Charles Lefebvre-Desnouettes

generale francese

Charles Lefebvre-Desnouettes o Lefèbvre-Desnoëttes (Parigi, 14 settembre 1773al largo delle coste dell'Irlanda, 22 maggio 1822) è stato un generale francese attivo durante le guerre rivoluzionarie francesi e le guerre napoleoniche.

Charles Lefebvre-Desnouettes
NascitaParigi, 14 settembre 1773
Morteal largo delle coste dell'Irlanda, 22 maggio 1822
Dati militari
Paese servito Prima Repubblica francese
Primo Impero francese
Forza armata Esercito rivoluzionario francese
Grande Armata
Anni di servizio1792 - 1815
GradoGenerale di divisione
GuerreGuerre rivoluzionarie francesi
Guerre napoleoniche
BattaglieBattaglia di Marengo
Battaglia di Elchingen
Battaglia di Austerlitz
Primo assedio di Saragozza
Battaglia di Benavente
Battaglia di Brienne
Battaglia di La Rothière
Battaglia di Montmirail
Battaglia di Vauchamps
Battaglia di Arcis-sur-Aube
Battaglia di Quatre-Bras
Battaglia di Waterloo
"fonti citate nel corpo del testo"
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In seguito emigrò negli Stati Uniti d'America.[1]

Guerre rivoluzionarie francesi modifica

Si arruolò nel 1792, e prestò servizio con gli eserciti del Nord, della Sambre et Meuse e Reno e Mosella nelle varie campagne della rivoluzione francese. Sei anni dopo divenne capitano ed aiutante di campo del generale Napoleone Bonaparte. Durante la battaglia di Marengo del giugno 1800 fu ulteriormente promosso.

Impero modifica

Sotto l'impero Lefebvre-Desnouettes combatté la battaglia di Elchingen del 1805. Quello stesso anno divenne colonnello dopo la battaglia di Austerlitz. Prestò servizio anche durante le campagne prussiane del 1806-1807. Fu promosso generale di brigata nel settembre 1806, e generale di divisione nel novembre 1807. Fu insignito del titolo di conte dell'impero nel marzo 1808.

Inviato in Spagna con l'esercito, guidò il primo e fallimentare assedio di Saragozza. In seguito comandò il IV Corpo in molte azioni in Spagna. Il 29 dicembre 1808 fu fatto prigioniero durante la Benavente per mano della cavalleria britannica guidata da Henry Paget (in seguito Lord Uxbridge, e poi marchese di Anglesey).

Per oltre due anni Lefebvre-Desnouettes rimase prigioniero in Inghilterra, vivendo in libertà condizionata a Cheltenham. Nel 1811 violò i termini della libertà condizionata, atto che offese l'opinione pubblica britannica, e fuggì. Durante la campagna di Russia del 1812 guidò la cavalleria di Chasseurs à cheval della guardia. Nel 1813 e nel 1814 si distinse in numerose grandi battaglie, soprattutto a Brienne (dove fu ferito), La Rothière, Montmirail, Vauchamps e Arcis-sur-Aube. Si unì a Napoleone durante i Cento giorni e fu nominato comandante della divisione di cavalleria leggera della guardia, che comandò nella battaglia di Quatre-Bras.

Fu ferito durante la battaglia di Waterloo.[2]

Ultima parte di carriera modifica

Per quanto fatto durante i Cento giorni fu condannato a morte dai realisti, ma fuggì negli Stati Uniti e trascorse gli ultimi anni facendo il contadino colonia Vine and Olive, a partire dal 1817.[3] I suoi frequenti appelli a Luigi XVIII di Francia gli valsero alla fine il permesso di tornare, ma l'Albion, il vascello col quale stava facendo ritorno, affondò al largo della costa irlandese il 22 maggio 1822. Il suo nome (LEFÈBVRE-DESNte) è inciso sulla 31ª colonna dell'Arco di Trionfo di Parigi.

La vedova fece erigere un obelisco, noto come "Pain de Sucre" (Pan di Zucchero) a causa della sua forma, alla memoria sua e dei marinai che morirono con lui. Si trova di fronte al mare sulla cima di una bassa collina a Sainte-Adresse, oggi sobborgo di Le Havre.

Onorificenze modifica

Note modifica

  1. ^ Charles Lefebvre-Desnouettes, 1755-1820, su historyofwar.org. URL consultato il 16 agosto 2010.
  2. ^ The Top Twenty French Cavalry Commanders: General Charles Lefebvre-Desnouettes, su napoleon-series.org. URL consultato il 16 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2010).
  3. ^ Vine and Olive Colony, su encyclopediaofalabama.org, Encyclopedia of Alabama, 21 ottobre 2010. URL consultato il 16 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2010).

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN56466026 · ISNI (EN0000 0000 4699 1250 · LCCN (ENnr91019955 · GND (DE1138200743 · WorldCat Identities (ENlccn-nr91019955