Regione di Cepheus OB2

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La regione di Cepheus OB2 è un sistema di nubi molecolari e regioni H II associate a una brillante associazione OB, nota come Cepheus OB2; il sistema è visibile nella costellazione boreale di Cefeo.

Regione di Cepheus OB2
Regione H II
L'associazione Cepheus OB2
Dati osservativi
(epoca J2000.0)
CostellazioneCefeo
Ascensione retta21h 51m :[1]
Declinazione+60° 00′ :[1]
Coordinate galattichel = 102,1; b = +04,6[1]
Distanza2930[2] a.l.
(900[2] pc)
Dimensione apparente (V)
Caratteristiche fisiche
TipoRegione H II
Galassia di appartenenzaVia Lattea
Caratteristiche rilevantiassociazione OB connessa a nebulosità
Altre designazioni
I Cep
Mappa di localizzazione
Regione di Cepheus OB2
Categoria di regioni H II

Coordinate: Carta celeste 21h 51m 00s, +60° 00′ 00″

L'associazione si trova nel Braccio di Orione a una distanza di circa 900 parsec (2930 anni luce) dal sistema solare e appare associata alle nebulose IC 1396 e Sh2-134; nelle nubi di questa regione sono state osservate diverse sorgenti infrarosse e getti molecolari, che indicano che nella regione i fenomeni di formazione stellare risultano essere ancora attivi.[3]

Osservazione modifica

 
Mappa della regione di Cepheus OB2.

L'area di cielo in cui si trova l'associazione Cepheus OB2 occupa la porzione meridionale della costellazione di Cefeo, lungo la Via Lattea boreale; le sue componenti stellari si confondono facilmente coi ricchi campi di stelle di fondo visibili in questa direzione. Fra le stelle più luminose appartenenti a questo gruppo vi è λ Cephei, che con la sua magnitudine pari a 5,05 è visibile anche a occhio nudo, a patto di avere un cielo limpido e non illuminato. Fra le regioni nebulose legate a quest'associazione spicca senza dubbio IC 1396, un enorme sistema di gas ionizzato famoso per ospitare la nube vdB 142, ben nota col soprannome Proboscide di Elefante.

La declinazione dell'associazione è fortemente settentrionale, favorendone l'osservazione dall'emisfero boreale, dove si presenta circumpolare fino alle basse latitudini; dall'emisfero australe il periodo di osservazione è quindi molto limitato e anche le aree in cui è visibile sono limitate alla fascia tropicale. I mesi adatti per la sua osservazione nel cielo serale sono compresi fra luglio e dicembre.[4]

Caratteristiche e struttura modifica

 
La Proboscide di Elefante (vdB 142), situata all'interno del sistema di IC 1396.

Cepheus OB2 è la più orientale e la più meridionale delle numerose associazioni OB di Cefeo; fu scoperta nel 1968 e si trova a breve distanza, sia in termini prospettici che reali, dal grande complesso nebuloso oscuro che forma la Fenditura del Cigno ed è quasi a contatto con l'associazione Cygnus OB7. La distanza da noi è stimata in circa 800[5] o 900 parsec,[2] ossia comparabile con le nubi della Fenditura, con cui condivide pure la stessa velocità radiale.[5] A questa associazione appartengono 75 stelle molto brillanti, fra le quali si trova la gigante blu fuggitiva λ Cephei.

Si ritiene che Cepheus OB2 sia divisa in due sottogruppi di diverse età: il più giovane, catalogato come Cepheus OB2b, coincide con l'ammasso aperto Tr 37, uno dei più giovani ammassi conosciuti, con un'età stimata sui 3,7 milioni di anni;[6] negli anni settanta si è suggerito che la brillante stella μ Cephei (La Stella Granata) fosse un membro di Tr 37, mentre la principale responsabile dell'eccitamento della grande nebulosa che appare associata all'ammasso, IC 1396, appartiene a quest'associazione.[7] Il secondo sottogruppo, Cepheus OB2a, contiene un gran numero di stelle massicce evolute che si sono sparse in una vasta area compresa fra le latitudini galattiche 100°–106° e longitudini +2°–+8°; la sua età è stimata sugli 8 milioni di anni e contiene al suo interno l'ammasso NGC 7160.[8]

Cepheus OB2a è circondato da una struttura nebulosa ad anello, nota come Cepheus Bubble (letteralmente Bolla di Cefeo); la massa del gas molecolare di questa bolla è pari ad almeno 100.000 M, mentre la massa del gas atomico sarebbe fino a quattro volte maggiore.[3] Si ritiene che questa struttura sia ciò che resta dell'esplosione di un'antica supernova, avvenuta circa 2-3 milioni di anni fa; questo evento potrebbe essere stato la causa dell'avvio dei processi di formazione stellare che hanno portato alla nascita dell'associazione, come sembra essere testimoniato dalla presenza di alcune regioni H II e sorgenti di radiazione infrarossa che paiono contenere giovani stelle in formazione.[9] La stella esplosa come supernova faceva parte di una precedente generazione di stelle massicce, le cui compagne superstiti possono essere ricercate fra i membri dell'ammasso aperto NGC 7160.[3]

Studi sulla metallicità delle stelle dell'associazione indicano che queste sono povere di metalli.[10] Le stelle di piccola e media massa appartengono a diverse popolazioni stellari e sono nate in tempi diversi e in vari sottogruppi durante l'evoluzione dell'associazione; i gruppi di stelle di piccola massa coetanee si troverebbero in entrambe le sottoassociazioni di Cepheus OB2.[11] Altri studi si sono concentrati sulle popolazioni di stelle T Tauri legate all'associazione; tramite i dati ottenuti attraverso il Telescopio Spaziale Spitzer nelle lunghezze d'onda dell'infrarosso, è stato possibile rilevare l'esistenza di diversi dischi protoplanetari ricchi di silice amorfa e silicati semplici (come l'olivina) attorno a queste stelle.[12]

Fra le stelle fuggitive che in origine appartenevano all'associazione Cepheus OB2 vi è, oltre alla già citata λ Cephei, la stella azzurra HD 197911, responsabile assieme ad altre due stelle della ionizzazione dei gas della nebulosa Sh2-130.[13]

Fenomeni di formazione stellare modifica

 
La nebulosa Sh2-134, in cui sono attivi fenomeni di formazione stellare.

La regione di Cepheus OB2 si trova in un tratto del Braccio di Orione molto ricco di nubi molecolari neutre e di gas ionizzato. Studi sulle emissioni infrarosse situate nelle nubi associate a Cepheus OB2 indicano che al loro interno sono ancora attivi fenomeni di formazione stellare, che riguardano principalmente la formazione di stelle di piccola e media massa.[3]

Il grande sistema nebuloso di IC 1396, esteso per circa 1°, sembra essere uno dei più attivi della regione. Al suo interno sono state identificate diverse decine di globuli densi, fra i quali è presente anche la famosa struttura nota come Proboscide di Elefante (vdB 142).[14][15] All'infrarosso sono state invece condotte delle ricerche per la localizzazione degli oggetti stellari giovani associati ai globuli; si è scoperto così che solo sei sorgenti associate con globuli possiedono una struttura e luminosità tali da poter essere state causate da un riscaldamento esterno, mentre la gran parte di queste non sarebbero legate ai fenomeni di formazione stellare.[15] Si ritiene che nei globuli con la massa più piccola la formazione stellare sia spesso influenzata dalla pressione di radiazione di una stella brillante posta nelle vicinanze; in uno studio condotto su uno di questi, illuminato dalla brillante gigante blu HD 206267, è stato suggerito che la stella opera in duplice modo sulla distribuzione della massa del globulo: attraverso l'evaporazione causata dalla fotoionizzazione e attraverso la compressione dei gas prodotta dalla pressione di radiazione.[16]

Alcune sorgenti di radiazione infrarossa[17] e un maser con emissioni H2O[18] sono stati identificati anche nella vicina nebulosa Sh2-134; a questa nube sono legate anche alcune nubi molecolari visibili alla lunghezza d'onda del CO, fra le quali spiccano [DBY94] 153 e [DBY94] 156, rispettivamente con una massa pari a 510 e 450 M.[19] Altri processi potrebbero essere attivi anche nella nebulosa Sh2-137.[20]

Note modifica

  1. ^ a b c Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 24 marzo 2013.
  2. ^ a b c Contreras, Maria E.; Sicilia-Aguilar, Aurora; Muzerolle, James; Calvet, Nuria; Berlind, Perry; Hartmann, Lee, A Study of Intermediate-Mass Stars in Trumpler 37, in The Astronomical Journal, vol. 124, n. 3, settembre 2002, pp. 1585-1592, DOI:10.1086/341825. URL consultato il 24 marzo 2013.
  3. ^ a b c d Patel, Nimesh A.; Goldsmith, Paul F.; Heyer, Mark H.; Snell, Ronald L.; Pratap, Preethi, Origin and Evolution of the Cepheus Bubble, in The Astrophysical Journal, vol. 507, n. 1, novembre 1998, pp. 241-253, DOI:10.1086/306305. URL consultato il 24 marzo 2013.
  4. ^ Una declinazione di 60°N equivale ad una distanza angolare dal polo nord celeste di 30°; il che equivale a dire che a nord del 30°N l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a sud del 30°S l'oggetto non sorge mai.
  5. ^ a b Dame, T. M.; Thaddeus, P., A wide-latitude CO survey of molecular clouds in the northern Milky Way, in Astrophysical Journal, vol. 297, ottobre 1985, pp. 751-765, DOI:10.1086/163573. URL consultato il 24 marzo 2013.
  6. ^ Marschall, Laurence A.; Karshner, Gary B.; Comins, Neil F., Photometry of the young open cluster Trumpler 37, in Astronomical Journal, vol. 99, maggio 1990, pp. 1536-1547, DOI:10.1086/115437. URL consultato il 24 marzo 2013.
  7. ^ Harvin, James A., Doppler Tomography of the Massive Compact Binary Stars in the Multiple Star Systems δ Orionis and HD 206267, in The Publications of the Astronomical Society of the Pacific, vol. 116, n. 816, febbraio 2004, p. 186, DOI:10.1086/381874. URL consultato il 24 marzo 2013.
  8. ^ Kun, M.; Kiss, Z. T.; Balog, Z., Star Forming Regions in Cepheus (PDF), Handbook of Star Forming Regions, Volume I: The Northern Sky ASP Monograph Publications, Bo Reipurth, dicembre 2008, p. 1, ISBN 978-1-58381-670-7.
  9. ^ Balazs, L. G.; Kun, M., Star-forming processes in Cepheus OB2, in Astronomische Nachrichten, vol. 310, n. 5, 1989, pp. 385-388. URL consultato il 24 marzo 2013.
  10. ^ Daflon, Simone; Cunha, Katia; Becker, Sylvia R., Chemical Abundances of OB Stars in the Cepheus OB2 Association, in The Astrophysical Journal, vol. 522, n. 2, settembre 1999, pp. 950-959, DOI:10.1086/307683. URL consultato il 24 marzo 2013.
  11. ^ Kun, Kiss, Balog, 50.
  12. ^ Sicilia-Aguilar, Aurora; Henning, Thomas; Dullemond, Cornelis P.; Patel, Nimesh; Juhász, Attila; Bouwman, Jeroen; Sturm, Bernhard, Dust Properties and Disk Structure of Evolved Protoplanetary Disks in Cep OB2: Grain Growth, Settling, Gas and Dust Mass, and Inside-out Evolution, in The Astrophysical Journal, vol. 742, n. 1, novembre 2011, p. 35, DOI:10.1088/0004-637X/742/1/39. URL consultato il 24 marzo 2013.
  13. ^ Hoogerwerf, R.; de Bruijne, J. H. J.; de Zeeuw, P. T., On the origin of the O and B-type stars with high velocities. II. Runaway stars and pulsars ejected from the nearby young stellar groups, in Astronomy and Astrophysics, vol. 365, gennaio 2001, pp. 49-77, DOI:10.1051/0004-6361:20000014. URL consultato il 24 marzo 2013.
  14. ^ Gyul'Budagyan, A. L., Radial systems of dark globules, in Astrophysics, vol. 23, n. 2, settembre 1985, pp. 538-544, DOI:10.1007/BF01007381. URL consultato il 24 marzo 2013.
  15. ^ a b Schwartz, Richard D.; Wilking, Bruce A.; Giulbudagian, Armen L., A search for embedded young stellar objects in and near the IC 1396 complex, in Astrophysical Journal, vol. 370, marzo 1991, pp. 263-271, DOI:10.1086/169812. URL consultato il 24 marzo 2013.
  16. ^ Froebrich, D.; Scholz, A.; Eislöffel, J.; Murphy, G. C., Star formation in globules in IC 1396, in Astronomy and Astrophysics, vol. 432, n. 2, marzo 2005, pp. 575-584, DOI:10.1051/0004-6361:20041791. URL consultato il 24 marzo 2013.
  17. ^ Helou, George; Walker, D. W., Infrared astronomical satellite (IRAS) catalogs and atlases. Volume 7: The small scale structure catalog, in Infrared astronomical satellite (IRAS) catalogs and atlases, vol. 7, 1988, pp. 1-265. URL consultato il 24 marzo 2013.
  18. ^ Wouterloot, J. G. A.; Brand, J.; Fiegle, K., IRAS sources beyond the solar circle. III - Observations of H2O, OH, CH3OH and CO, in Astronomy and Astrophysics Supplement Series, vol. 98, n. 3, maggio 1993, pp. 589-636. URL consultato il 24 marzo 2013.
  19. ^ Dobashi, Kazuhito; Bernard, Jean-Phillipe; Yonekura, Yoshinori; Fukui, Yasuo, Molecular clouds in Cygnus. 1: A large-scale (13)CO survey, in Astrophysical Journal Supplement Series, vol. 95, n. 2, dicembre 1994, pp. 419-456, DOI:10.1086/192106. URL consultato il 24 marzo 2013.
  20. ^ Avedisova, V. S., A Catalog of Star-Forming Regions in the Galaxy, in Astronomy Reports, vol. 46, n. 3, marzo 2002, pp. 193-205, DOI:10.1134/1.1463097. URL consultato il 26 marzo 2013.

Bibliografia modifica

Testi generali modifica

Testi specifici modifica

Sull'evoluzione stellare modifica

  • (EN) C. J. Lada, N. D. Kylafits, The Origin of Stars and Planetary Systems, Kluwer Academic Publishers, 1999, ISBN 0-7923-5909-7.
  • A. De Blasi, Le stelle: nascita, evoluzione e morte, Bologna, CLUEB, 2002, ISBN 88-491-1832-5.
  • C. Abbondi, Universo in evoluzione dalla nascita alla morte delle stelle, Sandit, 2007, ISBN 88-89150-32-7.

Sull'associazione Cepheus OB2 modifica

Carte celesti modifica

  • Toshimi Taki, Taki's 8.5 Magnitude Star Atlas, su geocities.jp, 2005. URL consultato il 24 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2018). - Atlante celeste liberamente scaricabile in formato PDF.
  • Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume I - The Northern Hemisphere to -6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-14-X.
  • Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0, 2ª ed., Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.
  • Tirion, The Cambridge Star Atlas 2000.0, 3ª ed., Cambridge, USA, Cambridge University Press, 2001, ISBN 0-521-80084-6.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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