double-blind study, in Neurology, vol. 69, n. 9, 28 agosto 2007, pp. 821-826, PMID 17724283.
  79. ^ Fulton JA, Kahn J, Nelson LS, Hoffman RS, Renal infarction during the use of rizatriptan and zolmitriptan: two case reports, in Clin Toxicol (Phila)., vol. 44, n. 2, aprile 2006, pp. 177-180, DOI:10.1080/15563650500514574, PMID 16615676.
  80. ^ Bigal ME, Tepper SJ, Ergotamine and dihydroergotamine: A review, in Curr Pain Headache Rep., vol. 7, n. 1, febbraio 2003, pp. 55-62, DOI:10.1007/s11916-003-0011-7, PMID 12525272.
  81. ^ Mathew NT, Dosing and administration of ergotamine tartrate and dihydroergotamine, in Headache, vol. 36, suppl. 1, 1997, pp. S26-32, PMID 9009471.
  82. ^ Cohen A, Burns B, Goadsby PJ, High-Flow Oxygen for Treatment of Cluster Headache. A Randomized Trial., in JAMA, vol. 302, n. 22, dicembre 2009, pp. 2451-2457, DOI:10.1001/jama.2009.1855.
  83. ^ Bennett MH, French C, Schnabel A, Wasiak J, Kranke P, Normobaric and hyperbaric oxygen therapy for migraine and cluster headache, in Cochrane Database Syst Rev., n. 3, 16 luglio 2008, DOI:10.1002/14651858.CD005219.pub2, PMID 18646121.
  84. ^ Il Sole 24 Ore 29/5/2009 (archiviato dall'url originale il 9 giugno 2009).
  85. ^ Antonaci F, Costa A, Candeloro E, Sjaastad O, Nappi G, Single high-dose steroid treatment in episodic cluster headache, in Cephalalgia, vol. 25, n. 4, aprile 2005, pp. 290-295, DOI:10.1111/j.1468-2982.2004.00855.x, PMID 15773826.
  86. ^ Stallmach M., Prophylactic treatment of cluster headache with verapamil, in Praxis (Bern 1994), vol. 92, n. 46, 12 novembre 2003, pp. 1951-1953, PMID 14655551.
  87. ^ a b Stephen L. Hauser, Harrison: Neurologia clinica pag 98, Casarile (Milano), McGraw-Hill, 2007, ISBN 978-88-386-3923-4.
  88. ^ Lenaerts ME., Update on the therapy of the trigeminal autonomic cephalalgias, in Cardiol Prat., vol. 10, n. 1, gennaio 2008, pp. 30-5, DOI:10.1007/s11940-008-0004-2, PMID 18325297.
  89. ^ a b Pascual J, Láinez MJ, Dodick D, Hering-Hanit R, Antiepileptic drugs for the treatment of chronic and episodic cluster headache: a review, in Headache, vol. 47, n. 1, gennaio 2007, pp. 81-9, DOI:10.1111/j.1526-4610.2007.00653.x, PMID 17355498.
  90. ^ Pearce JM, Cluster headache and its variants (PDF), in Postgrad Med J, vol. 68, n. 801, aprile 1992, pp. 517-521, PMID 1437946.
  91. ^ Prakash S, Dholakia SY, Shah KA, A patient with chronic cluster headache responsive to high-dose indomethacin: is there an overlap with chronic paroxysmal hemicrania?, in Cephalalgia, vol. 28, n. 7, luglio 2008, pp. 778-781, DOI:10.1111/j.1468-2982.2008.01581.x, PMID 18460005.
  92. ^ Brunton, Lazo, Parker, Goodman & Gilman - Le basi farmacologiche della terapia 11/ed, McGraw Hill, 2006, pp. 695-696, ISBN 978-88-386-3911-1.
  93. ^ Rozen TD, Interventional treatment for cluster headache: a review of the options., in Curr Pain Headache Rep., vol. 6, n. 1, febbraio 2002, pp. 57-64, DOI:10.1007/s11916-002-0025-6, PMID 11749879.
  94. ^ William B. Young, Stephen D. Silberstein, Migraine and Other Headaches: An American Academy of Neurology Press Quality of Life Guide, Demos Medical Publishing, 2004, p. 135, ISBN 978-1-932603-03-3.
  95. ^ Pinsker MO, Bartsch T, Falk D, Volkmann J, Herzog J, Steigerwald F, Diener HC, Deuschl G, Mehdorn M, Failure of deep brain stimulation of the posterior inferior hypothalamus in chronic cluster headache - report of two cases and review of the literature, in Zentralbl Neurochir., vol. 69, n. 2, maggio 2008, pp. 76-79, DOI:10.1055/s-2007-1022558, PMID 18444218.
  96. ^ Starr PA, Barbaro NM, Raskin NH, Ostrem JL, Chronic stimulation of the posterior hypothalamic region for cluster headache: technique and 1-year results in four patients, in J Neurosurg., vol. 106, n. 6, giugno 2007, pp. 999-1005, DOI:10.3171/jns.2007.106.6.999, PMID 17564171.
  97. ^ Bartsch T, Pinsker MO, Rasche D, Kinfe T, Hertel F, Diener HC, Tronnier V, Mehdorn HM, Volkmann J, Deuschl G, Krauss JK, Hypothalamic deep brain stimulation for cluster headache: experience from a new multicase series, in Cephalalgia, vol. 28, n. 3, marzo 2008, pp. 285-95, DOI:10.1111/j.1468-2982.2007.01531.x, PMID 18254897.
  98. ^ Magis D, Schoenen J., Neurostimulation in chronic cluster headache, in Curr Pain Headache Rep., vol. 12, n. 2, aprile 2008, pp. 145-53, DOI:10.1007/s11916-008-0027-0, PMID 18474196.
  99. ^ Burns B, Watkins L, Goadsby PJ, Treatment of intractable chronic cluster headache by occipital nerve stimulation in 14 patients, in Neurology, vol. 72, n. 4, 27 gennaio 2009, pp. 341-5, PMID 19171831.
  100. ^ Magis D, Bruno MA, Fumal A, Gérardy PY, Hustinx R, Laureys S, Schoenen J, Central modulation in intractable chronic cluster headache patients treated with occipital neurostimulation: an FDG-PET study. (Abstracts for the 14th Congress of the International Headache Society - Late Breaking Abstracts) (PDF), in Cephalalgia, vol. 29, n. 12, dicembre 2009, pp. 1352-3, DOI:10.1111/j.1468-2982.2009.02024.x.
  101. ^ Sempere AP, Berenguer-Ruiz L, Almazán F, Chronic cluster headache: Response to psilocybin, in Rev Neurol., vol. 43, n. 9, 1º novembre 2006, pp. 571-2, PMID 17072817.
  102. ^ LSD Alleviates 'Suicide Headaches'.
  103. ^ Sewell RA, Halpern JH, Pope HG Jr, Response of cluster headache to psilocybin and LSD, in Neurology, vol. 66, n. 12, 27 giugno 2006, pp. 1920-1922, PMID 16801660.
  104. ^ R. Andrew Sewell, John H. Halpern e Harrison G. Pope, Response of cluster headache to psilocybin and LSD, in Neurology, vol. 66, n. 12, 27 giugno 2006, pp. 1920–1922, DOI:10.1212/01.wnl.0000219761.05466.43. URL consultato il 22 dicembre 2022.
  105. ^ Erowid Psilocybin Mushroom Vault : Cluster Headaches Treatment with Psilocybin, su erowid.org. URL consultato il 22 dicembre 2022.
  106. ^ (EN) Valerie Vande Panne, Longtime Sufferers of Cluster Headaches Find Relief in Psychedelics, in The Daily Beast, 5 febbraio 2014. URL consultato il 22 dicembre 2022.
  107. ^ Krusz JC, Scott V, Belanger J, Intravenous propofol: unique effectiveness in treating intactable migraine, in Headache, vol. 40, n. 3, marzo 2000, pp. 224-30, DOI:10.1046/j.1526-4610.2000.00032.x, PMID 10759925.

Bibliografia modifica

Generale modifica

Specifica modifica

  • Sugli studi epidemiologici - Leroux E, Ducros A., Cluster headache., in Orphanet J Rare Dis., vol. 3, luglio 2008.
  • Sulla familiarità - Russell MB, Andersson PG, Thomsen LL., [Familial occurrence of cluster headache], in Ugeskr Laeger., vol. 157, 1995.
  • Sugli effetti dei beta-bloccanti - Brunton, Lazo, Parker, Goodman & Gilman - Le basi farmacologiche della terapia 11/ed, McGraw Hill, 2006, ISBN 0-07-142280-3.

Altro modifica

  • IHS Classification ICHD-II 3.1. Cefalea a Grappolo (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2010)..

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàLCCN (ENsh85027252 · J9U (ENHE987007283912505171
 
Wikimedaglia
Questa è una voce in vetrina, identificata come una delle migliori voci prodotte dalla comunità.
È stata riconosciuta come tale il giorno 3 febbraio 2010 — vai alla segnalazione.
Naturalmente sono ben accetti suggerimenti e modifiche che migliorino ulteriormente il lavoro svolto.

Segnalazioni  ·  Criteri di ammissione  ·  Voci in vetrina in altre lingue  ·  Voci in vetrina in altre lingue senza equivalente su it.wiki