Chiesa dei Santi Faustino e Giovita (Malonno)

chiesa di Malonno

La chiesa dei Santi Faustino e Giovita è la parrocchiale di Malonno, in provincia e diocesi di Brescia[1]; fa parte del zona pastorale dell'Alta Val Camonica.

Chiesa dei Santi Faustino e Giovita
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Lombardia
LocalitàMalonno
IndirizzoVia San Faustino, 0(P)
Coordinate46°06′58.3″N 10°18′37.04″E / 46.116194°N 10.310288°E46.116194; 10.310288
ReligioneCristiana cattolica di rito romano
Diocesi Brescia
Consacrazione1829
FondatoreLeonida Celeri
Inizio costruzione1731

Storia modifica

La primitiva chiesa malonnese, fondata dai monaci bresciani appartenenti al monastero di San Faustino, sorse tra i secoli XI e XII[1][2].
Tra il Due e il Trecento venne edificata una nuova chiesa[1]; l'edificio fu ampliato nel XV secolo ed entro il Cinquecento venne eretto il campanile[1].

Dalla relazione della visita pastorale dell'arcivescovo di Milano Carlo Borromeo s'apprende che il beneficio era pari a 80 scudi, che a servizio della cura d'anime v'erano il parroco e un sacerdote mercenario, che i fedeli ammontavano a 1643 e che la parrocchiale dedicata a Santa Maria della Lava[1], nella quale era collocato un unico altare e che aveva come filiali le chiese di San Lorenzo, di San Bernardino, di San Bernardo e di San Rocco, era insufficiente a soddisfare le esigenze della popolazione[3].

Nel 1702 il vescovo di Brescia Daniele Marco Dolfin trovò che il reddito era pari a 75 scudi, che il clero era costituito dal parroco e da tre cappellani coadiutori e che i fedeli ammontavano a 1500[3]; nel 1717 la parrocchialità fu trasferita presso la chiesa dei Santi Faustino e Giovita[1].

Nel 1731 venne posta la prima pietra della nuova parrocchiale, fondata dal conte Leonida Celeri; l'edificio fu poi portato a termine nel 1731 e consacrato il 23 agosto 1829 dal vescovo di Brescia Gabrio Maria Nava[1].
Nella prima metà del Novecento la struttura fu danneggiata da un incendio e, pertanto, dovette venir restaurata e ripristinata[1].
Il tetto dell'edificio fu rifatto negli anni settanta, mentre le chiese fu restaurata completamente tra il 1986 e il 1987[1], per poi confluire il 14 aprile 1989 nella neo-costituita zona pastorale dell'Alta Val Camonica, come stabilito dal Direttorio diocesano per le zone pastorali[3].

Descrizione modifica

Esterno modifica

La facciata della chiesa, a capanna, è suddivisa da una cornice marcapiano in due registri, entrambi spartiti da sei lesene; quello inferiore presenta il decorato portale d'ingresso, mentre quello superiore, coronato dalla cimasa di forma curvilinea, è caratterizzato da un finestrone[1].

Interno modifica

L'interno dell'edificio si compone di un'unica navata, ospitante sui lati gli altari minori e caratterizzata da un cornicione sopra il quale si imposta la volta a vela; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio a pianta quadrangolare e anch'esso voltato a vela[1].

Opere di pregio qui conservate sono la pala dell'altare maggiore, dipinta nel XVIII secolo da Giulio Quaglio[2], gli affreschi del 1761, eseguiti da Paolo Corbellini, e quelli del 1789, di Domenico Giuseppe Quaglio[2], il settecentesco altare maggiore, costruito dalla bottega di Carlo Gerolamo Rusca[2], e il gruppo ligneo del Triduo dei Morti, intagliato dai Fantoni[2], oltre al pregevole organo Bonatti di metà settecento, l'unico nella Valle Camonica.

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g h i j k Chiesa dei Santi Faustino e Giovita <Malonno>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 3 febbraio 2021.
  2. ^ a b c d e Malonno - Chiesa Parrocchiale dei Santi Faustino e Giovita, su invallecamonica.it. URL consultato il 3 febbraio 2021.
  3. ^ a b c Parrocchia dei Santi Faustino e Giovita, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 3 febbraio 2021.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Stata fatta per il re più stupido della valle cioè Edoardo

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN2057153834741964450003 · WorldCat Identities (ENlccn-no2018126579