Chop Suey!

singolo dei System of a Down del 2001

Chop Suey! è un singolo del gruppo musicale statunitense System of a Down, pubblicato il 6 novembre 2001 come primo estratto dal secondo album in studio Toxicity.

Chop Suey!
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaSystem of a Down
Pubblicazione6 novembre 2001
Durata3:30
Album di provenienzaToxicity
GenereNu metal[1]
Alternative metal[2]
EtichettaAmerican
ProduttoreRick Rubin, Daron Malakian
Registrazione2000-2001, Cello Studios, Hollywood (California)
FormatiCD, 7", download digitale, streaming
Certificazioni originali
Dischi d'oroBandiera della Danimarca Danimarca[3]
(vendite: 45 000+)
Dischi di platinoBandiera del Regno Unito Regno Unito[4]
(vendite: 600 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti (5)[5]
(vendite: 5 000 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi di platinoBandiera dell'Italia Italia[6]
(vendite: 50 000+)
System of a Down - cronologia
Singolo precedente
(1999)
Singolo successivo
(2002)

Il singolo ha ricevuto una candidatura ai Grammy Awards 2002 nella categoria Best Metal Performance.[7]

Descrizione modifica

Il brano avrebbe dovuto intitolarsi Suicide ma a causa delle pressioni della Columbia Records, che non accettava un titolo del genere, venne modificato in Chop Suey!;[8] quest'ultimo è un riferimento all'omonimo piatto della cucina cinese a base di carne, uova e verdure (mostrato anche nel relativo video musicale).

Il testo contiene anche alcune citazioni dei vangeli tratte dalle ultime parole pronunciate da Gesù prima di morire, precisamente «Father, into your hands I commend my spirit» tratto dal Vangelo secondo Luca[9] e «Father, why have you forsaken me?», tratto dal Vangelo secondo Marco.[10]

Video musicale modifica

Il video, diretto da Marcos Siega, mostra due concerti sovraimposti in cui il gruppo esegue il brano, alternandosi l'uno con l'altro. In alcune scene si intravede sventolare la bandiera dell'Armenia.

Nel novembre 2020 il video ha superato il miliardo di visualizzazioni su YouTube.[11]

Tracce modifica

CD promozionale (Europa, Stati Uniti)
  1. Chop Suey! – 3:30 (testo: Serj Tankian, Daron Malakian – musica: Daron Malakian)
CD (Europa)
  1. Chop Suey! – 3:31 (testo: Serj Tankian, Daron Malakian – musica: Daron Malakian)
  2. Sugar (Live) – 2:28 (testo: Serj Tankian – musica: Shavo Odadjian, Daron Malakian)
CD maxi (Europa), download digitale
  1. Chop Suey! – 3:30 (testo: Serj Tankian, Daron Malakian – musica: Daron Malakian)
  2. Johnny – 2:08 (Serj Tankian)
  3. Sugar (Live) – 2:27 (testo: Serj Tankian – musica: Shavo Odadjian, Daron Malakian)
  4. War? (Live) – 2:47 (testo: Serj Tankian – musica: Daron Malakian)
CD (Australia, Regno Unito – parte 1), download digitale (Regno Unito)
  1. Chop Suey! – 3:33 (testo: Serj Tankian, Daron Malakian – musica: Daron Malakian)
  2. Johnny – 2:08 (Serj Tankian)
  3. Know (Live) – 3:05 (testo: Serj Tankian – musica: Shavo Odadjian, Daron Malakian, Serj Tankian)
CD (Regno Unito – parte 2)
  1. Chop Suey! – 3:32 (testo: Serj Tankian, Daron Malakian – musica: Daron Malakian)
  2. Sugar (Live) – 2:27 (testo: Serj Tankian – musica: Shavo Odadjian, Daron Malakian)
  3. War? (Live) – 2:47 (testo: Serj Tankian – musica: Daron Malakian)
  4. Chop Suey! (Video) – 3:27 (testo: Serj Tankian, Daron Malakian – musica: Daron Malakian)
7" (Regno Unito)
  • Lato A
  1. Chop Suey! – 3:30 (testo: Serj Tankian, Daron Malakian – musica: Daron Malakian)
  • Lato B
  1. Johnny – 2:08 (Serj Tankian)

Formazione modifica

Gruppo
Altri musicisti
Produzione

Classifiche modifica

Classifica (2001-2002) Posizione
massima
Australia[12] 14
Belgio (Fiandre)[12] 18
Paesi Bassi[12] 25
Regno Unito[13] 17
Stati Uniti[14] 76
Stati Uniti (alternative)[14] 7
Stati Uniti (mainstream rock)[14] 12

Cover modifica

Chop Suey! è stato reinterpretato numerose volte. Tra le cover registrate vi sono le interpretazioni parodistiche dei Richard Cheese and the Lounge Against the Machine (nell'album Tuxicity del 2002), degli ApologetiX (nel loro album Adam Up del 2003, con il titolo Downer of a Sister) e dai Parokya ni Edgar (nel loro album Halina sa Parokya del 2005, unita a Toxicity nel medley The Ordertaker), e quelle di Casey Shea (per la compilation Guilt by Association Vol. 1 del 2007) e degli Enter Shikari (nella compilation di Rock Sound Worship and Tributes del 2015).[15]

Note modifica

  1. ^ (EN) Josh Chesler, 10 Nu-Metal Songs That Actually Don't Suck, su Phoenix New Times, 18 maggio 2015. URL consultato il 9 giugno 2023.
  2. ^ (EN) James Evans, Crashing the Party, su The Boar, 17 aprile 2013. URL consultato il 9 giugno 2023 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2013).
  3. ^ (DA) Chop Suey!, su IFPI Danmark. URL consultato il 14 aprile 2020.
  4. ^ (EN) Chop Suey!, su British Phonographic Industry. URL consultato il 5 giugno 2020.
  5. ^ (EN) System of a Down - Chop Suey – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 3 settembre 2023.
  6. ^ Chop Suey! (certificazione), su FIMI. URL consultato il 22 agosto 2018.
  7. ^ (EN) 2002 GRAMMY WINNERS, su MTV. URL consultato il 7 luglio 2015.
  8. ^ (EN) Kory Grow, Rick Rubin: My Life in 21 Songs, su Rolling Stone, 11 febbraio 2016. URL consultato l'8 febbraio 2022.
  9. ^ Lc 23,46, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  10. ^ Mc 15,34, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  11. ^ (EN) Quentin Singer, System Of A Down's "Chop Suey" Surpasses 1 Billion Views On Youtube, su Forbes, 27 novembre 2020. URL consultato il 27 marzo 2022.
  12. ^ a b c (NL) System Of A Down – Chop Suey!, su Ultratop. URL consultato il 1º dicembre 2014.
  13. ^ (EN) Official Singles Chart Top 100: 28 October 2001 - 03 November 2001, su Official Charts Company. URL consultato il 1º dicembre 2014.
  14. ^ a b c (EN) System of a Down – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 1º febbraio 2020. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  15. ^ (EN) Here's Everything You Need to Know About the CD That Comes Free with RS200, su Rock Sound, 31 maggio 2015. URL consultato il 2 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2016).

Collegamenti esterni modifica

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