Clofazimina

farmaco
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La clofazimina è il principio attivo di indicazione specifica contro diverse malattie dermatologiche, nel suo meccanismo d'azione porta numerosi effetti: inibisce la formazione di radicali liberi nel corpo e modifica le normali funzioni dei monociti e dei neutrofili. Usato come anti lebbra. Fortemente antinfiammatorio.

Clofazimina
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC27H22Cl2N4
Massa molecolare (u)473.396 g/mol
Numero CAS2030-63-9
Numero EINECS217-980-2
Codice ATCJ04BA01
PubChem2794
DrugBankDB00845
SMILES
CC(C)N=C1C=C2C(=NC3=CC=CC=C3N2C4=CC=C(C=C4)Cl)C=C1NC5=CC=C(C=C5)Cl
Indicazioni di sicurezza
Frasi H---
Consigli P---[1]

Indicazioni modifica

Viene utilizzato come trattamento contro la malacoplachia, il pioderma gangrenoso, la GVHD (ovvero la malattia da trapianto), rinoscleroma, lebbra, leishmaniosi, tubercolosi e altri micobatteri atipici anche resistenti a molti altri antibiotici. Fu utilizzato in passato anche contro la vitiligine ma fra i suoi effetti negativi si può osservare un peggioramento di tale condizione.

Farmacodinamica modifica

Essendo la clofazimina un colorante fenazinico agisce interferendo con le RNA-polimerasi batteriche. Esercita anche una forte attività antinfiammatoria inibendo la sintesi di prostaglandina E2.

Farmacocinetica modifica

L'assunzione per via orale porta un discreto assorbimento e accumulo soprattutto nel tessuto adiposo e nei macrofagi. Il farmaco viene eliminato per via renale e fecale molto lentamente in maniera immodificata. Ha una emivita plasmatica molto alta di circa 200 h. Può essere usata in gravidanza.

Controindicazioni modifica

Sconsigliato in soggetti con disturbi a livello gastrointestinale, da evitare in caso di gravidanza, allattamento e ipersensibilità nota al farmaco.

Dosaggi modifica

  • Malattie dermatologiche: la quantità da somministrare varia da 50 mg a 400 mg al giorno

Effetti indesiderati modifica

Fra gli effetti collaterali più frequenti si riscontrano forme di aritmia, xerosi, cefalea, nausea, diarrea, dolore addominale, enterite eosinofila, edema, vomito, colorazione ambrata della pelle, dell'urina e della cute.

Note modifica

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 03.10.2012

Bibliografia modifica

  • Paolo Romanelli, Kerdel Franciso A, Trent Jennifer T, Manuale di terapia dermatologica, Milano, McGraw-Hill, 2006, ISBN 88-386-3913-2.

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