Ciclorama

dipinto panoramico

Il panorama (anche conosciuto come ciclorama, cosmorama, diorama, dipinto panoramico, kosmorama, ecc.) era un tipo di intrattenimento popolare in voga tra XVIII e XIX secolo, consistente essenzialmente in una stanza circolare con le pareti coperte da un disegno di una veduta a 360°, che ricreassero l'illusione di un paesaggio che circondava lo spettatore. L'illuminazione proveniva solitamente dal soffitto e solo con la diffusione dell'energia elettrica si iniziò a usare stanze buie illuminate artificialmente.

Panorama della battaglia di Gettysburg, ancora esistente.
Modellino del Panorama a Francoforte del 1880 (Deutsches Filmmuseum).

Ciclorama come intrattenimento modifica

Il primo panorama venne costruito a Londra nel 1792 da Robert Barker e consisteva in una veduta panoramica, appunto, della città di Londra, costruita in maniera tanto precisa e dettagliata che gli spettatori vi potevano individuare la strada se non addirittura l'edificio in cui essi vivevano.

I panorami ebbero un notevole successo e presto iniziarono a contare numerose varianti: diorama, moving panoramas, dissolving views, ecc. Alcune vedute avevano effetti tridimensionali, altre, grazie all'uso di luci speciali, simulavano il passaggio dalla notte al giorno, altre ancora ruotavano o avevano dettagli in movimento. Oltre ai soggetti vedutistici, tra cui spesso terre lontane e monumenti vari, iniziarono ad essere popolari anche le ricostruzioni di battaglie, terrestri o navali, i disastri, come i terremoti, le vedute fantastiche con mostri esotici. Alla fine del Settecento Robertson inventò le "Fantasmagorie", popolate da apparizioni di spiriti e fantasmi.

I panorami sono spesso indicati tra quelle forme di spettacolo di massa che spianarono la strada alle sale cinematografiche, quindi facenti parte del precinema.

In scenografia moderna modifica

In scenografia il ciclorama è un fondale a 360° o, più spesso, a 180° o meno, che circonda lo spazio scenico. Nella maggioranza dei teatri, costruiti sulla base di una frontalità tra il pubblico e la scena, il ciclorama può fungere sia da fondale che eventualmente da quinte, a seconda della sua ampiezza.

Solitamente si realizza in tela o tulle ed è installato su binari, ma può anche essere di pvc o rigido, in legno. Può essere di colore blu se trattasi di un ciclorama notturno o del cielo, oppure di colore neutro, o anche dipinto. Spesso lo si illumina sia dall'alto che dal basso per ottenere diversi effetti luminosi, oppure lo si retro-illumina.

Bibliografia modifica

  • Bernardi Sandro, L'avventura del cinematografo, Marsilio Editori, Venezia, 2007, ISBN 978-88-317-9297-4
  • Bordini Silvia, Storia del Panorama. La visione totale nella pittura del XIX secolo, Roma, Officina, 1984, ISBN 8889362545
  • Comment Bernard, The panorama, Reaktion books, London, 1999, ISBN 1861890427.
  • Grau Oliver, Virtual art : from illusion to immersion, The MIT Press, London, 2003, ISBN 9780262072410
  • Oettermann Stephan,Das Panorama : die Geschichte eines Massenmediums, Syndikat, Frankfurt am Main, 1980, ISBN 3810801526
  • Oleksijczuk Denise Blake, The first panoramas : visions of British imperialism, University of Minnesota Press, Minneapolis, 2011, ISBN 9780816648610
  • Rencontres internationales de la photographie, Panoramas : Collection Bonnemaison : \photographie 1850-1950, Actes sud, Arles, 1989, ISBN 2868694101

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