Chiesa di Santa Maria Assunta di Groppofosco

La chiesa di Santa Maria Assunta di Groppofosco è un edificio sacro che si trova in località Groppofosco a Villafranca in Lunigiana, dove si trovava anche un castello, di cui sono visibili alcuni resti. Tale castello è citato nel diploma di Federico I del 1164 come "castrum et curia".

Chiesa di Santa Maria Assunta di Groppofosco
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneToscana
LocalitàGroppofosco
Religionecattolica
TitolareMaria assunta in cielo
Diocesi Grosseto

La chiesa fu edificata, tra il XII e il XIII secolo, sull'itinerario della via Francigena, in corrispondenza di un traghetto sulla Magra che portava sulla strada per il genovesato, probabilmente a Tresana (Trivium) e che perse importanza per l'affermarsi del vicino ponte che partiva dal castello malaspiniano di Malnido. A Groppofosco sorgeva anche un "hospitale" di cui resta una struttura cadente; restano anche tracce importanti dell'antica pavimentazione della strada, ora ricoperte di fango. La chiesa, denominata "la Chiesaccia" per le precarie condizioni delle strutture, fu ricostruita e restaurata più volte nel corso dei secoli. Apparteneva al Capitolo della Cattedrale di Sarzana e per lungo tempo fu identificata con l'omonima chiesa posta ad Albareto in Valtaro (PR) e di proprietà dell'Abbazia di San Caprasio di Aulla, fondata da Adalberto I, marchese di Tuscia nell'884. Si deve a Giulivo Ricci il riconoscimento di tale chiesa. L'edificio conserva alcuni tratti costruttivi protoromanici, come il paramento murario a piccole bozze di pietra di forma irregolare e ciottoli fluviali disposti secondo corsi paralleli, e la decorazione a nicchie poco profonde.

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