Chiesa di Santo Stefano (Montechiarugolo)

La chiesa di Santo Stefano, nota anche come pieve di Basilicagoiano, è un luogo di culto cattolico dalle forme rinascimentali e neorinascimentali, situato in via Parma 93 a Basilicagoiano, frazione di Montechiarugolo, in provincia e diocesi di Parma; fa parte della zona pastorale di Montechiarugolo-San Prospero.

Chiesa di Santo Stefano
Facciata
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia-Romagna
LocalitàBasilicagoiano (Montechiarugolo)
Indirizzovia Parma 93
Coordinate44°42′26.95″N 10°24′19.02″E / 44.707486°N 10.405283°E44.707486; 10.405283
Religionecattolica di rito romano
Titolaresanto Stefano
Diocesi Parma
Consacrazione1169
Stile architettonicorinascimentale e neorinascimentale
Inizio costruzioneentro il 1169
Completamento1937

Storia modifica

L'originaria pieve romanica fu edificata in epoca medievale per volere, secondo la tradizione, del vescovo di Piacenza; la chiesa fu consacrata il 4 luglio del 1169.[1]

L'autorità episcopale piacentina sulla Plebs quae vocatur Basilica Giuliani, come all'epoca era chiamato il borgo di Basilicagoiano, fu confermata nel 1199 con una bolla emanata dal papa Innocenzo III.[2]

La chiesa fu menzionata quale dipendenza del vescovo di Piacenza anche nel Capitulum seu Rotulus Decimarum della diocesi di Parma del 1230;[2] all'epoca erano soggette alla pieve le cappelle di San Quintino a Montechiarugolo,[3] di San Donnino a Monticelli[4] e di Santa Felicola nell'omonima abbazia.[2]

La più antica testimonianza della dipendenza della chiesa dalla diocesi di Parma risale soltanto al 1560;[2] nel corso del XVI secolo il luogo di culto fu inoltre completamente riedificato in forme rinascimentali.[1]

Nel 1717 furono costruite le quattro cappelle laterali barocche.[1]

Tra il 1936 e il 1937 il luogo di culto fu restaurato e modificato con l'aggiunta della nuova facciata neorinascimentale.[1]

Descrizione modifica

 
Portale d'ingresso
 
Lato sud

La chiesa si sviluppa su un impianto a navata unica affiancata da due cappelle ottagonali su ogni lato, con ingresso a ovest e presbiterio absidato a est.[1]

La simmetrica facciata a capanna, quasi interamente rivestita in laterizio, è delimitata sui lati da due paraste d'ordine gigante coronate da capitelli dorici; nel mezzo dell'avancorpo centrale, lievemente aggettante, è collocato l'ampio portale d'ingresso principale settecentesco, affiancato da cornice e sormontato da un'alta trabeazione decorata con bassorilievi e colonnine poligonali su peducci; più in alto si innalza su una fascia marcapiano in rilievo una grande trifora chiusa nella bucatura centrale, separata dalle laterali attraverso colonnine binate con capitelli corinzi; più esternamente si aprono due nicchie ad arco a tutto sesto, contenenti altrettante statue di santi. In sommità, sopra alla trabeazione, si staglia a coronamento il frontone triangolare con cornice modanata, sormontato nel mezzo da una croce in ferro.[1]

I fianchi intonacati sono caratterizzati dalla presenza delle cappelle in aggetto; al centro del lato sud, all'interno di un'ampia arcata a tutto sesto fortemente strombata, si apre tra due finestre il portale d'ingresso secondario. In adiacenza si innalza il campanile a pianta quadrata, decorato con lesene sugli spigoli; la cella campanaria si affaccia sui quattro lati attraverso ampie bifore separate da colonnine in pietra; in sommità si staglia l'alta guglia conica in metallo.[1]

All'interno la navata, coperta da volta a botte lunettata intonacata, è affiancata dalle ampie arcate a tutto sesto delle cappelle laterali, delimitate da lesene coronate da capitelli dorici, a sostegno del cornicione perimetrale.[1]

Il presbiterio absidato è illuminato sui fianchi da due finestre laterali; al centro è collocato l'altare maggiore in marmo e pietra,[1] con paliotto in rame raffigurante la Vita di Cristo, realizzato da Cornelio Ghiretti nel XX secolo.[5]

All'interno della chiesa sono ospitati due dipinti settecenteschi rappresentanti la Madonna con santo Stefano e un angelo e la Madonna del Carmine col Bambino e i santi Giuseppe e Gregorio Magno; nel luogo di culto è inoltre esposto un affresco staccato raffigurante la Madonna col Bambino e sant'Antonio, datato 1481, rinvenuto nel 1973 nella casa del Campanaro. Nel tempio è infine conservato un organo seicentesco restaurato.[5]

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g h i Chiesa di Santo Stefano "Basilicagoiano, Montechiarugolo", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 2 maggio 2017.
  2. ^ a b c d Fallini, Calidoni, Rapetti, Ughetti, p. 57.
  3. ^ Chiesa di San Quintino "Montechiarugolo", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 2 maggio 2017.
  4. ^ Chiesa di San Donnino "Monticelli Terme, Montechiarugolo", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 2 maggio 2017.
  5. ^ a b Basilicagoiano, su comune.montechiarugolo.pr.it. URL consultato il 2 maggio 2017.

Bibliografia modifica

  • Marco Fallini, Mario Calidoni, Caterina Rapetti, Luigi Ughetti, Terra di pievi, Parma, MUP Editore, 2006, ISBN 88-7847-021-X.

Voci correlate modifica

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