Classificazione di Forrest

La classificazione di Forrest è una classificazione riguardante l'emorragia nel tratto gastrointestinale superiore utilizzata per selezionare i pazienti per il trattamento endoscopico.[1]

Classificazione di Forrest modifica

 
Immagine endoscopica di un'ulcera duodenale nella parte posteriore del bulbo duodenale senza stigmate di recente emorragia. Questa sarebbe una lesione di Forrest III

Emorragia acuta

  • Forrest I a (emorragia sgorgante)
  • Forrest I b (emorragia stillante)

Segni di emorragia recente

  • Forrest II a (vaso visibile non sanguinante)
  • Forrest II b (coagulo aderente)
  • Forrest II c ( ematina pigmentata piatta (base macinata di caffè) su base ulcera)

Lesioni senza sanguinamento attivo

  • Forrest III (Lesioni senza segni di emorragia recente o base dell'ulcera pulita ricoperta di fibrina)[2]

Applicazione modifica

La classificazione di Forrest è determinante quando si classificano i pazienti con emorragia gastrointestinale superiore in categorie ad alto e basso rischio di mortalità. È anche un metodo di previsione del rischio di risanguinamento e molto spesso viene utilizzato per la valutazione delle modalità di intervento endoscopico.[3] Uno studio prospettico ha rivelato che "i criteri di Forrest sono essenziali per una corretta pianificazione della terapia endoscopica e della chirurgia urgente nell'ulcera peptica sanguinante".[4]

Storia modifica

La classificazione è stata pubblicata per la prima volta da JA Forrest et al. nel Lancet nel 1974.[5]

Note modifica

  1. ^ (EN) Berthold Block, Guido Schachschal e Hartmut H. Schmidt, Endoscopy of the Upper GI Tract: A Training Manual, Thieme, 1º gennaio 2004, ISBN 9783131367310.
  2. ^ endoskopischer-atlas.de, http://www.endoskopischer-atlas.de/m06ae.htm. URL consultato l'11 aprile 2016.
  3. ^ publisher.medfak.ni.ac.rs, http://publisher.medfak.ni.ac.rs/2007-html/4-broj/SIGNIFICANCE%20OF%20FORREST...pdf.
  4. ^ Heldwein W, vol. 21, DOI:10.1055/s-2007-1010729, PMID 2693077, https://oadoi.org/10.1055/s-2007-1010729.
  5. ^ Endoscopy in gastrointestinal bleeding., in Lancet, vol. 2, n. 7877, Aug 1974, pp. 394–7, DOI:10.1016/s0140-6736(74)91770-x, PMID 4136718.

Collegamenti esterni modifica

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