Cleopatra VIII

figlia di Cleopatra e Marco Antonio, regina consorte di Numidia e di Mauretania

Cleopatra Selene (in greco antico: Κλεοπάτρα Σελήνη?, Kleopàtrā Selḕnē; 40 a.C.5 a.C.), chiamata nella storiografia moderna Cleopatra VIII o Cleopatra Selene II (per distinguerla dalla pro-prozia Cleopatra Selene), è stata una regina egizia appartenente al periodo tolemaico.

Cleopatra VIII
(Cleopatra Selene)
Busto di Cleopatra VIII (o Cleopatra VII) (Museo archeologico, Cherchell)
Regina consorte di Numidia e di Mauretania
In carica25 a.C.5 a.C.
Predecessorenessuno
SuccessoreGlafira
Nome completoΚλεοπάτρα Σελήνη, Kleopàtrā Selḕnē
Nascita40 a.C.
Morte5 a.C. ca.
Luogo di sepolturaMausoleo reale di Mauretania
DinastiaTolemaica
PadreMarco Antonio
MadreCleopatra
ConsorteGiuba II
FigliTolomeo di Mauretania
Una figlia

Unica figlia femmina della regina d'Egitto Cleopatra VII e del triumviro romano Marco Antonio e sorella gemella di Alessandro Elio, sposò il re di Numidia e di Mauretania Giuba II.

Biografia modifica

Cleopatra Selene e il fratello gemello Alessandro Elio nacquero nel regno tolemaico d'Egitto nel 40 a.C., quando il padre era però impegnato in questioni militari in Siria.[1] La data esatta della nascita dei gemelli è sconosciuta, ma è comunque nella seconda parte dell'anno.[2] Antonio e Cleopatra si incontrarono nuovamente solo nel 37/36 a.C. ad Antiochia di Siria: in quell'occasione il generale romano riconobbe i bambini come propri e poco dopo nacque il terzo figlio della coppia, Tolomeo Filadelfo.[3] Non è chiaro se i soprannomi Elio e Selene, rispettivamente "Sole" e "Luna" in greco, fossero usati sin dalla nascita dei due bambini o se il loro utilizzo cominciò proprio nel 36 a.C., anno in cui Antonio e Cleopatra strinsero definitivamente l'alleanza che sarebbe durata per tutto il resto delle loro vite.[4] Nel frattempo Antonio era però sposato con Ottavia minore, sorella dell'altro triumviro Ottaviano, dalla quale ebbe in quegli anni due figlie, Antonia maggiore e Antonia minore.[5]

Dopo la conquista dell'Armenia, nel 34 a.C., condotta con il contributo finanziario egiziano, Antonio celebrò questo successo politico-militare (l'organizzazione della difesa dello Stato romano contro i Parti era in tal modo consolidata) entrando come un trionfatore ad Alessandria d'Egitto, dove donò a Cleopatra l'intero bottino e, in occasione dei successivi festeggiamenti, nominò Cleopatra Selene sovrana di Cirenaica e Libia. Nella stessa occasione la regina Cleopatra ebbe il titolo di "regina dei re", fu associata nel culto a Iside e nominata reggente dell'Egitto e di Cipro insieme a Cesarione (il figlio che aveva avuto da Giulio Cesare), mentre dei due fratelli di Cleopatra Selene avuti con Antonio, Alessandro Elio fu incoronato sovrano dell'Armenia, Media e Partia, e Tolomeo fu incoronato sovrano di Fenicia, Siria e Cilicia.

L'evento è conosciuto come le “donazioni di Alessandria”, e si trattò del più grande trionfo politico di Cleopatra e contemporaneamente di un gravissimo atto di Antonio nei confronti di Roma e in particolare del suo rivale Ottaviano. Il tradizionalismo dell'opinione pubblica romana fu infatti profondamente scosso dalla inconsueta procedura trionfale e dalle decisioni prese nell'occasione; l'incoronazione dei tre fanciulli era un evidente colpo inferto alla potenza di Roma, poiché se è pur vero che i ragazzi, in quanto figli di Antonio, erano romani, il padre li poneva però (tranne Cesarione) in una situazione di subordine nei confronti di Cleopatra, la “regina dei re”, in modo che i territori su cui i tre avevano la sovranità venivano, di fatto, posti sotto il controllo della regina d'Egitto, determinando quindi l'estromissione dell'autorità di Roma sull'Oriente. Questa situazione fu una delle cause che determinarono l'ultimo conflitto fra Antonio e Ottaviano, che si concluse con la vittoria di quest'ultimo nella battaglia di Azio.

Dopo la morte di Cleopatra e Antonio e l'occupazione dell'Egitto da parte di Ottaviano, quest'ultimo, in occasione del trionfo per la vittoria riportata, fece sfilare i tre orfani di Marco Antonio avvinti in pesanti catene d'oro, ma poi li consegnò a sua sorella Ottavia Minore perché si occupasse della loro educazione. Dei due maschi si persero ben presto le tracce, probabilmente eliminati prima che, crescendo, diventassero un potenziale pericolo come simbolo politico in quanto eredi di Marco Antonio. Non tutti gli studiosi accettano però l'ipotesi di un'eliminazione dei due ragazzi (Ottaviano, in fondo, li aveva risparmiati, contrariamente a quanto aveva fatto con Cesarione), che potrebbero invece essere deceduti per cause naturali.

 
Moneta numidica raffigurante il re Giuba II (fronte) e la regina Cleopatra Selene (retro).

Tra il 26 e il 20 a.C. Ottaviano, divenuto ormai l'imperatore Ottaviano Augusto, concesse Cleopatra in moglie al re numida Giuba II[6], mettendole a disposizione una enorme dote. L'unione aveva un evidente scopo politico; il re numida infatti divenne in tal modo un fedele alleato di Roma, al punto che fu accusato di eccessiva romanizzazione dai suoi sudditi e dovette fuggire dalla Numidia a seguito di violenti disordini, per rifugiarsi in Mauretania. Qui la coppia reale si stabilì nella nuova capitale (ribattezzata Cesarea in omaggio a Roma, l'attuale Cherchell, in Algeria).

Ebbero almeno due figli: Tolomeo (fra il 13 e il 9 a.C.[7][8] – 40) e una figlia, forse chiamata Giulia. Unica loro nipote nota era Drusilla, figlia di Tolomeo, che fu re di Mauretania dal 21 al 40, anno in cui fu fatto assassinare da Caligola che poi annesse la Mauretania all'impero romano.

Cleopatra esercitò una notevole influenza sulle politiche di Giuba. Sotto il loro governo il regno di Mauretania ebbe un florido sviluppo soprattutto commerciale in tutta l'area mediterranea, ma anche artistico, con la costruzione di monumenti (che risentono di stili egizi, greci e romani mescolati insieme) ed un mausoleo dove i due coniugi vennero sepolti. Diversi elementi fanno intendere che in lei abbia prevalso un carattere ereditario greco-egizio, piuttosto che romano.

Non si hanno testimonianze biografiche certe su Cleopatra, ed infatti la data della morte si colloca in un intervallo di tempo abbastanza ampio, tra il 5 a.C. ed il 18 d.C., con qualche probabilità di collocazione intorno al 5 a.C[9][10].

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Marco Antonio Oratore  
 
 
Marco Antonio Cretico  
 
 
 
Marco Antonio  
Lucio Giulio Cesare Lucio Giulio Cesare Strabone  
 
Popillia  
Giulia  
Fulvia  
 
 
Cleopatra VIII  
Tolomeo IX Tolomeo VIII  
 
Cleopatra III  
Tolomeo XII  
Cleopatra Selene Tolomeo VIII  
 
Cleopatra III  
Cleopatra  
 
 
 
 
 
 
 
 

Note modifica

  1. ^ Roller 2010, pp. 83-84.
  2. ^ Roller 2010, p. 160.
  3. ^ PlutarcoAntonio, 36; Roller 2010, pp. 90-92, 96.
  4. ^ Roller 2010, p. 84.
  5. ^ Roller 2010, pp. 89-90.
  6. ^ La data del 20 sembrerebbe la più accreditata, ma solo da prove numismatiche; una moneta numida del 6º anno di regno di Giuba (19-20 a.C.) raffigura infatti per la prima volta il re insieme a Cleopatra Selene, dal che si deduce che quello dovrebbe essere l'anno del matrimonio. D.W.Roller fa però notare che quando Giuba lasciò Roma per diventare re, verso il 25, entrambi erano già in età da matrimonio, e quindi potrebbero essersi sposati già in quell'anno. Ma la teoria è tutta da dimostrare.
  7. ^ Roller 2010, pp. 244.
  8. ^ Selene II, su tyndalehouse.com.
  9. ^ Duane W. Roller, The world of Juba II and Kleopatra Selene: royal scholarship on Rome's African frontier, collana Routledge classical monographs, First issued in paperback, Routledge, Taylor & Francis Group, 2003, p. 256, ISBN 978-0-415-30596-9.
  10. ^ Emmanuel Kwaku Akyeampong e Henry Louis Gates, Dictionary of African biography, Oxford university press, 2012, pp. 228, ISBN 978-0-19-538207-5.

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Controllo di autoritàVIAF (EN221149196547474792518 · ISNI (EN0000 0000 9202 4595 · CERL cnp00554030 · LCCN (ENn85216104 · GND (DE119367475 · BNF (FRcb14578209m (data) · J9U (ENHE987007275221005171