Cluster (album)

album dei Cluster (gruppo musicale tedesco) del 1971

Cluster è il primo album in studio del gruppo musicale tedesco Cluster, pubblicato nel 1971. Fu il solo album che vide Conny Plank membro della formazione. Cluster venne registrato a gennaio del 1971 nella città di Amburgo (Germania), e fu il solo album della formazione pubblicato dalla Philips.

Cluster
album in studio
ArtistaCluster
Pubblicazione1971
Durata44:28
Dischi1
Tracce3
GenereKrautrock
Musica sperimentale
Musica elettronica
EtichettaPhilips
ProduttoreConrad Plank
Cluster - cronologia
Album precedente
Album successivo
(1972)

Il disco modifica

Cluster segnò una fase di transizione dalla musica proto-industrial dei Kluster a sonorità più elettroniche. Attribuendo il cambio di direzione a Plank, Russ Curry di Curious Music sostenne che il musicista "...proseguì la perpetrazione delle improvvisazioni ma concentrando maggiormente l'attenzione sulla struttura del suono..."[1] Gli strumenti musicali adoperati in questo album includono un paio di organi, chitarra hawaiana, violoncello, e generatori audio, tutti suonati da Moebius e Roedelius e successivamente trattati da Plank.

Descrivendo Cluster in una recensione su AllMusic, Thom Jurek lo definì in parte "...una miscela straniante e disorientante di space music irregolare, industrial noise, atmosfere proto-ambient, feedback..."[2] La recensione editoriale sul sito Amazon.com scrisse:

"Le tre tracce senza titolo composte ed eseguite da Moebius e Roedelius sono esplorative, sempre mutevoli, e mettono in primo piano le distorsioni della chitarra così come i gemiti dei sintetizzatori, sebbene ciascuno di quegli strumenti sia indipendente dagli altri. Questo album si merita tutta l'approvazione ricevuta in passato, collocandosi fra le pietre miliari nella storia dell'ambient senza ritmo."[3]

The Wire considera Cluster uno dei cento album più "gloriosi" di sempre (la classifica è intitolata "One Hundred Records That Set The World On Fire").[4]

Tracce modifica

Tutte le tracce sono state composte dai Cluster.

  1. [untitled] – 15:33
  2. [untitled] – 7:38
  3. [untitled] – 21:17

Formazione modifica

Note modifica

  1. ^ Russ Curry, Curious History of Cluster, su thing.de, The Thing - Berlin, 1996-05. URL consultato il 20 febbraio 2008.
  2. ^ Thom Jurek, Cluster '71, su Review, Allmusic. URL consultato l'8 dicembre 2007.
  3. ^ Amazon.com editorial review
  4. ^ Daryl Stephen Roy, Uncle Fester, 100 Records That Set The World On Fire (while no one was listening), su rocklistmusic.co.uk, The Wire, 1992. URL consultato il 29 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2007).

Collegamenti esterni modifica

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