Certosa di San Giacomo

certosa di Capri, Italia

La certosa di San Giacomo è il monastero più antico di Capri. Edificato nel 1371 per volere del conte Giacomo Arcucci su un terreno donato dalla regina Giovanna I d'Angiò, la certosa ospita il museo dedicato al pittore tedesco Karl Diefenbach.

Certosa di San Giacomo
La Certosa di San Giacomo
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneCampania
LocalitàCapri
Indirizzovia Certosa - Capri e Strada Comunale Via Certosa 10, 80073 Capri
Coordinate40°32′52.06″N 14°14′42.75″E / 40.547794°N 14.245207°E40.547794; 14.245207
Religionecattolica
Arcidiocesi Sorrento-Castellammare di Stabia
Completamento1371
Sito webwww.polomusealecampania.beniculturali.it/

«Le celle, i cortiletti e i giardini … ricoperti di foltissima vegetazione fanno di questo monastero deserto un romantico labirinto …»

Dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali la gestisce tramite il Polo museale della Campania, nel dicembre 2019 divenuto Direzione regionale Musei.

Storia modifica

 
L'interno

La struttura della Certosa fu edificata nel terzo quarto del Trecento grazie agli auspici del conte Giacomo Arcucci. L'impianto iniziale, poi soggetto nei secoli a profondi cambiamenti, presentava la classica partizione funzionale alla vita cenobitica: un'area destinata alla clausura e l'altra ai servizi, nel caratteristico stile tardo romanico che accomuna gli edifici isolani del periodo[2].

Sin dalla fondazione godé di ampi privilegi concessi dalla regina Giovanna che i monaci certosini riuscirono a mantenere nei secoli successivi, nonostante le alterne vicende che segnarono la vita del reame napoletano nei secoli XIV-XVI. Seppero far risorgere il monastero anche dalle incursioni piratesche, che flagellarono l'isola e la costiera amalfitana nella prima metà del Cinquecento, ricostruendo e ampliando il monastero con l'aggiunta del chiostro cinquecentesco[2].

Con Gioacchino Murat, nel 1808, i beni della certosa furono confiscati, e di essa venne fatta una caserma (1815), poi un ospizio e, dal 1868 al 1898, un soggiorno punitivo per militari e anarchici. Nella prima metà del Novecento la certosa attraversò brevi momenti di attività (nel 1936, ad esempio, i canonici lateranensi vi avevano istituito un ginnasio) per declinare durante la seconda guerra mondiale verso un deplorevole disfacimento con il conseguente allontanamento dei canonici[2].

Dal 1975 è sede del museo dedicato al pittore tedesco Karl Wilhelm Diefenbach, morto sull'isola nel 1913. Bisognerà attendere i primi anni Duemila per veder iniziare le opere di restauro all'intera struttura a cura della Soprintendenza napoletana[2].

Fra le opere rimaste vi è un affresco del XIV secolo, opera del pittore fiorentino Niccolò di Tommaso[2].

Note modifica

  1. ^ Capri Tourism (SWF), su capritourism.com. URL consultato il 2 settembre 2021.
  2. ^ a b c d e La Certosa di San Giacomo, su capri.it. URL consultato il 2 settembre 2021.

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