Chiesa del Santo Volto di Gesù

La chiesa del Santo Volto di Gesù è una chiesa di Roma, nel quartiere Portuense, in via della Magliana.

Chiesa del Santo Volto di Gesù
Esterno
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLazio
LocalitàRoma
Coordinate41°51′07.08″N 12°27′31.97″E / 41.851967°N 12.458881°E41.851967; 12.458881
Religionecattolica
Diocesi Roma
ArchitettoPiero Sartogo e Nathalie Grenon
Inizio costruzione2003
Completamento2006
Interno

Essa rappresenta uno dei più riusciti esempi di architettura religiosa moderna a Roma[senza fonte], paragonabile ad altre chiese contemporanee, quali la chiesa di Dio Padre Misericordioso di Richard Meier e la chiesa di San Francesco di Sales di Lucrezio Carbonara. È stata costruita, su progetto degli architetti Piero Sartogo e Nathalie Grenon, tra il 2003 ed il 2006. L'inaugurazione è avvenuta sabato 18 marzo 2006.

Al completamento dell'edificio hanno contribuito altri artisti contemporanei, tra cui Mimmo Paladino, che ha realizzato la Via Crucis composta di formelle di ceramica smaltata; Eliseo Mattiacci, autore della grande croce esterna; Carla Accardi, che ha realizzato una vetrata di contenuti astratti, che divide la cappella del Santissimo Sacramento dall'aula liturgica; Chiara Dynys, autrice di una composizione scultorea luminosa, che riprende una frase di sant’Agostino.

Caratterizzano la chiesa, inoltre, una grande semi-cupola che poggia direttamente sull'edificio e non su un tamburo (tipico delle moschee musulmane); un grande rosone-vetrata, che illumina l'interno dell'aula liturgica; ed un ampio sagrato a forma di “V”, nel cui vertice è collocata la croce di Mattiacci:

«Lo spazio aperto che si viene a creare nella zona di massima divergenza delle linee prospettiche è l’ampio sagrato che si apre verso l’angolo delle strade cui si affaccia l’area. Si ottiene così il luogo dell’invito e dell’accoglienza: il sagrato sembra una grande «V» che si apre quasi simulando due braccia tese verso la città e suggerisce l’idea della città-comunità che penetra lo spazio sacro. È proprio il sagrato l’elemento forte, anello di congiunzione tra la città e il sacro. E i sedili nel muro perimetrale dello spazio lo rendono simile a una piazza, che non è più solo uno spazio urbano, ma ha una componente in più data da questa prospettiva che si proietta verso la grande croce.»

La chiesa è sede parrocchiale, eretta con il nome di Parrocchia di San Massimiliano Kolbe il 28 ottobre 1985 con decreto del cardinale vicario Ugo Poletti e rinominata col nome attuale il 14 febbraio 2001 con decreto del cardinale vicario Camillo Ruini.

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