Chiesa di Santa Maria del Monte dei Poveri

La chiesa di Santa Maria del Monte dei Poveri è una delle chiese monumentali di Napoli; è situata nel cuore del centro storico, in via Oronzio Costa.

Chiesa di Santa Maria del Monte dei Poveri
L'esterno, in rovina (2008)
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàNapoli
Coordinate40°51′14.45″N 14°15′43.81″E / 40.854015°N 14.26217°E40.854015; 14.26217
Religionecattolica
Arcidiocesi Napoli
Consacrazione1843
FondatoreMonte dei Poveri
Architettoarch. Capocelli
Stile architettoniconeoclassico
Inizio costruzione1840
L'esterno ingabbiato con strutture anticrollo (2017)

Storia e descrizione modifica

La chiesa fu inaugurata insieme all'educandato di fanciulle (comunemente chiamato collegio Biancolelle) nel 1843[1] (il Galante invece sostiene che fu fondata nel 1848) per iniziativa della congregazione del Monte dei Poveri, grazie all'eredità del guarnimentaio Francesco Biancolella[1] (che il Chiarini e il Galante[specificare nomi e fonti] chiamano Ferdinando Biancolelli). Per ottenere la struttura, progettata dall'architetto Capocelli, fu modificato un palazzo preesistente di proprietà di Giacinto De Liguoro[1], acquistato nel 1840.[1]

L'edificio ha una struttura a due piani e rappresenta una pregevole testimonianza architettonica della Napoli ottocentesca.

La sua decadenza è divenuta più pronunciata subito dopo il terremoto del 1980. Oggi, la chiesa è completamente abbandonata a sé stessa e urge di un restauro conservativo: la sua architettura è completamente in rovina, soprattutto gli stucchi e le altre decorazioni neoclassiche della volta a botte.

Sulla facciata è riscontrabile anche una vecchia edicola sacra, che reca ancora resti del colore azzurro originale. Conteneva un busto marmoreo risalente al XVI secolo, raffigurante la Vergine col Bambino.

Note modifica

  1. ^ a b c d Monte dei Poveri, Statuto del Monte dei Poveri di Napoli e sue confidenze, Napoli, 1871

Bibliografia modifica

  • Napoli sacra. Guida alle chiese della città, coordinamento scientifico di Nicola Spinosa; a cura di Gemma Cautela, Leonardo Di Mauro, Renato Ruotolo, Napoli 1993-1997, 15 fascicoli

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