Claudio Gora

attore e regista italiano (1913-1998)

Claudio Gora, pseudonimo di Emilio Giordana (Genova, 27 luglio 1913Rocca Priora, 13 marzo 1998), è stato un attore e regista italiano.

Claudio Gora nel 1986

Biografia modifica

Figlio del generale degli alpini Carlo Felice Giordana e di Rosa Zardetto, dopo essersi laureato in Giurisprudenza fondò a Genova il "Teatro Sperimentale Luigi Pirandello". Esordì nel cinema nel 1939 come attore con Trappola d'amore di Raffaello Matarazzo. Proseguì l'attività con numerose parti da "attor giovine", tra cui Torna caro ideal (1939) di Guido Brignone, Signorinette (1942) di Luigi Zampa, La storia di una capinera (1943) di Gennaro Righelli, sul cui set incontrò la futura moglie Marina Berti, Nessuno torna indietro (1943) di Alessandro Blasetti, Resurrezione (1944) di Flavio Calzavara. Dopo la guerra, ottenne i primi impegni importanti in coproduzioni italo-francesi come La Certosa di Parma (1947) di Christian-Jaque e Maria Antonietta, regina di Francia (1956) di Jean Delannoy.

Nel frattempo esordì come regista con un'opera impegnativa, tratta dal romanzo-rivelazione di Giuseppe Berto, Il cielo è rosso (1950), alla quale fece seguito nel 1953 Febbre di vivere, un'indagine di ambiente e di costume sulle nuove generazioni, tratto da Cronaca, opera teatrale di Leopoldo Trieste[1]. Nel 1960 diresse La contessa azzurra, film prodotto dall'armatore Achille Lauro[2].

 
Claudio Gora in Una vita difficile (1961)

Il primo ruolo in film "d'autore" arrivò nel 1958 con La tempesta, colossal storico-avventuroso di Alberto Lattuada. Fece seguito il ruolo di Remo Banducci in Un maledetto imbroglio (1959) di Pietro Germi, per il quale fu premiato con il Nastro d'argento per attore non protagonista. Nel 1960 girò I delfini di Maselli, Adua e le compagne di Pietrangeli, Tutti a casa di Comencini e Un amore a Roma di Risi.

Altre interpretazioni di rilievo furono quelle di Una vita difficile (1961) e Fantasmi a Roma (1961), Il sorpasso (1962), Il processo di Verona (1963), La mia signora (1964), Il medico della mutua (1968), Il prof. dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue (1969), Confessione di un commissario di polizia al procuratore della repubblica (1971), Gente di rispetto e La donna della domenica (1975).

Dal 2005, presso il Laboratorium Teatro di Roma, si svolge il "Premio Claudio Gora", concorso annuale dedicato al teatro di ricerca[3].

Vita privata modifica

Marito dell'attrice Marina Berti, conosciuta sul set del film La storia di una capinera nel 1942 a Torino[4], Gora ebbe cinque figli, tutti impegnati nel mondo dello spettacolo: Andrea, Marina, Carlo, Luca e Cristina Giordana.

Filmografia parziale modifica

 
Claudio Gora in Adua e le compagne (1960)

Regista modifica

Attore modifica

 
Claudio Gora in Un esercito di 5 uomini (1969)
 
Claudio Gora ne Il piatto piange (1974)

Prosa televisiva RAI modifica

Doppiatori italiani modifica

Note modifica

  1. ^ Biografia Archiviato il 6 settembre 2009 in Internet Archive. di Leopoldo Trieste, dal sito Italica.RAI.it
  2. ^ Gaetano Fusco, Le mani sullo schermo. Il cinema secondo Achille Lauro, Napoli, Liguori, 2006, pp.62-71.
  3. ^ Una Rassegna per ricordare CLAUDIO GORA by, su ladysilvia.com, 9 dicembre 2005. URL consultato il 24 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2016).
  4. ^ Stefano Della Casa, Torino set una storia affascinante, su lastampa.it, La Stampa, 19 febbraio 2010. URL consultato il 26 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2011).

Bibliografia modifica

  • Emiliano Morreale (a cura di), Il cinema di Claudio Gora, Rubbettino, 2013

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Collegamenti esterni modifica

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