Charles-François Félix

medico e chirurgo francese

Charles-François Félix conosciuto anche come Charles-Francois Félix de Tassy (Avignone, 1635Versailles, 25 maggio 1703) è stato un medico e chirurgo francese.

Charles-François Félix

Biografia modifica

Originario di Avignone, Charles-François Félix era figlio di François Félix, chirurgo e primo barbiere del re.

Divenne primo chirurgo di re Luigi XIV succedendo a Jean Mesnard nel 1662 e lo accompagnò nella campagna militare del 1666. La sua fama è legata soprattutto alla celebre operazione che egli compì sul sovrano, risolvendogli un problema di fistola anale, il 18 novembre 1686.[1] Prima di operare direttamente sul re, egli si esercitò su altri 75 "fistolosi di Parigi" ed inventò un bisturi apposito "ricurvato alla royale", introducendolo lungo la fistola tramite un divaricatore.[2]. L'operazione, condotta senza anestesia, durò tre ore e fu un successo, al punto che il chirurgo ricevette un'onorificenza ed un compenso di 150.000 livres, oltre a lanciare la moda della cura della fistola anale tra i cortigiani che si fecero operare in massa, anche senza averne la necessità.[3]

Il 2 marzo 1690, Luigi XIV decise di concedergli un titolo nobiliare (signore di Flains), oltre a riconfermarlo come primo chirurgo e primo valletto del guardaroba del re. Il 29 ottobre di quello stesso anno fu lo stesso sovrano a decidere che, dopo la morte di Charles-François avrebbe continuato a concedere alla vedova la somma di 1000 livres annue come pensione.[4]

Sposò Marguerite Brochaud. Suo figlio, Charles-Louis Félix de Tassy, gli succedette come primo chirurgo di Luigi XIV qualche anno più tardi.

Note modifica

  1. ^ Vallot, d'Aquin, Fagon, Journal de santé du roi Louis XIV de l'année 1647 à l'année 1711, Durand, 1862, pagine dell'anno 1686
  2. ^ Scalpel et écarteur de la Grande Opération de Louis XIV, su sciences.chateauversailles.fr. URL consultato il 23 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  3. ^ Jérôme Watelet, « Les “maelströms” de selles du Roi-Soleil... », La Lettre de l'Hépato-Gastroentérologue, vol. 3, n. 5, ottobre 2000, p. 270
  4. ^ Un jeton de François Felix de Tassy (in francese)[collegamento interrotto]

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