Collepietro

comune italiano
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Collepietro è un comune italiano di 199 abitanti[3] della provincia dell'Aquila in Abruzzo. Faceva anche parte della Comunità montana Campo Imperatore-Piana di Navelli.

Collepietro
comune
Collepietro – Stemma
Collepietro – Bandiera
Collepietro – Veduta
Collepietro – Veduta
Panorama
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Abruzzo
Provincia L'Aquila
Amministrazione
SindacoMauro Colangeli[1] (Lista civica) dal 21-9-2020
Territorio
Coordinate42°13′22″N 13°46′49″E / 42.222778°N 13.780278°E42.222778; 13.780278 (Collepietro)
Altitudine849 m s.l.m.
Superficie15,21 km²
Abitanti199[3] (31-05-2023)
Densità13,08 ab./km²
Comuni confinantiBussi sul Tirino (PE), Navelli, Popoli Terme (PE), San Benedetto in Perillis
Altre informazioni
Cod. postale67020
Prefisso0862
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT066040
Cod. catastaleC866
TargaAQ
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[4]
Cl. climaticazona E, 2 808 GG[5]
Nome abitanticollepetrani
Patronosan Giovanni Battista
Giorno festivo24 giugno
PIL(nominale) 4 mln [2]
PIL procapite(nominale) 14 926 [2]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Collepietro
Collepietro
Collepietro – Mappa
Collepietro – Mappa
Posizione del comune di Collepietro all'interno della provincia dell'Aquila
Sito istituzionale

Storia modifica

 
Chiesa di San Giovanni Battista

Colle Petri è citato per la prima volta da un documento del 1092, nel periodo di dominio del normanno Ugo Malmozzetto: in un atto di donazione di Ugo del fu Giliberto, di origini franche, con cui egli cede alla Diocesi di Valva il monastero di S. Benedetto in Perillis, tra i possedimenti a questo spettanti cita anche alcuni beni nel castello di Collepietro[6]. In posizione dominante tra la valle del Tirino e la piana di Navelli, autentica porta di ingresso sia verso la Maiella che verso Campo Imperatore, diede il nome alla dinastia detta "Di Collepietro", dalla quale si diramò quella denominata "Di Pagliara", celebre stirpe che annoverò tra gli altri il vescovo Gualtiero di Pagliara, gran cancelliere del Regno di Sicilia tra il XII e il XIII secolo, durante la minorità di Federico II di Svevia[7].

Era il castello che proteggeva i monasteri di San Benedetto in Perillis e Picciano. Il potere fu gestito dall'XI secolo dai signori del feudo, forse ramo dei conti di Valva, a loro volta gemmazione dei conti dei Marsi, con Gualtiero capostipite del nuovo casato collepetrano, figlio di Teodino, e presente insieme col fratello Berardo ad una convenzione tra il monastero di San Clemente a Casauria e alcuni Signori dei territori limitrofi, tenutasi nel 1111 nell'Isola della Pescara presso la medesima abbazia per concordare il nuovo assetto geo-politico dell'area[8]. Nel XVI secolo fu amministrato dai capitani spagnoli Francesco Segura e Alfonso de Medina, dacché L'Aquila, amministratrice del feudo, era in mano a Carlo V. Dopo l'abolizione del feudalesimo, tuttavia Collepietro finì in mano ai signorotti locali Caracciolo, e successivamente ai sindaci Gioacchino D'Alfonso, Giuseppe Giustizia e Beniamino de Jorio, che amministrarono discretamente il potere. Dopo la seconda guerra mondiale Collepietro si è ridimensionata demograficamente per lo spopolamento. Dal 1947 la frazione di San Benedetto in Perillis si è separata costituendosi in comune autonomo.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

 
Chiesa della Madonna del Buon Consiglio
  • Chiesa di San Giovanni Battista: chiesa principale del borgo, composta da due campanili laterali gemelli, anche se il secondo è una torre civica. La facciata barocca nasconde il portale più antico del XIII secolo, di stampo romanico. L'interno è in pietra a tre navate;
  • Chiesa della Madonna del Buon Consiglio: chiesa da tratturo del XV secolo, con esterno fortificato da tre contrafforti per ciascun lato. La facciata rettangolare ha un portale in stile romanico;
  • Torre del castello: risale al XII secolo ed è un tratto delle antiche mura ad ellisse che circondavano il borgo medievale. Dopo la distruzione di Andrea Fortebraccio, presso il castello fu costruita la chiesa di San Giovanni, ampliando alcune parti della chiesa precedente. La torre è rettangolare e slanciata, e possiede un arco a sesto acuto alla base per l'accesso.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[9]

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 13 giugno 1999 Alido Pulcini Lista civica di Centro-destra Sindaco [10]
14 giugno 1999 29 marzo 2010 Mauro Colangeli Lista civica di Centro-destra poi Lista civica Sindaco [11][12]
30 marzo 2010 21 settembre 2020 Massimo Tomassetti Lista civica Per Collepietro Sindaco [13][14]
21 settembre 2020 in carica Mauro Colangeli Lista civica Per Collepietro Sindaco [1]

Note modifica

  1. ^ a b Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 20 settembre 2020, su elezionistorico.interno.gov.it.
  2. ^ a b Filippo Tronca, I REDDITI ABRUZZESI: PRIMA PESCARA, L'AQUILA SECONDA E SEMPRE PIU' RICCA, su Abruzzo Independent, 5 maggio 2016. URL consultato il 27 marzo 2019.
  3. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  4. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  5. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  6. ^ A. L. Antinori, Annali degli Abruzzi, VI, Bologna, Forni Editore, 1971, pp. sub anno 1092 sub voce "Sulmona - Corfinio".
  7. ^ Walter Morico, Palear la dinastia dei maestri di Federico II, Roma, Streetlib, 2016, p. 153, ISBN 8892598805.
  8. ^ Anton Ludovico Antinori, Annali degli Abruzzi, VII, Bologna, Forni Editore, 1971, sub anno 1111 sub voce "Casauria".
  9. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  10. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 23 aprile 1995, su elezionistorico.interno.gov.it.
  11. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 13 giugno 1999, su elezionistorico.interno.gov.it.
  12. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 12 giugno 2004, su elezionistorico.interno.gov.it.
  13. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 28 marzo 2010, su elezionistorico.interno.gov.it.
  14. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 31 maggio 2015, su elezionistorico.interno.gov.it.

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