Chiesa del Santissimo Salvatore (Castroreale)

chiesa nel comune italiano di Castroreale

La chiesa del Santissimo Salvatore è un edificio ubicato nel cuore della primitiva «Giudecca» di Castroreale, adiacente a piazza Pertini e Palazzo Peculio. Appartenente all'arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, vicariato di Barcellona Pozzo di Gotto sotto il patrocinio di San Sebastiano, arcipretura di Castroreale.[1] Oggi la struttura è adibita ad auditorium.

Chiesa del Santissimo Salvatore
Campanile del Santissimo Salvatore
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneSicilia
LocalitàCastroreale
Coordinate38°05′55.61″N 15°12′40.07″E / 38.09878°N 15.21113°E38.09878; 15.21113
Religionecattolica di rito romano
TitolareSantissimo Salvatore
Arcidiocesi Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela
Inizio costruzioneXV secoloc.

Storia modifica

 
Cella campanaria.
 
Campanile ed elementi architettonici della primitiva Giudecca.
 
Apparato decorativo in stucco, dettaglio.

L'edificio del XV secolo sorge nel cuore del quartiere ebraico o Giudecca sulla piazza a ridosso l'altura dominata dalla torre federiciana. La struttura fu ingrandita e l'interno ornato di stucchi barocchi negli ultimi anni del XVII secolo.

Il portale archiacuto sulla facciata è l'elemento architettonico più notevole dell'assetto originario.

Il terremoto del Golfo di Patti del 1978 danneggiò gravemente le strutture. Durante i lavori di consolidamento è stato rinvenuto del rivestimento tardo seicentesco, un brano della decorazione lapidea cinquecentesca di uno degli altari della parete destra. La chiesa è in fase di restauro.

Dedicazioni e titoli modifica

Nell'edificio sacro è attestato il culto di:

Campanile modifica

Staccato dalle strutture, ma immediatamente adiacente, si innalza il massiccio campanile di sezione quadrangolare dal severo aspetto di torre, un'incisione su un concio indica l'anno di costruzione del 1560. Caratterizzato da un massiccio basamento con poderosi cantonali in conci dai quali dipartono le nervature verticali (paraste angolari convesse), articolato su due ordini presenta la sommitale cella campanaria scoperta.

  • 1601, Campana, manufatto bronzeo denominato mezzana, opera di Domenico Crimi.[6]

Galleria d'immagini modifica

     

Note modifica

  1. ^ a b Touring Club Italiano, pp. 914.
  2. ^ a b c d e f g Antonino Bilardo, pp. 35.
  3. ^ Antonino Bilardo, pp. 66.
  4. ^ Antonino Bilardo, pp. 36.
  5. ^ Pagina 142, Antonio Bilardo, 3, 1995.
  6. ^ Antonino Bilardo, pp. 40 e 41.

Bibliografia modifica

  • (IT) "Guida d'Italia" - "Sicilia", Touring Club Italiano.
  • (IT) Antonino Bilardo, "Castroreale curiosando tra passato e presente", Messina, Andrea Lippolis Editore per Pro Loco Artemisia, 2006, (Versione cartacea consultata a partire dal 23 febbraio 2018), ISBN 88-86897-20-0.

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